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BMW M2 Competition, ora è al livello di M3 e M4

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No, perché, la BMW M2 andava così bene così e per non avere dubbi l’abbiamo anche messa alla frusta in uno dei nostri test drive. Evidentemente non è quello che hanno pensato a Monaco di Baviera quando hanno deciso di mettere mano alla loro sportiva creando la nuova M2 Competition, una versione muscolosa, sopra e sotto il cofano, della coupè tedesca tutto pepe.

C’è chi già la definisce una sorta di baby M4, di sicuro ora la “piccola” M2 non ha niente da invidiare alle sorelle più grandi M3 e M4: la potenza è praticamente la stessa, 405 CV e 550 Nm di coppia grazie a due nuovi twin scroll montati sul 3.0 che fanno la loro parte. Dai vecchi 370 CV, il salto in avanti è considerevole.

Migliorato anche l’assetto, con una barra antirollio in carbonio e telaio più rigido per meglio reggere alle sollecitazioni dovute all’aumento di cavalleria. La competizione non la spaventa, se non a Monaco di Baviera avrebbero optato per diverse generalità.

Più pesante ma sempre pepata

Rispetto ai 1.495 chilogrammi della versione dalla quale deriva, la M2 Competition vanta, senza troppa gloria, un aggravio di peso di qualche decina di chili, dovuti al nuovo impianto di raffredamento che ha imposto agli ingegneri bavaresi di tornare a impugnare carta e penna per ridisegnare il classico doppio rene, così da permettere l’ingresso di più aria.

Cura aerodinamica che ha interessato anche gli specchietti e la parte posteriore della vettura, dove sono incastonati due aggressivi doppi tubi di scarico che, per essere in regola con le norme anti inquinamento, possiede pure il filtro antiparticolato.

BMW salva il manuale sulla M2 Competition

Il fondo scala sul contagiri segna 8.000 giri, non male

A disposizione c’è una doppia scelta: il manuale a sei rapporti o il cambio automatico doppia frizione, di serie il differenziale attivo. Cerchi mantenuti su standard alti con un nuovo disegno e un diametro di 19” che incute timore in vista laterale.

Per contenere i costi, in BMW hanno rinunciato al tetto in carbonio e all’impianto frenante carboceramico, dettagli per alcuni di poco conto per altri molto meno.

Dentro gli interni cambiano poco, al contrario due sono le vernici nuove per la M2 Competition, che non vedremo su strada prima della fine dell’anno: si tratta del Sunset Orange Metallic e dell’Hockenheim Silver Metallic.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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