Svelata oggi al Museo dell’Automobile di Torino la nuova Bermat GT-Pista, primo modello creato da Bermat in collaborazione con vari partner di alto livello, tra cui Jas Motorsport. Frutto del sogno e dell’impegno di Matteo Bertezzolo, da cui deriva anche il nome dell’azienda dato dalle sue iniziali, sono stati tolti i veli a questa GT che pesa solo 985 kg e il cui futuro sarà legato anche dal lancio di un’omologa versione stradale, la Bermat GT, che sarà anche elettrica in un secondo momento.
“Ho sempre avuto il sogno di creare un veicolo che rispecchi le esigenze di stile e di guida di chi lo possiede” – afferma Matteo Bertezzolo – “Questo sogno l’ho trasformato in un’idea, quella di realizzare un telaio in grado di adattarsi a diverse soluzioni meccaniche di stile e, quindi, di ottimizzare il processo realizzativo di auto artigianali in un’ottica semi-industriale”.
Per la progettazione e la costruzione della sua prima vettura, Bermat si è avvalsa per l’appunto del supporto di JAS Motorsport, azienda con una provata esperienza nella progettazione, sviluppo e costruzione di automobili sportive con particolare riferimento al mondo racing, un partner di alto livello capace di offrire, quindi, standard di qualità, affidabilità e il massimo delle prestazioni.
“Bermat nasce e cresce profondamente contaminata dalla tradizione italiana dell’automotive. Le competenze del team e dei partner sono radicate nel mondo dei motori di Torino, di Milano e della Motor Valley” – aggiunge il CEO – “Per noi appartenere alla tradizione italiana dell’auto è un valore assoluto e irrinunciabile che custodiremo gelosamente, con l’impegno, la determinazione e l’ambizione di evolverci nel rispetto della tradizione italiana, esportandola nel mondo”.
Il design della Bermat GT-Pista è stato invece curato dallo studio Camal di Torino, fondato da Alessandro Camorali, giovane firma del design italiano. Il muso aggredisce l’asfalto come non si vedeva dagli anni ’70, mentre la coda si ispira nei suoi parafanghi “pinnati” al mondo delle esplorazioni spaziali anni ’60, il tutto strizzando l’occhio alla cultura pop degli anni ’80. Bermat GT-Pista propone una cupola pronunciata a cui sono collegate due aperture ad ali di gabbiano capaci di donare la sinuosità tipica delle sportcar di razza.
Da dietro, invece, Bermat GT-Pista riesce a mixare elementi di varie supercar in uno stile tutto suo: uno su tutti, c’è il fanale tondo stile Ferrari, almeno fino alla 488 ed F8. Gli interni della Bermat GT-Pista sono essenziali, come devono essere su una sportiva. Davanti agli occhi del pilota, il monitor LCD da 12” personalizzato con grafiche specifiche. Il pannello porta, in fibra carbonio, crea un effetto sinuoso ricavando spazio vitale e, allo stesso tempo, contenimento durante la guida.
I sedili della OMP, omologati per le corse, sono stati rivisitati e personalizzati nella scelta di colori, materiali e cuciture in linea con le finiture e gli interni della GT-Pista. L’alta personalizzazione che contraddistingue il brand Bermat sarà applicabile anche alla carrozzeria, permettendo una scelta di colori e livree capaci di mutare l’aspetto stesso della vettura a seconda della configurazione scelta. Carbonio a vista, vernice lucida o opaca, wrapping e livree: il tutto è stato progettato per consentire al cliente di sentirsi padrone della propria vettura, in un rapporto intimo e personale.
GT-Pista nasce sul telaio micro-modulare di Bermat, denominato T-MM. La piattaforma T-MM, con brevetto Bermat, permette di avere prestazioni di alto livello e una capacità di personalizzazione delle componenti del veicolo a 360°. La tecnologia micro-modulare del T-MM nasce per risolvere il problema tecnico di fornire un processo realizzativo efficiente per la creazione di autoveicoli artigianali totalmente personalizzati, in grado di superare gli inconvenienti che possono presentarsi nella produzione di questo tipo di vetture.
“Oggi per noi questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, da qui, ultimato il percorso omologativo, arriveremo a metà del prossimo anno con la versione stradale e a fine 2022 con la presentazione del nostro powetrain full electric su cui stiamo già lavorando in collaborazione con il nostro partner Beond, spin off del Politecnico di Torino” – conclude Matteo Bertezzolo.
La carrozzeria in fibra di carbonio, come la monoscocca, realizzata secondo tecniche impiegate nelle competizioni sportive di vertice (ad esempio, la Formula 1), per ottenere un veicolo leggero e resistente, nel pieno rispetto delle severe norme FIA sulla sicurezza prevista per i prototipi della categoria CN.
Da indicazioni ricevute in occasione della presentazione, il prezzo della Bermat GT-Pista potrebbe partire da poco meno di 200.000 euro. La produzione dovrebbe arrivare alle 10 unità/anno.
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