Era ora di mettere un po’ di pepe sulla coda. Le “C” a tre volumi tirano fuori gli artigli per una battaglia all’ultimo sangue e noi non vediamo l’ora di farne parte. Qualche mese fa, infatti, è arrivata l’Audi S3 Sedan, prima versione a tre volumi della S3 che da anni “fa scuola”nel comparto delle Hot Hatch.
Dopo un primo test durante la presentazione alla stampa, abbiamo deciso di metterla alla prova nella vita quotidiana, senza dimenticare di fare qualche “scampagnata” sulle strade più belle e tortuose delle colline piemontesi. Ecco com’è andata.
La vettura in prova: la ricetta Audi
Parola d’ordine: family feeling. Forse fin troppo – a volte si fatica a distinguere i diversi frontali – ma quando la ricetta è vincente e i numeri non fanno altro che confermare il tuo successo, perché cambiare?
La S3 Sedan da noi provata nella vista anteriore non si distingue dalla 3 e dalla 5 porte, ma quando iniziate a girare attorno alla vettura subito si nota subito l’aggiunta di un volume, di una piccola “coda”, che cambia radicalmente l’aspetto complessivo. Il risultato è una linea più filante con i muscoli tesi e con le bombature dei passaruota più accentuate. I fari Xeno con LED diurni sono i medesimi della sorella, mentre i posteriori si adattano al nuovo posteriore, mantenendo però la tecnologia full LED che apprezziamo particolarmente.
Il bianco ghiaccio metallizzato della carrozzeria entra in contrasto con i cerchi bruniti da 18” a cinque razze doppie e il risultato è molto accattivante. L’eleganza generale però non si discute: nonostante la grande sportività, questa Audi lascia trasparire sempre e comunque tanta classe, grazie a finiture impeccabili e a materiali di pregio.
All’interno la ricetta Audi non cambia, gli assemblaggi sono ottimi e il navigatore al centro della plancia – senza touchscreen – si fa apprezzare per la bellezza estetica, per la velocità e per la precisione dei comandi, situati sul tunnel centrale. Bello ed ergonomico il volante con la parte inferiore appiattita e i sedili sportivi con logo S3 impresso sullo schienale. Consigliati come optional i sedili sportivi S che danno un tocco speciale all’abitacolo.
Lo spazio nei sedili posteriori c’è ma non è esagerato, mentre il bagagliaio con 390 litri di capienza se la cava più che egregiamente, merito della coda di questa 4 porte.
Alla guida: i binari invisibili
Ma parliamo del cuore dell’Audi S3 Sedan, il motore 2.0 TFSI con sovralimentazione turbo, iniezione diretta che eroga ben 300 CV. Nell’ampia fascia di regimi tra i 1.800 e i 5.500 giri, questo quattro cilindri scarica sull’albero motore una coppia di 380 Nm ed è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi con una velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h.
La prima cosa che ci viene in mente di dirvi banalmente è che è veloce, terribilmente veloce. Il cambio S tronic a 6 marce abbinato alla buona “vecchia” trazione quattro – della quale vi parleremo in seguito – spara le marce una dopo l’altra senza soluzione di continuità, il tutto accompagnato da un sound (da noi registrato) corposo e aggressivo agli alti, ma molto insonorizzato all’interno dell’abitacolo.
L’Audi Drive Select si occupa, invece, di modificare le caratteristiche della vettura, a partire dall’accoppiata motore/cambio proseguendo con le sospensioni, lo sterzo e il suono del motore. Cinque le modalità disponibili: efficiency, comfort, auto, dynamic e, in combinazione con il sistema di navigazione MMI® plus con MMI® touch, individual.
Abbiamo usato l’S3 Sedan in efficiency soprattutto nei tratti autostradali e nel traffico cittadino dove solitamente il piacere di guida è piuttosto scarso. Lo sterzo molto morbido e leggero e il sound troppo azzerato ci hanno portato anche in modalità Individual dove abbiamo settato i parametri a nostro piacimento.
Inutile dire la passione per la sportività ci ha portato ad utilizzare prevalentemente i settaggi della configurazione Dynamic, la modalità che regala le maggiori soddisfazioni a livello di puro piacere di guida e che ti porta a sfruttare nel migliore dei modi la trazione quattro.
