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Auto elettriche sui traghetti in Italia: le regole sono confuse

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A far esplodere la polemica, è proprio il caso di dirlo, è stato l’operatore Corsica Linea, che a gennaio 2024 ha reso noto come l’imbarco delle auto elettriche fosse consentito da quel momento solo a una condizione: 30% di limite massimo di carica della batteria. Obiettivo, scongiurare incendi. 

La regola del governo greco

Il vero giro di vite è arrivato dal governo della Grecia. C’è la circolare del ministero degli Affari marittimi e delle Politiche insulari 2070.0/28541/2024 “Misure aggiuntive durante il trasporto di veicoli a combustibile alternativo (AFV) a bordo di traghetti passeggeri e traghetti merci” che dispone un obbligo preciso: auto elettriche (e ibride plug-in) sui traghetti con 40% come limite massimo di carica della batteria. Inoltre, per le vetture a gas, i serbatoi non devono contenere più del 50% della capacità. La normativa si applica per imbarchi a bordo della M/n Kydon Palace, del vettore greco Minoan Lines, sulle seguenti tratte: Brindisi-Igoumenitsa partenze notturne; Igoumenitsa-Brindisi partenze diurne; Brindisi-Corfù; Corfù-Brindisi.

Cosa dice il ministero italiano

Il sito web del ministero delle Infrastrutture è un po’ generico: “In base al tipo di alimentazione del veicolo, sussiste un’altra serie di norme volte a ridurre il rischio potenziale (ma molto raro) di esplosioni o incendi legati a surriscaldamento o cortocircuito, eventi che possono verificarsi a seguito di urti, vibrazioni, o in condizioni di elevata umidità. Generalmente, le compagnie di trasporto destinano spazi più aerati e distanti da possibili fonti di incendio, per il parcheggio delle auto a GPL. Mentre per le auto elettriche impongono un limite alla carica delle batterie che va tra il 20% e il 50% della capacità totale. Nonostante i veicoli con alimentazione elettrica o a GPL siano ammessi sui traghetti, rispettare questi limiti è importante: le fiamme che scaturiscono da una batteria surriscaldata sono più difficili da spegnere rispetto a quelle di un motore a combustione, e richiedono interventi specifici. Prima di partire, quindi, è importante informarsi sul regolamento della compagnia scelta e comunicare in fase di imbarco il tipo di alimentazione della propria auto, così da essere indirizzati dall’equipaggio nell’area corretta per il parcheggio del mezzo.

Condizioni generali del trasporto delle compagnie: nessuna norma

In realtà, spulciando le Condizioni generali del trasporto delle compagnie, non troviamo nessun riferimento alla norma evidenziata dal ministero delle Infrastrutture italiano in merito alle elettriche. Zero da Grimaldi Lines; GNV – Grandi Navi Veloci; il “gruppo” Moby, Tirrenia e Toremar; Sardinia Ferries e Corsica Ferries; Caremar. Idem se si prova a prenotare un viaggio. Morale: si può trasportare la full electric anche con batteria piena. Al massimo, non è possibile allacciare il veicolo alle prese di corrente delle navi presenti nel garage.

C’è l’obbligo da parte della compagnia di avvisare i possessori di auto elettriche? No. Come per tutte, va parcheggiata secondo le istruzioni impartite dal personale di bordo, col freno di stazionamento attivato e la prima marcia innestata.  

Autore: Mr. Limone

Redazione Autoappassionati.it

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