Tecnica

Auto Plug-in Hybrid: cos’è, vantaggi e come funziona l’ibrida con la spina

Tempo di lettura: 2 minuti

Le auto ibride propongono sistemi differenti: si va dai piccoli Mild Hybrid (MhEV) 12 o 48 Volt, fino alle auto Plug-in Hybrid da oltre 300 Volt, passando per il più “storico” Full Hybrid (heV).

Le auto Plug-in Hybrid (PhEV) (Bmw 530e, Mini Countryman S E, Mitsubishi Outlander, Volvo Twin Engine) derivano dai veicoli hEV, ma hanno la batteria ancora più “capiente” per percorrere mediamente tra i 30-60 km in puro elettrico. Ovviamente i costi salgono, ma il vantaggio in termini di riduzione di consumi ed emissioni è palese. In alcune circostanze si può percorrere il tragitto casa-lavoro senza che il termico intervenga, ma senza i patemi di rimanere “a secco” dell’elettrico puro, anche per lunghi viaggi.

Plug-In Hybrid: cos’è è come funziona?

Od oggi troviamo auto ibride Plug-in sia sulle 2 sia sulle 4 ruote motrici e su diversi tipi di carrozzeria, sfruttando le nuove motorizzazioni efficienti ed ecologiche.

L’abbinamento delle due propulsioni, termica ed elettrica, consente l’erogazione di una potenza combinata di parecchi cavalli. Troviamo una batteria ad alta tensione agli ioni di litio, posizionata, solitamente, sotto i sedili della seconda fila, così da permettere un’autonomia di decine di chilometri nel ciclo WLTP.

Il motore è quasi sempre un turbobenzina, che viene accoppiato con un cambio automatico specifico per le motorizzazioni Plug-in Hybrid. Infatti, associato al cambio, troviamo un motore elettrico di discreta potenza, che permette la marcia elettrica pura fino a velocità autostradali.

L’ibridizzazione regala anche il piacere di partire e di muoversi nel silenzio, senza alcuna emissione di CO2, con la possibilità di percorrere distanze già considerevoli in modalità elettrica: un’autonomia in modalità elettrica adatta alla maggior parte dei tragitti quotidiani degli utilizzatori. In questo modo può anche passare una settimana senza utilizzare il motore termico, effettuando i propri spostamenti abituali, ricaricando il veicolo in base alle esigenze, a casa, al lavoro o presso una stazione pubblica.

Solitamente in tutti i modelli in commercio ci sono diverse modalità selezionabili permettono di fruttare subito la potenza elettrica o di salvaguardarla per quando si entra in città: la funzione specifica e-Save permette al conducente di anticipare i suoi spostamenti e di prevedere una riserva di energia elettrica da utilizzare quando desidera nel corso del suo viaggio, tipicamente in previsione dell’attraversamento di un centro urbano, che si trovi durante o alla fine del tragitto.

In questo modo, i clienti sfruttano il meglio delle due motorizzazioni: la possibilità di guidare in modalità completamente elettrica e la possibilità di andare più lontano, per esempio per un weekend o per le vacanze, senza preoccuparsi della ricarica grazie all’utilizzo del motore termico, un po’ meno parsimonioso per via dei pesi, ma performante nell’unione dei due propulsori.

Come si ricarica una auto Plug-in Hybrid?

La batteria del motore elettrico delle Plug-In Hybrid di solito è di almeno 10-13 kWh ed è di tipo Alta Tensione agli ioni di Litio. Il tempo di ricarica è ottimizzato: con una presa domestica standard, la batteria si ricarica in una notte, tra 4 ore e 7 ore (con presa standard). Con una Wallbox, la ricarica della batteria è accelerata e richiede solitamente meno di 2 ore.

La ricarica è semplificata, e può essere programmata o differita, ad esempio per sfruttare le fasce orarie con tariffa ridotta. La ricarica è semplice, grazie all’ergonomia dello sportellino e dei cavi di ricarica collocati sotto al pianale modulare del bagagliaio. Lo sportellino di ricarica solitamente integra LED colorati che aiutano a seguire visivamente il processo di ricarica, che peraltro può anche essere monitorato dal cruscotto o con l’applicazione scaricabili sullo Smartphone.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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