Era il 1996 quando Audi A3 usciva per la prima volta sul mercato. Nel mentre sono passate quattro generazioni, cinque milioni di esemplari venduti nel mondo e una costante propensione all’innovazione tecnica e stilistica, passo dopo passo, anzi…generazione dopo generazione.
Circa 25 anni fa il debutto dell’A3 veniva accolto oggettivamente come la nascita ufficiale del segmento C premium. Da allora molte case concorrenti non sono di certo rimaste a guardare, basti pensare alle sue rivali per eccellenza (BMW Serie 1 e Mercedes-Benz Classe A) ma in questo quarto di secolo A3 si è davvero ritagliata un suo spazio, diventando uno dei modelli più rappresentativi della gamma Audi.
Ora, la quarta serie della berlina di Ingolstadt alza ulteriormente l’asticella grazie al design più sportivo di sempre, alla marcata digitalizzazione dell’abitacolo, all’infotainment e ai sistemi di ausilio alla guida derivati dai modelli di fascia più alta.
Ci fu un “buco” tra i modelli compatti della Casa di Ingoldstadt che durò quasi vent’anni, più esattamente dal 1978, quando l’Audi 50 uscì di scena. L’arrivo della piattaforma A4 comune nel gruppo Volkswagen convinse i vertici di Audi, a metà anni ‘90, al doveroso ritorno nel segmento C e favorito dalla condivisione di piattaforma con la Golf IV, che arrivo sul mercato un anno più tardi.
ll risultato fu il debutto, nel 1996, al Salone dell’automobile di Parigi di Audi A3 e, contestualmente, la nascita della classe compatta premium. Il successo fu immediato. Solo due anni e arrivò la prima Audi A3 con le quattro ruote motrici e rinforzato dalla loro evoluzione con l’ultima generazione, dotata di frizione elettroidraulica a lamelle gestita da un software dedicato e di un upgrade di elettronica davvero sostanzioso.
La prima generazione di Audi A3, dal 1999 disponibile anche con carrozzeria a cinque porte, poté contare su ulteriori raffinatezze tecniche per l’epoca quali il sistema d’iniezione mediante iniettore-pompa, destinato a caratterizzare i Diesel del Gruppo Volkswagen sino al 2008, e la sovralimentazione mediante turbocompressore a geometria variabile. Tecnologie entrambe dedicate al propulsore 1.9 TDI. La vocazione sportiva del modello trovò massima espressione nella variante S3, al debutto nel 1999 e destinata, grazie all’abbinamento di un performante motore turbo benzina alla trazione integrale e al look muscolare, a rinnovarsi sino ai giorni nostri. Audi S3 divenne la prima Audi S della storia dotata di un “piccolo” motore a quattro cilindri, nello specifico un 1.8T 20V da 210 CV e, successivamente, da 225 CV.
Marzo 2003, Ginevra. Nei locali del PalaExpo Audi presenta la seconda generazione di Audi A3, disegnata dall’estroso Gary Telaak. Il designer di origine greche rivoluzionò i canoni estetici dell’epoca prendendo spunto, per pulizia e funzionalità delle linee, dagli oggetti della quotidianità. Più precisamente dai cavatappi in acciaio ed Ergal della tedesca Carl Mertens International GmbH, celebri per essere ricavati dal pieno.
Una scelta accolta sulle prime con un velato scetticismo, anche internamente alla Casa dei quattro anelli, ma che il tempo avrebbe confermato tanto innovativa quanto vincente. La seconda serie di Audi A3 non solo rinverdì i fasti della prima generazione, ma anzi fece registrare nuovi record commerciali. Un successo cui contribuirono l’adozione della piattaforma A5 (PQ35), garante di una maggiore abitabilità, del sistema d’iniezione diretta della benzina, denominato FSI, e l’introduzione nel 2004, per la prima volta nella storia di Audi A3, dalla configurazione di carrozzeria Sportback e del pacchetto S line. Un’evoluzione stilistica sostanziale, accompagnata dall’adozione – anch’essa una novità assoluta – della calandra single frame derivata dall’ammiraglia Audi A8 6.0 W12 quattro tiptronic.
