Categorie: Curiosità

‘Automotoretrò 2014’: Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth protagoniste

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Dal 7 al 9 febbraio, si svolge la 32esima edizione di ‘Automotoretrò’, l’appuntamento annuale che richiama a Torino, nei padiglioni di Lingotto Fiere, centinaia di espositori da tutta Italia e dall’estero per tre giornate all’insegna del veicolo d’epoca e di tutto ciò che gli ruota intorno.

Fiat partecipa al prestigioso evento confermando il proprio interesse a questo settore in continua crescita che pervade trasversalmente la società contemporanea aggiungendo valore al comparto dell’auto moderna. Appartenenti alle Collezioni Storiche dei marchi Fiat e Lancia, oltre che del Registro Italiano Fiat, alla kermesse torinese partecipano 6 esemplari che sapranno certamente attirare l’attenzione di un pubblico esperto ed appassionato proveniente da tutt’Europa.

Insieme alle vetture storiche sfilano sulla passerella di ‘Automotoretrò’ le ultime novità di attuale produzione- la Fiat 500L Trekking e la Lancia Ypsilon S MOMODESIGN: è il modo migliore per ribadire con forza l’unicità dei singoli brand nel panorama automobilistico mondiale, un patrimonio fatto di vetture e progettisti, corse e motori, eleganza e innovazione che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento.

Infine, in occasione di ‘Automotoracing‘ – spin-off di ‘Automotoretrò’ dedicato al mondo delle ‘alte prestazioni’ – si svolge il suggestivo raduno Abarth con oltre 90 vetture dello Scorpione provenienti da ogni parte d’Italia per condividere la loro passione per l’elaborazione, le performance e le personalizzazioni nell’Area “racing” in esposizione anche un’Abarth 696 Assetto Corse ed un’Abarth 500 esseesse con le quali domenica gli appassionati potranno effettuare alcuni giri di prova sul tracciato appositamente realizzato dagli organizzatori.

Fiat

Il pubblico di ‘Automotoretrò 2014’ avrà la possibilità di conoscere da vicino anche due importanti modelli Fiat: la ‘600 Multipla’ del 1963 e la 500 C Belvedere del 1952. In particolare, la 500 C Belvedere venne presentata al salone di Bruxelles del 1952 ed è la diretta discendente della Topolino Giardiniera. Rispetto a questa, che era costruita utilizzando elementi in legno e masonite su una struttura metallica, la Belvedere proponeva una struttura interamente metallica.

Ispirata alle ‘station wagon’ americane, come si evince anche dallo stile della parte anteriore, racchiusa in una dimensione ridottissima: infatti, in soli 342 centimetri trovano posto 4 persone e i bagagli, un record anche per un progettista del calibro di Dante Giacosa. Inoltre, la 500 C è la prima vettura Fiat a essere equipaggiata, di serie, con un dispositivo di riscaldamento/disappannamento che sfrutta l’aria calda proveniente dal radiatore. La Fiat 500 C Belvedere è equipaggiata con un motore da 569 cc che eroga 16,5 CV a 4400 giri/min e, abbinato a un cambio con 4 marce, consente alla vettura di raggiungere i 90 Km/h. Prodotta in circa 520.000 esemplari, la Topolino rimane in produzione dal 1936 fino al 1955 quando lascia il passo alla Fiat 600.

Sotto i riflettori anche Fiat 600 D Multipla (1963), l’antesignana del concetto di monovolume passeggeri compatto. Nata nel 1956 e prodotta fino al 1967, la vettura dal caratteristico ‘muso schiacciato’ era stata pensata per le esigenze della famiglia numerosa, per la quale la 600 berlina non era sufficientemente spaziosa. Punto di forza del modello è proprio l’ottima organizzazione dello spazio interno che, pur rimanendo un veicolo lungo solo 354 centimetri, dimostra come il progettista Dante Giacosa sia stato motivato più dalla ricerca della praticità che non da motivi estetici.

La Fiat 600 D Multipla è equipaggiata con un propulsore da 767 cc – è la prima vettura Fiat a motore decisamente sistemato in coda – che eroga 29 CV a 4800 giri/min e raggiunge la velocità massima di 105 Km/h. Altre caratteristiche tecniche degne di nota sono le sospensioni a quattro ruote indipendenti e la carrozzeria a struttura autoportante. Tra l’altro, va ricordato che la Multipla conquistò immediatamente un’intera categoria professionale, i taxisti, per i quali Fiat ne realizzò una versione specifica denominata Fiat 600 Multipla “Taxi”.

Simbolo del Design italiano, la ‘Multipla’ è una delle prime vetture sviluppate intorno al concetto di cabforward, un’idea di auto pensata per ottenere maggiore visibilità esterna e grande luminosità interna, oltre ad aumentare la sensazione di dominio della strada e la facilità di manovra di parcheggio. E oggi, l’evoluzione del cabforward si ritrova nella nuova Fiat 500L, la City Lounge Fiat che unisce l’iconicità dello stile 500 alla funzionalità del design Made in Fiat. Non a caso, la 500L recupera alcuni elementi “archetipali” della 600 Multipla del 1956 nel segno della versatilità d’uso ma anche della sua particolare radice morfologica.

