Le auto elettriche potrebbero presto non essere più le benvenute sui traghetti diretti in Corsica. No, non si tratta di una provocazione: una petizione lanciata da un ingegnere in pensione sta facendo discutere, chiedendo un divieto temporaneo al trasporto di veicoli elettrici a bordo delle navi che collegano l’isola al continente. Il motivo? La sicurezza. Ma la verità è più complessa.
Il rischio delle batterie al litio
Le statistiche parlano chiaro: le auto elettriche non prendono fuoco più spesso delle termiche. Tuttavia, quando succede, il problema è tutto nella difficoltà di spegnere l’incendio, per via del fenomeno definito in francese “emballement thermique”, una sorta di reazione a catena inarrestabile che coinvolge le celle al litio.
I costruttori, come Renault, hanno già iniziato a progettare le auto tenendo conto di questo rischio, per agevolare l’intervento dei vigili del fuoco. Ma nulla toglie che in ambienti chiusi come parcheggi sotterranei o garage navali, le conseguenze di un incendio possano essere devastanti.
Il precedente del Felicity Ace e l’allarme sulla rotta per la Corsica
A far riemergere il tema, anche il naufragio del cargo Felicity Ace, affondato dopo un gigantesco incendio in stiva, con a bordo centinaia di auto, molte delle quali elettriche o ibride. Sebbene le cause precise restino controverse, l’evento ha lasciato il segno. Tanto che alcuni Paesi, come la Grecia, hanno introdotto restrizioni al trasporto di auto elettriche su navi passeggeri.
E adesso la Corsica si interroga: è giusto continuare a imbarcare auto elettriche senza disporre di adeguate misure antincendio?
Una petizione per fermare tutto (per ora)
La petizione lanciata da un ingegnere corso — non contrario all’elettrico, ma prudente — chiede una sospensione temporanea del trasporto di EV via traghetto. Il motivo? Nessuna compagnia, a oggi, dispone di sistemi di rilevamento e spegnimento realmente efficaci contro un incendio da batteria. E i dispositivi già esistenti non sono facilmente adattabili agli stretti e caldi garage di un car ferry.
Corsica Linea ha già introdotto alcune precauzioni, come il posizionamento delle auto elettriche in zone isolate della nave e il suggerimento di viaggiare con la batteria carica al massimo al 30%. Tuttavia, i controlli sullo stato di carica sono quasi inesistenti. E con l’infrastruttura di ricarica in Corsica ancora gravemente insufficiente, i passeggeri tendono ad arrivare con la batteria piena.