È tempo di cambiamenti nell’industria automobilistica, un mondo in continua evoluzione con l’arrivo di nuove tecnologie digitali e con il quale il BMW Group ha sempre mostrato di essere all’avanguardia. Durante il Technology Workshop 2018, tenutosi a Milano, ci ha spiegato quali sono i risultati raggiunti ad oggi e quali le mosse per il prossimo futuro.
Con la strategia NUMBER ONE > NEXT del BMW Group vede la mobilità elettrica, la digitalizzazione, la guida autonoma ed i servizi come punti chiave di sviluppo per rimanere driver di innovazione per la mobilità e le tecnologie del futuro. Come fornitore di mobilità premium, il BMW Group si concentra sulle necessità e sui desideri dei clienti, giocando un ruolo decisivo nei temi ACES (Autonomous, Connected, Electrified and Services).
BMW ha inaugurato il nuovo Campus per la guida autonoma a Unterschleißheim nelle vicinanze di Monaco. Il nuovo Campus per la guida autonoma del BMW Group rappresenta lo stato dell’arte in termini di eccellenza ed efficienza di creare innovazione e sviluppo in grado di assicurare la sostenibilità futura del Gruppo.
Il nuovo campus, si sviluppa su una superficie di 23.000 metri quadrati di uffici in grado di ospitare 1.800 dipendenti provenienti da aree di competenza differenti. Specialisti IT, sviluppatori di software nelle aree di intelligenza artificiale, machine learning e data analisys si incontrano in uno “new working environment” costituito da una struttura open space con un uso flessibile degli spazi in grado di integrare diverse metodologie di lavoro e supportare la creatività, flessibilità, efficienza ed autonomia degli sviluppatori.
Durante il Technology Workshop 2018 sono stati illustrati i passi che ci porteranno alla guida autonoma di domani. Livello 2 (oggi): i sistemi di assistenza al guidatore come primo passo verso la guida autonoma. Il guidatore è responsabile della guida in ogni momento (è necessario il contatto delle mani sul volante).
Livello 3 (dal 2021 con la BMW iNext): quando il livello 3 sarà raggiunto, per la prima volta il controllo del veicolo sarà condiviso tra l’auto e il guidatore. Durante la guida autonoma nel traffico in movimento nella medesima direzione e separato dal traffico incrociante, il guidatore sarà in grado di fare attività secondarie a bordo dell’auto o rilassarsi per lunghi periodi (eyes off). Il guidatore deve rimanere in una posizione che gli consenta di prendere il controllo completo del veicolo in un tempo ragionevole (pochi secondi) quando richiesto dal sistema.
Livello 4 (dal 2021 con alcune restrizioni tecniche, BMW iNext): guida completamente autonoma nel traffico urbano e nel traffico in movimento nella medesima direzione e separato dal traffico incrociante. Il guidatore può dormire nei viaggi a lunga distanza se necessario. La differenza sostanziale con il livello 3 è che il tempo di “assenza del guidatore” è più lungo (mind off).
Livello 5 (sviluppato in parallelo con i livelli 3 e 4, probabilmente possibile dopo il 2020 in forma di progetto pilota): guida autonoma, volante e pedali non strettamente necessari, sedili per passeggeri senza alcun coinvolgimento nella guida; patente non richiesta (driver off). Il veicolo può essere equipaggiato con pedali e volante per permettere a un passeggero il piacere della guida, ma non sarà mai obbligato a farlo.
Il BMW Group festeggia nel 2018 il ventesimo anniversario della propria offerta commerciale di servizi digitali per le vetture, che ha avuto inizio nel 1998 con l’optional “BMW Assist” che comprendeva i servizi telematici disponibili a quel tempo. Nell’articolo dedicato ai 20 anni di ConnectedDrive trovate tutta la storia e gli approfondimenti affrontati nel Technology Workshop.