Non a caso, sullo stand Fiat è in mostra anche un esemplare della nuova Fiat 500L Trekking, l’evoluzione della famiglia 500 con due anime perfettamente integrate e che amano ‘contagiarsi’ quotidianamente: una metropolitana per vivere spensieratamente la città, e una più intraprendente, ideale per le piccole grandi emozioni del week end. Dunque, un’auto che assicura emozioni autentiche qualunque sia il luogo da raggiungere o l’esperienza da vivere. Merito del suo look dalla marcata caratterizzazione crossover abbinato a un assetto rialzato e paraurti specifici con scudo di protezione. Inoltre, lo stile esterno è impreziosito dai nuovi cerchi in lega da 17″ diamantati, dalle maniglie satinate e dalle modanature laterali in acciaio spazzolato.

Di serie il nuovo modello adotta una trazione anteriore intelligente con tecnologia Traction+ che, insieme con gli pneumatici Mud&Snow “snowflake” (sempre di serie), incrementa la motricità del veicolo su terreni a scarsa aderenza. Il tutto senza rinunciare alle doti di spazio e funzionalità proprie del modello 500L, la City Lounge Fiat che sa contenere tutti insieme i piccoli piaceri e le grandi emozioni della vita – i bambini, gli amici, i viaggi – grazie a un volume abitabile di 3,17 m3 e un bagagliaio ampio e regolare di ben 455 litri.

Lancia

Sullo stand Lancia sono esposte l’Augusta Berlina 1°Serie (1933) e l’Ardea Berlina 1°Serie (1939). In particolare, l’Augusta è la prima berlina al mondo con carrozzeria a struttura portante, l’albero di trasmissione con giunti flessibili, i freni a comando idraulico e con dispositivo di ruota libera. Presentata per la prima volta nel 1932 al Salone di Parigi, la vettura venne prodotta dal 1933 al 1937 in tre serie e oltre 17.000 unità presso gli stabilimenti Lancia di Torino, nel rinomato Borgo San Paolo, e di Boneuil-sur-Marne ,vicino Parigi, dove assunse il nome di ‘Belna’. L’Augusta Berlina raggiungeva una velocità massima di 102 km/h grazie al motore quattro cilindri a V di 18°, cilindrata 1.196 cc e 35CV di potenza massima.

La seconda vettura esposta sullo stand Lancia è l’Ardea Berlina 1°Serie (1939), sorella minore dell’Aprilia, della quale ricalca il design, che è stata prodotta in circa 23.600 esemplari nelle 4 serie, più 510 in versione ‘Tassi Roma’. Inoltre, dall’Ardea Berlina nacque anche una versione commerciale denominata ‘Ardea Furgoncino’. Equipaggia la vettura un propulsore quattro cilindri a V di 20°, 903 cc di cilindrata, 28 CV potenza e 108km/h di velocità massima.

Alfa Romeo

Sullo stand dell’Automobile Club sono esposte l ‘Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione IMSA (1988), appartenente alla collezione del Museo Storico Alfa Romeo, e la Lancia Aurelia B 24 (1955) della Collezione Lancia. In dettaglio, l’Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione IMSA (1988) è la versione speciale, realizzata secondo il regolamento dell’omonimo campionato americano, che debutta al termine della stagione agonistica del 1988, in cui l’Alfa Romeo rilanciò il Campionato Italiano per Vetture Turismo partecipando ufficialmente con la ’75 Turbo Evoluzione’.

L’esemplare è dotato del leggendario bialbero Alfa Romeo “milleotto” sovralimentato, con una potenza di 335 CV, che le consente di superare i 290 km/h di velocità massima. Va anche ricordato che nel 1988 la Turbo Evoluzione IMSA, iscritta ufficialmente dall’Alfa Corse, vinse il “Giro d’Italia” con Patrese-Biasion-Siviero e si ripeté l’anno successivo con l’equipaggio Francia-Cerrato-Cerri.

La seconda vettura esposta sullo stand dell’Automobile Club è una Lancia Aurelia B 24 Spyder (1955) disegnata dal famoso carrozziere Pinin Farina che alla nascita la definisce il ‘prototipo dello Spyder italiano’. Il debutto avviene al Salone di Bruxelles nel gennaio del 1955. Equipaggiata con il potente motore sei cilindri a V di 60° – cilindrata 2451cmc, potenza 118 CV e velocità max 180Km/h – l’affascinante vettura fu prodotta dal 1950 al 1958 in due allestimenti: Spider e Convertibile (tettuccio rigido),quest’ultimo chiamato anche “tipo America”.

Abarth

In concomitanza con ‘Automotoretrò’ si svolgerà presso l’Oval di Lingotto Fiere la quinta edizione di ‘Automotoracing, la rassegna dedicata al mondo delle ‘alte prestazioni’ in tutte le sue forme: dalle vetture fuori serie costruite appositamente per affrontare le gare in pista o nei rally a quelle di serie opportunamente modificate attraverso l’impiego di componenti specifici per incrementarne le prestazioni o per migliorarne estetica e funzionalità. In questo contesto si inserisce il raduno del marchio Abarth con protagoniste oltre 90 vetture dello Scorpione. Provenienti da ogni parte d’Italia, gli ‘Abarthisti’ potranno così condividere la propria passione e conoscere da vicino il mondo dell’elaborazione, delle performance e delle personalizzazioni. Infine sempre per gli appassionati del racing, domenica potranno effettuare alcuni giri di prova, sul tracciato appositamente realizzato dagli organizzatori, con l’Abarth 696 Assetto Corse ed un’Abarth 500 esseesse.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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