Sempre più sono le auto ibride ed elettriche immatricolate in Italia: ma quali sono le differenze tra una e l’altra? Milioni di automobilisti, perciò, non si sono mai avvicinati a queste nuove propulsioni, o lo hanno fatto senza una vera intenzione d’acquisto ed è quindi importante capire come si differenziano, in modo da capire quale scelta effettuare. Ibrido o elettrico? Scopriamolo insieme.
Le auto ibride sono vetture dotate di un motore ausiliario elettrico a supporto di quello a pistoni, che può essere benzina (in prevalenza) o diesel. Ne esistono di tre tipi.
Nelle ibride leggere, MHEV o mild hybrid, il motore elettrico non trasferisce il moto alle ruote ma aiuta quello a scoppio nelle accelerazioni e riprese, facendogli consumare un po’ meno carburante.
Si tratta del gradino di accesso all’ibrido: si parla anche di ibrido a 12 o 48 V o Mild Hybrid (ovvero “ibrido leggero”) può ridurre significativamente il consumo di carburante del 10% e anche oltre (si stima fino al 15-20% nella circolazione urbana).
Giusto compromesso tra le Mild Hybrid e le Ibride Plug-In troviamo le Full Hybrid (hEV) che sono la via di mezzo tra un incremento di peso e di costo non eccessivo e un discreto abbattimento di consumi e ed emissioni. Le Full Hybrid ottengono il loro vantaggi migliori in città dove grazie a continue soste e ripartenze riescono a sfruttare il powertrain elettrico per coadiuvare quello termico, riducendone sforzo e quindi relativi consumi.
Le ibride con batterie ricaricabili (PHEV) da una colonnina o presa di corrente, o plug-in hybrid, più costose ma in grado di percorrere decine di chilometri spinte dal solo motore elettrico, alimentato da batterie di capacità (e peso) maggiore rispetto alle mild e full hybrid.
Ad oggi troviamo l’ibrido plug-in sia sulle 2 sia sulle 4 ruote motrici e su diversi tipi di carrozzeria, sfruttando le nuove motorizzazioni efficienti ed ecologiche. Troviamo una batteria ad alta tensione agli ioni di litio, posizionata, solitamente, sotto i sedili della seconda fila, così da permettere un’autonomia che va dai 30 ai 60 chilometri (ciclo WLTP).
La batteria del motore elettrico delle plug-in Hybrid di solito è di almeno 10-13 kWh, è di tipo Alta Tensione agli ioni di Litio. Il tempo di ricarica è ottimizzato: con una presa domestica standard, la batteria si ricarica in una notte, tra 4 ore e 7 ore (con presa standard). Con una wallbox (ecco l’offerta di IrenGo), la ricarica della batteria è accelerata e richiede solitamente meno di 2 ore.
La ricarica è semplificata, e può essere programmata o differita, ad esempio per sfruttare le fasce orarie con tariffa ridotta. La ricarica è semplice, grazie all’ergonomia dello sportellino e dei cavi di ricarica collocati sotto al pianale modulare del bagagliaio.
L’auto elettrica ha origini piuttosto antiche: ha fatto le sue prime apparizioni nella prima metà dell’Ottocento con la carrozza elettrica realizzata da Robert Anderson, mentre il primo prototipo di auto elettrica fu realizzato da Thomas Parker nel 1884.
Il motore elettrico utilizza l’energia elettrica accumulata dalla batteria trasformandola nell’energia meccanica necessaria a far muovere la vettura. L’energia elettrica accumulata dalla batteria viene trasferita al motore elettrico grazie all’inverter. Questo dispositivo trasforma la corrente continua dell’accumulatore in corrente alternata e la invia al motore. In fase di rilascio dell’acceleratore o frenata, il motore elettrico auto funge da generatore e ricarica la batteria.
Elemento fondamentale nel motore elettrico per auto sono le batterie. Questa componente è, ad oggi, il cruccio dei vari costruttori dato che l’elemento penalizzante delle vetture elettriche è l’autonomia. Per i modelli dotati di batterie al litio, le case costruttrici dichiarano un’autonomia che varia da 150 a 550 Km, ma ovviamente questa può variare in base allo stile di guida adottato dal conducente.
Le ultime elettriche “cittadine” sono infatti dotate di batterie di grande capacità, circa 50 kWh, e 300-350 kg di peso, che permettono un’autonomia fino a oltre 300 km secondo il nuovo protocollo di omologazione WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures).
Collegate al circuito di raffreddamento dell’abitacolo, la regolazione termica mediante circolazione di liquido permette una ricarica rapida, un’autonomia ottimizzata e una maggiore durata in termini di vita degli accumulatori. Questa batteria è garantita 8 anni o 160.000 km.
Come sempre non esiste mai una risposta assoluta a questa domanda. Come non esiste una risposta se sia meglio un motore benzina o diesel. Tutto dipende dall’uso che se ne deve fare, da dove si abita e da quanti chilometri prevediamo di fare quotidianamente.
Facciamo alcuni esempi: viviamo in città e lasciamo l’auto parcheggiata in strada? A meno di non disporre di colonnine pubbliche in zona (la proposta di colonnine di ricarica per pubblico e privato non mancano), sicuramente l’ibrida plug-in o l’elettrica non sono la scelta ottimale, poiché se non caricate ogni sera rischiano di non esser efficienti le prime e di non portarci a destinazione le seconde. Lo stesso discorso vale se intendiamo percorrere ogni giorno molti chilometri in autostrada, meglio quindi optare per le Mild Hybrid o le Full Hybrid senza presa di ricarica, che non necessitano di lunghe soste per la ricarica e richiedono un budget di acquisto contenuto.
Se, invece, abbiamo la possibilità di ricoverare l’auto nel box con apposita presa di corrente, o decidiamo di installare una wallbox? Percorriamo ogni giorno 50, massimo 100 km per andare e tornare dal lavoro e abbiamo una sola macchina? Bene allora forse meglio optare per una ibrida plug-in che permette di esser ricaricata ogni sera e percorrere il tragitto quotidiano casa-scuola-lavoro in modalità quasi esclusivamente elettrica e di poter esser usata nel fine settimana per le gite fuoriporta in modalità mista termica ed elettrica.
Invece siamo soliti spostarci solo in città o prima cintura? Abbiamo già una prima auto più grande? Forse allora potremmo pensare ad un’elettrica pura per i nostri piccoli e medi spostamenti. Insomma, tutto dipende da noi e dai nostri spostamenti abituali.
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