La versione 2020 delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio ha uno schermo nella consolle di 8,8”. E’ ampio come nel modello precedente, ma il punto è un altro: con l’aggiornamento infatti sono arrivati i comandi touch e ed è stato eliminato lo schermo di 6,5”, ritenuto evidentemente troppo piccolo per fruire del rinnovato sistema multimediale.
Questa, del resto, è una tendenza comune a tutte le case automobilistiche, alle prese con sistemi multimediali sempre più ricchi di funzioni, servizi e applicazioni che hanno bisogno perciò di ampi schermi nei quali mostrare tutte le informazioni. Senza arrivare all’estremo della Byton M-Byte, di gran lunga l’auto con lo schermo più ampio, vediamo quali sono le vetture di serie ad avere un maxischermo nella plancia.
Iniziamo questa carrellata proprio dalle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, fra le poche auto ad avere uno schermo di 8,8” nella plancia; un’altra vettura con questa schermo da 8,8″, a titolo di paragone, seppur in un segmento più basso, è la Mazda3 2019.
Volvo ha deciso di andare controcorrente per il suo sistema multimediale, portato all’esordio dalla XC90 (foto sopra), che si gestisce attraverso uno schermo di 9” montato in verticale nella consolle: l’ispirazione è l’interfaccia degli smartphone.
La casa tedesca ha dotato i suoi modelli più recenti (come la Q8, nella foto) di due schermi nella consolle: quello superiore è di 10,1” per la multimedialità, quello in basso di 8,6” per il clima.
La fotografia qui sopra è della Mercedes Classe A, fra le nuove auto che più hanno puntato su schermi di grandi dimensioni, ma è ricco l’elenco di quelle con schermi di 10,25”: fra queste la BMW X1 e Volkswagen Passat.
L’ultima generazione del pick up Ram 1500 ha fatto un bel salto avanti in termini di qualità interna. A dimostrarlo c’è lo schermo verticale di 12”, dal quale si controlla anche il clima.
Per i suoi modelli di fascia alta, compresa la GLE della foto, la casa tedesca ha optato per due schermi affiancati di 12,3”: quello di sinistra è per la strumentazione, quello di destra (sensibile al tocco) per la multimedialità.
Tesla è stata fra le prime case a puntare su schermi di grosse dimensioni: qui sopra c’è quello di 15” della Model 3, montato in posizione orizzontale nella minimale consolle centrale. E’ di 15” anche lo schermo nella consolle della Volkswagen Touareg.
Ford sembra aver seguito l’ispirazione di Tesla per l’interno del crossover elettrico Mustang Mach-E, che ha una plancia essenziale e lo schermo di 15,5” montato in senso verticale. E’ in evidenza il “manopolone” per gestirne alcune funzioni.
La SF90 Stradale ha aperto una nuova fase nella storia di Ferrari, perché è la prima Rossa con un sistema ibrido in grado di farla muovere per lunghi tratti anche in elettrico. Inedito per le auto del Cavallino è anche lo schermo di 16” nel cruscotto, poi ripreso dall’ultima arrivata, la Ferrari Roma, che mostra le mappe del navigatore e altre informazioni sulla guida.
Nel 2011, al momento dell’esordio, lo schermo di 17” della Tesla Model S era di gran lunga il più ampio al mondo, nonché fra i pochissimi in senso verticale. Oggi il display continua a fare grande scena, ma non dà più l’idea di essere gigante come in passato.
Ha pensato la cinese Byton a ridefinire gli standard, presentando la crossover elettrica M-Byte con un enorme schermo curvo da ben 48”. Lo si può gestire anche attraverso il display da 7” al centro del volante.
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