Anche i Clienti MINI, a partire dal lancio della nuova generazione di servizi nella primavera del 2018, possono accedere a un mondo digitale di servizi personalizzati, concepiti per rendere la gestione della mobilità più semplice e integrare la propria MINI nella propria vita digitale. Le esistenti dotazioni in portfolio, come Intelligent Emergency Call e Teleservices, sono affiancate da nuovi servizi che comprendono Concierge Service, Real Time Traffic Information con mappe di navigazione aggiornate e la funzione MINI Online.
I servizi digitali hanno iniziato a sbarcare anche nel mondo delle due ruote con BMW Motorrad Connected Ride. Si tratta di una piattaforma connettiva che si compone di due funzionalità: dapprima ha esteso la chiamata di emergenza intelligente ECall alla propria gamma di moto e successivamente ha lanciato l’opzione Connectivity per offrire informazioni ed entertainment al motociclista in maniera rapida e chiara senza alcuna distrazione da quello che succede sulla strada.
Durante il Technology Workshop sono stati ufficializzati alcuni dati. Il BMW Group ha consegnato ai suoi clienti, in tutto il mondo, più di 100 mila veicoli elettrificati nel 2017 e dal lancio della BMW i3 nel 2013 ha consegnato oltre 200 mila auto elettrificate.
A completare i nove modelli elettrificati offerti dal BMW Group l’azienda costruisce anche il due ruote ideale per la mobilità elettrica urbana: il BMW C evolution. Le 1.500 unità vendute nel 2017 in tutto il mondo si uniscono alle 100.000 automobili elettrificate.
Per il suo marchio di auto elettriche, BMW i, che è stato fondato nel 2011, l’azienda ha già assicurato i diritti di identificazione da BMW i1 a i9, nonché da iX1 a iX9. Quest’anno ha visto il lancio della BMW i8 Roadster, cui seguirà nel 2019 da una MINI completamente elettrica; nel 2020, dalla BMW iX3 e nel 2021 dalla nuova ammiraglia del marchio per quanto riguarda la tecnologia, la BMW iNext, che unirà la mobilità elettrica alla guida autonoma e a nuove opzioni di connettività interne per la prima volta su un modello di serie.
Il BMW Group ha investito 200 milioni di euro nel nuovo “Battery Cell Competence Centre” che verrà inaugurato a inizio 2019 e che è finalizzato ad ottenere la conoscenza tecnologica nello sviluppo e produzione di batterie ad uso automobilistico. Si ricercano sviluppi della chimica e della progettazione delle celle per migliorare la performance della batteria, della sua durata, sicurezza, carica e costi per diventare un punto di riferimento per l’industria.
Nel Technology Workshop 2018 ci è stato mostrato anche come sarà la quinta generazione di trasmissione elettrica del BMW Group in arrivo nel 2021.
L’interazione tra il motore elettrico, la trasmissione, l’elettronica di potenza e la batteria è stata ulteriormente ottimizzata, con le singole componenti del motore, della trasmissione e dell’elettronica di potenza che sono stati combinate in un’unica ed indipendente unità elettrica.
Un’unità elettrica dal design compatto che occupa uno spazio decisamente inferiore dei singoli componenti delle generazioni precedenti e utilizza un numero inferiore di componenti con una conseguente riduzione dei costi, che si sviluppa con un concetto modulare e che, quindi, permetterà di essere modificata in differenti configurazioni, incrementando la flessibilità e la facilità di installazione in differenti tipologie di veicolo.
Nella quinta generazione di propulsione elettrica saranno utilizzate, inoltre, batterie più potenti che permetteranno ai veicoli puri elettrici di raggiungere autonomie fino a 700 km e nei veicoli ibridi plug-in percorrenze in modalità elettrica di 100 km. Grazie al sistema modulare, dal 2020 sarà possibile prevedere in ogni nuovo modello ogni tipo di sistema propulsivo (termico, elettrico o ibrido plug-in) a seconda della domanda. Questa flessibilità significa che il BMW Group sarà in grado di soddisfare la domanda di diverse centinaia di migliaia di veicoli elettrificati nel 2025, con una previsione di circa 500.000 veicoli venduti dotati di queste due alimentazioni.
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