Tra i vari vantaggi economici che un’azienda può riconoscere ai propri dipendenti, rientra anche l’utilizzo di un’automobile aziendale. Spesso si parla di “auto aziendale a uso promiscuo” e “fringe benefit” senza conoscerne esattamente il significato e i reali vantaggi. In questo articolo, vediamo cosa significa auto a uso promiscuo e quali sono le implicazioni fiscali e normative.
Le auto aziendali a uso promiscuo rientrano nella categoria dei “fringe benefit”, ovvero compensi accessori erogati ai dipendenti sotto forma di beni o servizi. Tra gli esempi classici di fringe benefit troviamo buoni pasto, telefono e PC aziendale e, appunto, l’auto aziendale.
Quando un’azienda concede un’auto a un dipendente per uso promiscuo, il veicolo può essere utilizzato sia per motivi lavorativi che personali. Questo beneficio viene conteggiato in busta paga ed è soggetto a tassazione, come stabilito dall’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Un’auto aziendale a uso promiscuo è un veicolo che il datore di lavoro mette a disposizione di un dipendente per l’attività lavorativa e per esigenze private. Questo tipo di agevolazione è particolarmente diffusa tra i lavoratori che necessitano di spostamenti frequenti, come rappresentanti di commercio o manager.
I principali vantaggi per il dipendente sono:
Per l’azienda, invece, vi sono benefici fiscali legati alla deducibilità dei costi e all’ottimizzazione della gestione delle flotte aziendali.
Non tutte le auto aziendali sono concesse per uso promiscuo. Ecco le principali differenze:
A partire dal 1° gennaio 2025, la normativa sulla tassazione delle auto aziendali a uso promiscuo è stata aggiornata. L’articolo 51 del TUIR stabilisce che ogni bene o servizio fornito al dipendente debba essere tassato come parte della retribuzione.
Con la nuova regolamentazione, la tassazione varia in base al tipo di alimentazione del veicolo:
Questo sistema incentiva l’utilizzo di auto meno inquinanti e favorisce una mobilità aziendale più sostenibile.
Uno dei dubbi più comuni riguarda la possibilità che un’auto aziendale a uso promiscuo possa essere guidata da familiari o altre persone. Le condizioni di utilizzo dipendono dal contratto stipulato tra azienda e dipendente, che può prevedere diverse opzioni:
Tuttavia, bisogna fare attenzione alle clausole assicurative, che possono prevedere restrizioni sull’età minima del conducente o altri vincoli.
L’auto aziendale a uso promiscuo rappresenta un beneficio significativo per il dipendente, che può usufruire di un veicolo senza dover sostenere costi di acquisto e manutenzione. Tuttavia, è importante considerare la tassazione applicata e le condizioni contrattuali prima di accettare questo benefit.
Per l’azienda, la concessione di auto a uso promiscuo può essere conveniente in termini di deducibilità fiscale e fidelizzazione dei dipendenti. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i costi e i vantaggi di questa scelta rispetto ad alternative come il rimborso chilometrico.
In definitiva, la convenienza dell’auto aziendale a uso promiscuo dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda e del lavoratore, nonché dalle recenti modifiche normative che influenzano la fiscalità di questo benefit.
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