Questo sistema, regolato dalla tradizionale frizione centrale di tipo Haldex, più che regalare memorabili traversi al conducente, se non con il vecchio sistema del “pendolo”, fa sì che l’S3 si assesti su binari invisibili ripartendo la coppia motrice anche al posteriore. Così facendo si elimina anche la leggera, ma fastidiosa, tendenza al sottosterzo, caratteristica comune alla maggior parte delle auto a trazione anteriore.
Il risultato è un’efficienza dinamica, un inserimento e – soprattutto – un’uscita di curva che vi farà sfidare le leggi della fisica in una situazione di totale controllo. Quattro, però, non sono solo le ruote che trasmettono sull’asfalto i 300 cavalli, ma sono anche le stagioni che suddividono l’anno solare: tutti sicuramente conoscete i vari spot della Casa tedesca (Italia, land of quattro). Ebbene, le caratteristiche e il comportamento della vettura che vi ho descritto qui sopra, sono estendibili a pieno titolo praticamente in ogni condizione meteorologica e di asfalto. E poter staccare lo “zero cento” in meno di cinque secondi anche sul bagnato o uscire praticamente “in piena” da una curva con fondo a bassa aderenza, regala molte soddisfazioni e grandi sorrisi a chi siede dietro il volante.
Nota piuttosto dolente, invece, per quanto riguarda i consumi: il dato medio dichiarato si attesta sui 6,9 litri/100 km, ma noi difficilmente siamo riusciti a stare sotto gli 11 litri – se non in autostrada (130 km/h con cruise control) dove abbiamo tenuto una media di circa 9 litri/100 km – complice, a essere sinceri, anche il piede piuttosto pesante.
La rivincita delle tre volumi
Stanno tornando di moda, ma non hanno ancora fatto breccia nel cuore degli italiani. Parliamo delle tre volumi derivate direttamente dalle compatte di segmento C che stanno tornando prepotentemente nei listini automobilistici.
Non me ne vogliate, ma qui si scende totalmente nei gusti personali. Secondo il mio onesto parere, l’S3 Sedan è più bella della S3 “normale”, quella a due volumi per intenderci. Affascinanti entrambe sia chiaro, ma la piccola coda dotata di spoiler – nella quale si integrano perfettamente i fari a LED e i quattro scarichi che sembrano nati e pensati per essere incastonati nell’estrattore di questa versione – regala a questa auto un tocco in più, un po’ di “sex appeal” e un aspetto forse più maturo o semplicemente più cattivo.
Se poi scendiamo nel dettaglio in paragone con la Sportback, notiamo che il prezzo è praticamente uguale, il bagagliaio (in configurazione standard) anche e idem per le prestazioni. Quindi? Quindi scegliete una 4 porte perché è più bella e originale, in tempi dove la massa va verso un’unica direzione, distinguersi nell’eccellenza delle compatte a tre volumi vi regalerà maggiori soddisfazioni. Attenzione però all’andamento delle quotazioni dell’usato.
Prezzo e concorrenti
La S3 Sedan S tronic parte da 42.750 euro, ma quella che vedete in foto, con gli esterni Bianco ghiaccio metallizzato (770 euro) e con un ricco equipaggiamento, porta il prezzo finale a superare di poco i 50.000 euro. Ancora tanti gli optional interessanti che si potrebbero installare, come i fari anteriori full LED all’esterno, o i magnifici sedili performance S all’interno.
La lista degli equipaggiamenti prevede: l’assistenza alla partenza (100 euro) il sistema Audi connect (590 euro), le sospensioni Audi magnetic ride (1.175 euro), inserti in Ecopelle (345 euro), il pacchetto esterni lucido (215 euro), il pacchetto luci (170 euro), il regolatore di velocità (320 euro), il sistema di ausilio al parcheggio plus (920 euro) e il superlativo sistema di navigazione MMI plus con MMI touch (2.705 euro).
Una forte rivalità tutta tedesca si profila per l’S3 a quattro porte: BMW Serie 235i e Mercedes CLA 45 AMG le principali concorrenti. La compatta di Ingolstadt si distingue però dalle due avversarie. Ha meno cavalli delle altre due, trazione integrale per tutte e tre, quattro porte solo per CLA e S3 ma è lunga come la Serie 2 e, infine, listino alla mano, costa meno, rispettivamente di 10.000 e di 15.000 euro.
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