Tecnologia

Bosch RideCare companion: una salvaguardia in più per il ride sharing

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Termini come ride-hailing e sharing economy possono non essere familiari al grande pubblico. Con la seconda definizione, però, forse torna più familiare il concetto di economia circolare della quale si sente tanto parlare. Nel caso più specifico di Bosch, si intende una responsabilità condivisa tra autista e passeggero, specie in caso di controversie. 

Per ride-hailing, invece, intendiamo i più classici servizi legati al trasporto in auto con autista, dal comune taxi al ben noto Uber. In caso di controversie, Bosch presenta il nuovo RideCar companion, una soluzione che migliora la sicurezza in questo settore. Si tratta di una telecamera intelligente connessa che può tornare utile specialmente ai conducenti di veicoli in ride sharing. Sono pochi i casi, ma la soluzione consente di responsabilizzare sia l’autista sia il passeggero per scoraggiare comportamenti indesiderati durante le esperienze di ride-hailing e consente di intervenire rapidamente e in modo adeguato in caso di problemi.

RideCare companion di Bosch è più di una semplice dashcam perché è abbinato a un servizio che fornisce un aiuto attivo da parte di specialisti qualificati dei centri di assistenza quando necessario”, ha dichiarato Christoph Hartung, Presidente di Cross-Domain Computing Solutions di Bosch.

Presentato al CES 2023, Bosch RideCare companion è già stato premiato come Best of Innovation dei CES 2023 Innovation Awards nella categoria In-Vehicle Entertainment & Safety. Ogni corsa viene così monitorata e caricata sul cloud in caso di necessità. La luce accesa sul dispositivo permette di capire istantaneamente che il dispositivo è attivo, creando un effetto deterrente nei confronti di entrambi gli occupanti. 

Le possibili controversie che potrebbero nascere vengono così stoppate sul nascere, o questo è quello che spera Bosch grazie alla sua nuova tecnologia. Già attiva è la collaborazione con Gridwise, un’applicazione aziendale leader per i conducenti di veicoli in ride sharing e di consegne, per eseguire ricerche sugli utenti e convalidare l’adattamento del prodotto al mercato.

I dati del cloud di cui sopra, inoltre, indicano sia la posizione dell’auto nel momento della registrazione sia l’ora, così da fungere da prova in caso di problemi sempre rispettando le normative sulla privacy. Inoltre, il dispositivo è dotato di diverse caratteristiche di resistenza alle manomissioni per supportare il funzionamento continuo durante le corse e il caricamento dei dati relativi alla corsa. Il dispositivo è dotato di una serie di sensori per il monitoraggio delle corse condivise. Una telecamera interna ed esterna fornisce visibilità, soprattutto di notte, sia all’interno sia all’esterno del veicolo.

Bosch RideCare companion: se succede qualcosa, basta cliccare

Il dispositivo RideCare companion è accompagnato da un pulsante SOS wireless nel veicolo che il conducente può premere per attivare una chiamata di emergenza a un centro di assistenza Bosch. Finché il veicolo si trova nel raggio d’azione della connettività mobile, gli operatori per le chiamate di emergenza sono disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e possono esaminare il veicolo al ricevimento di una chiamata.

Un agente Bosch appositamente formato è in grado di accedere alla telecamera dal dispositivo RideCare companion per determinare se è necessario contattare i servizi di emergenza. In questo campo Bosch vanta più di 11 milioni di eCall gestite e affrontate a partire dal 2012. 

RideCare companion è la prossima soluzione di Bosch per la sharing economy. Nel 2021, l’azienda ha presentato RideCare insight, che consente di rilevare fumo, danni e condizioni di guida difficili per i veicoli condivisi. Entrambe evidenziano l’utilizzo da parte dell’azienda di sensori e dispositivi connessi per creare soluzioni IoT per i propri clienti.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: Bosch

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