Bobbi e Valsecchi sospesi da Sky Sport dopo le frasi “sessiste” è un’esagerazione? Verrebbe da dire di sì se si paragona quanto accaduto domenica scorsa rispetto a quanto avvenne a Maranello nel 1995. Due episodi simili per certi versi, ma manifestatisi in due ere diametralmente opposte e distanti tra loro ben 28 anni. Se Bobbi e Valsecchi sono stati sospesi da Sky per delle battute etichettate come poco gentili nei confronti di una donna che passava davanti alle telecamere, nel 1995 i piloti della Ferrari Jean Alesi e Gerhard Berger fecero anche qualcosina di più grave con Claudia Peroni, ma il tutto venne solo analizzato sotto il punto di vista scherzoso. Troppo severi oggi o troppo permissivi ieri?
Domenica scorsa, analizzando il Gran Premio di Spagna, i commentatori di Sky Matteo Bobbi e Davide Valsecchi hanno fatto delle “battute sessiste” in diretta TV e per questo motivo l’emittente Sky ha deciso di sospenderli per un GP. A spingere l’azienda televisiva verso questa decisione sono state sicuramente le polemiche, con i due commentatori finiti nell’occhio del ciclone. Bobbi e Valsecchi, intanto, si sono scusati sui social per le inopportune considerazioni fatte nei confronti di una donna. Quest’episodio non è nuovo nel mondo della Formula 1 e del motorsport in generale. Qualcosa di simile, se non addirittura qualcosa di più grave, accadde nel 1995, con i piloti della Ferrari Jean Alesi e Gerhard Berger che si misero a scherzare con allusioni sessiste prendendo di mira Claudia Peroni. Due episodi che si somigliano tra loro ma che sono stati “puniti” in maniera completamente differente: la sospensione per Bobbi e Valsecchi ed una risata per Alesi e Berger. Esagerato quanto non fatto circa 30 anni fa oppure troppo severa la decisione odierna?
Nel 1995, la giornalista Claudia Peroni decise di intervistare contemporaneamente la coppia di piloti della Ferrari composta dal francese Jean Alesi e dall’austriaco Gerhard Berger. Nel momento della diretta TV, però, i due ferraristi presero la cosa con troppo giubilo, ed iniziarono a scherzare pesantemente stuzzicando la giornalista con modi decisamente al limite. L’episodio passò tra l’indifferenza di molti, anzi, la celebre e divertente trasmissione TV di Mediaset, Mai Dire Gol, riprese l’episodio e lo archiviò nella categoria “filmati divertenti”, accrescendo l’ilarità della cosa senza creare nessuno scandalo, nessuna sospensione, nessun provvedimento, nessuna interrogazione parlamentare. Oggi ci sarebbe da scandalizzarsi, ma 28 anni fa non era così. Una volta funzionava così perché non si era schiavi del “politically correct” ed altre regole che oggi impongono a tutti un comportamento più rispettoso, educato, da seguire rigidamente. Che qualcosa sia cambiato in positivo lo si nota dal fatto che la stessa Claudia Peroni avrebbe ammesso anni dopo di essersi sentita profondamente a disagio, di aver provato fastidio ed imbarazzo. Giustamente, perché si trattò di un atteggiamento che proprio non poteva andare bene, oltraggiando il rispetto nei confronti delle donne ed oltrepassando il limite di buonsenso e buongusto. Mettendo affianco l’episodio Alesi-Berger-Peroni e l’attuale Bobbi-Valsecchi, però, si nota anche una certa esagerazione odierna, con battute goliardiche e scherzi che subito provocano sdegno, indignazione ed attacchi su tutti i fronti. Per carità, è giusto regolamentare questi atteggiamenti, ma attenzione a non calcare troppo la mano.
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