Audi avvia i preordini della Q5 Sportback TFSI e quattro S tronic, versione ibrida Plug-In del SUV coupé medio. Il nuovo SUV ibrido della casa dei quattro anelli coniuga un design muscoloso, performance da auto sportiva con un’elevata efficienza e versatilità tipica delle vetture Plug-in.
Il powertrain è disponibile nelle configurazioni da 299 e 367 CV, a quest’ultimo si possono abbinare la trazione integrale quattro con tecnologia ultra e il cambio a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Il pacco batterie da 17,9 kWh permette di percorrere 62 chilometri WLTP a zero emissioni: un valore di riferimento per la categoria.
L’entrata a listino di Audi Q5 Sportback TFSI e quattro S tronic amplia la gamma PHEV dei quattro anelli. Una famiglia costituita da 11 modelli che variano dalla segmento “C” Audi A3 Sportback all’ammiraglia Audi A8, passando dalla berlina e Avant Audi A6 e dalla coupé a cinque porte Audi A7 Sportback fino ad arrivare ai SUV Audi Q3, Audi Q3 Sportback, Audi Q5, Audi Q7 e Audi Q8.
Il powertrain di Audi Q5 Sportback TFSI e è composto da un 4 cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta e da un propulsore elettrico del tipo sincrono a magneti permanenti integrato. La versione 50 TFSI e può così contare su di una potenza complessiva di 299 CV e 450 Nm di coppia, mentre la variante 55 TFSI e si attesta a 367 CV e 500 Nm.
Lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in, rispettivamente, 6,1 e 5,3 secondi e raggiunge una velocità massima di 239 km/h. I consumi nel ciclo combinato WLTP si attestano a 1,5 – 1,8 e 1,6 – 1,8 litri ogni 100 chilometri, in base alla versione e alla carica residua della batteria.
Il conducente può scegliere tra quattro programmi di marcia “EV”, “Auto”, “Battery hold” e “Battery charge” che danno rispettivamente priorità alla trazione elettrica, alla modalità ibrida automatica, al risparmio d’energia a vantaggio di una successiva fase di viaggio oppure alla ricarica della batteria.
In modalità “Battery charge”, il propulsore termico non solo trasmette il moto alle ruote, ma contribuisce all’attivazione del motore elettrico in fase rigenerativa. Quest’ultimo, fungendo da alternatore, consente di recuperare circa l’1% di carica per ogni chilometro percorso, riuscendo a ricaricare la batteria fino a un massimo dell’80%.
La tecnologia di recupero energetico deriva da Audi e-tron, prima vettura elettrica dei quattro anelli: il motore elettrico si occupa delle decelerazioni lievi, le più frequenti nella marcia quotidiana, mentre le frenate di media intensità sono di competenza dei freni idraulici tradizionali.
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