Vanno ricercate ben oltre i confini nazionali i rincari alla pompa di benzina che stanno pesantemente toccando chi ha deciso di trascorrere una meritata vacanza in questi ponti tra Pasqua e primo maggio. Gli aumenti benzina alle stazioni di rifornimento sono, infatti, conseguenza diretta della volontà di Trump e dei suoi di interrompere l’export di greggio del paese, mossa che ha toccato anche gli alleati europei vittime di questa mossa scellerata che tende ad affossare l’economia degli ayatollah.
Non aiutano le tensioni in Libia che, con l’Iran, sono ben noti produttori di petrolio acquistato dai paesi europei. Mettici, infine, le vacanze pasquali, perché è poi la vita di tutti i giorni a pagarne sempre le conseguenze, ed ecco il prezzo del barile che sfiora i suoi record negativi, dopo diversi anni di apparente calma, con prezzi tutto sommato accettabili.
Alcuni, già prima delle partenze post-pasquali, segnalavano 2,01 euro al litro di benzina in alcune stazioni di servizio lungo la A1 Milano-Napoli, con il record a 2,07 nelle vicinanze di Napoli. Le case petrolifere si difendono per i motivi di cui sopra.
Come osservato dall’Osservaprezzi carburanti del Mise, e come riportato da alcuni dei maggiori quotidiani nazionali, in questi giorni, fuori dalle autostrade, si sta andando da un minimo di 1,598 euro/litro (pompe bianche) a 1,633 per alcuni marchi. Ovviamente più basso il Diesel, con 1,508 euro/litro per le normali pompe e 1,486 per le bianche.
Il GPL, infine, varia tra i 0,632 a 0,663 euro/litro.
Va poi ricordato che in Italia paghiamo le famose accise sul carburante, tasse che moltiplicate sui grandi numeri fanno entrare ingenti quantità di denaro nelle casse delle state svuotando, quasi in sordina, le tasche degli italiani. A titolo di riferimento, GlobalPetroPrices.com riporta che in Germania il prezzo medio del litro di gasolio ha toccato quota 1,28 euro/litro.
Nessuno può prevedere cosa accadrà in Iran ne tantomeno in Libia. A farne le spese, però, non soltanto le nazioni stesse, specie la seconda, quanto tutto il mondo industrializzato. Ricordiamo che l’oro nero è il carburante delle nostre vite e ciò che permette al mondo di essere quello che è.
Come ogni anno, anche il 2019 ha già visto gli aumenti benzina pesare sulla vita di tutti noi. Cosa aspettarci, tra pochi mesi, per chi sceglierà di partire in auto per le ferie estive?
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