Tutti conosciamo Xiaomi per i cellulari e per i braccialetti contapassi. Tutti almeno una volta ne abbiamo messo uno al polso e cominciato a contare freneticamente ogni volta che facevamo un passo.
Questa volta la cinese Xiaomi fa un salto non indifferente: è pronta a fare il suo debutto nel mondo della mobilità sostenibile. Non stiamo parlando del nuovo ultimissimo monopattino, quanto della prima vettura full electric del gigante hi-tech. La rivelazione arriva direttamente dal ministero dell’Industria e della Tecnologia di Pechino, che pubblica l’elenco dei veicoli in fase di approvazione, dove spicca il nuovo mezzo a zero emissioni della multinazionale tecnologica.
Quello che sappiamo ad oggi è il nome in codice, ovvero MS11, ma ora l’auto elettrica di Xiaomi adotta un nuovo nome, o sigla: SU7. Il nuovo mezzo si presenta come una berlina a batteria con lunghezza, altezza e larghezza rispettivamente di 5 metri, 1,96 metri e 1,45 metri, per terminare con un passo di 3 metri tondi.
Come accade per gli smartphone, anche questa Xiaomi SU7 si presenta in tre versioni, chiamate SU7, SU7 Pro e SU7 Max. La vettura ha due opzioni di scelta: a trazione posteriore, con motore da 220 kW, e a trazione integrale, con doppio motore da 495 kW. Il pacco batteria può essere al litio-ferro-fosfato di BYD, per la versione economica, e al nichel-manganese-cobalto di CATL, per la versione più esosa.
La berlina di Xiaomi è disponibile sia con lidar che senza. C’è anche una fotocamera sul montante B, quindi è probabile che l’auto abbia una funzione di sblocco con riconoscimento facciale del proprietario. Per quanto riguarda il peso e velocità, questi variano in base agli allestimenti: si va da 1.980 kg e 210 km/h a 2.205 kg e 265 km/h.
Guardandola da dentro si può notare come Xiaomi voglia offrire due colori. A produrre SU7 non sarà però il gigante della telefonia che metterà il suo nome, ma Beijing Automotive Industry Holding, anche detta BAIC e le prime consegne sono previste a febbraio 2024 in Cina.
Al momento non è previsto un arrivo nel Bel Paese, ma a ben guardare non sembra nemmeno un brutta auto e non si esclude che in un futuro questa poss far capolino nel nostro continente e mostrare il suo look sbarazzino, dato dai giochi di colore, anche a noi italiani.
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