Il 2008, sebbene ricordato negli annali per un “semplice” facelift, rappresentò in realtà un momento di svolta: Audi A3 entrava in una nuova era grazie ai motori 2.0 TDI assistiti dall’iniezione diretta di tipo common rail, in sostituzione del glorioso sistema a iniettore-pompa, abbinabili alla raffinata trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti e, grazie al travaso di tecnologia da Audi TT, alle innovative sospensioni magnetoreologiche. A marzo 2008, nello stabilimento di Ingolstadt veniva prodotto il milionesimo esemplare della seconda generazione di Audi A3.
La prima volta non si scorda mai. E la prima volta in cui Audi Sport dedicò la “cura RS” alla gamma A3 fu nel 2011, quando vide la luce quella che sarebbe diventata un’icona di sportività, equilibrio e fruibilità nel segmento delle hatchback high performance: Audi RS 3 Sportback. La sportiva a trazione integrale dei quattro anelli adottava un propulsore 5 cilindri turbo. Un’unità che affonda le radici nella storia Audi. Negli Anni ’80, l’architettura a 5 cilindri ha accompagnato i successi delle Audi da rally, sport turismo e di serie, sino a equipaggiare nel 1994 Audi RS 2 Avant, capostipite della gamma RS. Per nove anni consecutivi insignito del titolo di miglior propulsore nella categoria da 2 a 2,5 litri dalla giuria del premio “International Engine of the Year”, il 2.5 TFSI appannaggio di Audi RS 3 Sportback erogava 340 CV.
Sempre a Ginevra viene presentata nella primavera 2012 la terza generazione, molto differente dalle sue progenitrici. Come, prima di lei, A3 1° serie fu la prima a dotarsi di una nuova piattaforma, scalzando sua maestà la Golf, anche 16 anni più tardi Audi A3 3° serie fu la prima vettura del Gruppo Volkswagen ad adottare la piattaforma modulare MQB, vale a dire a motore anteriore trasversale – che comportò un incremento dell’interasse di quasi 6 centimetri, e la prima ad arrivare sul mercato anche con carrozzeria Sedan.
Sempre dal 2014, la terza generazione di Audi A3 divenne l’unica berlina compatta sul mercato disponibile con ben quattro configurazioni di powertrain: alle motorizzazioni TFSI e TDI si affiancarono le varianti g-tron a metano, la cui raffinatezza tecnica era testimoniata dall’adozione di serbatoi per il gas realizzati in materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio e fibra di vetro, ed e-tron con tecnologia ibrida plug-in. Audi A3 Sportback e-tron, nello specifico, era accreditata di una potenza complessiva di 204 CV, 350 Nm di coppia e una percorrenza di 50 chilometri (NEDC) in modalità puramente elettrica. La vocazione all’innovazione di Audi A3 valse alla compatta di Ingolstadt la conquista del titolo di “Auto dell’Anno”, assegnatole da una giuria di giornalisti specializzati di 24 Paesi.
Nel 2017, in occasione del restyling di metà carriera, Audi A3 divenne la prima compatta dei quattro anelli a poter essere dotata dei proiettori a LED Audi Matrix, caratterizzati dalla gestione adattiva degli abbaglianti e derivati dall’ammiraglia Audi A8, nonché della strumentazione integralmente digitale Audi virtual cockpit.
La quarta generazione ha già ricevuto la nostra attenzione e si presenta come la più ricca di sempre, soprattutto a livello di motorizzazioni. Disponibile, entro la fine del 2020, con motorizzazioni TFSI, TDI, mild-hybrid, plug-in e a metano – un caso unico sul mercato, nuova Audi A3 è già ordinabile nelle configurazioni di carrozzeria Sportback e Sedan con prezzi a partire da 29.150 euro e raggiungerà le Concessionarie italiane nel corso del secondo trimestre 2020.
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