Primo Contatto

Audi A1 Citycarver 2020 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

Se Audi A1 rappresenta una certezza, confermata con l’arrivo della nuova generazione nel 2018, la moda di “alzare” le vetture, d’altronde è il mercato che comanda, sta contagiando proprio tutti i segmenti. Si iniziano quindi a vedere le compatte con il classico assetto rialzato e qualche dettaglio estetico che fa la differenza. Ecco, dunque, la nuova Audi A1 citycarver: 3 centimetri più alta, cui contribuisce la differente gommatura, motore benzina TSI tre cilindri con due livelli di potenza, buona dotazione di serie e, soprattutto, quel senso di guida alta che tanto piace ai consumatori. 

Vediamo come va in questo primo contatto questa nuova competitor nel segmento delle compatte che “giocano” a fare i SUV.

Esterni: qualcuno ha voglia di off-road?

Prendete un’A1 Sportback e rendetela più vicina a quello che si può definire un veicolo pensato per il fuoristrada, pur mancando la trazione integrale (causa piattaforma). Questa è la A1 citycarver, uguale per bagagliaio (335 litri) e lunghezza (4,04 metri) alla versione Sportback, grazie alla condivisione del pianale, ma, come abbiamo detto, la differenza principale è rappresentata dall’assetto più alto di 5 centimetri, grazie alle sospensioni con escursione maggiorata e alla spalla maggiorata degli pneumatici (di serie da 16″); risultato? In primis la posizione di guida più alta, un punto a suo grande favore. C’è poi lo spoiler posteriore in design S di serie, altro tratto peculiare di questa nuova arrivata nel mondo dei quattro anelli.

5 centimetri in più di altezza da terra: il look off-road parte da qui

Al look degli esterni contribuiscono poi altri dettagli tipicamente derivanti dal mondo off-road. Partendo dalla griglia single frame, quest’ultima è ispirata ai modelli SUV della gamma Q, con colore nero opaco. Un’altra differenza con A1 Sportback si nota a livello delle scanalature alla base del cofano, che qui diventano due contro l’unica della versione più bassa. Altro tratto caratteristico di questa nuova versione sono le protezioni sottoscocca, nel caso in cui vogliate mai sporcarla un po’ su percorsi leggeri (attenzione, non è presente la trazione integrale). A richiesta ci sono i gruppi ottici full LED e gli indicatori dinamici di direzione sul lato B.

Chiudiamo con la gamma colori: nove le tinte previste per A1 citycarver, con due tinte per il tetto a contrasto.

Interni: sempre di serie il quadro virtuale

Virtual Cockpit da 10,25″, schermo MMI da 10,1″: la massima configurazione di Audi A1 citycarver

La A1 citycarver si conferma nativa digitale grazie alla presenza del quadro strumenti digitale (Audi Virtual Cockpit configurabile in opzione) e del sistema di navigazione MMI plus. 10,25″ da una parte e schermo centrale da 8,8″ o 10,1″, sempre inclinato di 13 gradi verso il conducente, dall’altra. L’Audi phone box, a richiesta, collega lo smartphone all’antenna di bordo, ricaricando per induzione gli smartphone che supportano lo standard QI. Per gli amanti del sound il Bang & Olufsen Sound System con tecnologia 3D può contare su di una potenza complessiva di 560 Watt.

Alla configurazione entry level dell’allestimento Base si affiancano gli allestimenti interni progressive, design selection – che include il pacchetto luce diffusa e profili in tecnica LED colorato – ed S line. Quest’ultimo disponibile con rivestimenti in tessuto/similpelle e Alcantara/similpelle.

Motorizzazioni: solo benzina tre cilindri

A1 citycarver, come la sorella Sportback, rinuncia ai Diesel e punta tutto sul downsizing con il classico 1.0 TSI a tre cilindri.  Si parte con la 25 TFSI cui corrisponde una potenza di 95 CV, guidabile anche dai neopatentati. A questa motorizzazione è abbinato il solo cambio manuale a 5 rapporti (consumo dichiarato 5,9-6,0 l/100 km). La variante più potente è la 30 TFSI con trasmissione manuale a 6 marce e il doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Con quest’ultimo abbinamento lo 0-100 km/h viene coperto in 9,4 secondi e la velocità massima sfiora i 200 km/h. (consumo dichiarato 6,4-6,7 l/100 km). Successivamente verrà introdotto anche il 35 TFSI con il 1.5 da 150 CV, anche in questo caso sia manuale sia automatico.

Alla guida della Audi A1 citycarver 2019: tutto ok ma peccato per l’assenza della trazione integrale…

Dove stanno le differenze con una Sportback una volta in movimento? Come detto, la posizione di guida rialzata rappresenta quel quid in più che sicuramente farà piacere e colpirà chi ama questo tipo di carrozzerie, con ampi consensi anche tra le automobiliste. A questo assetto, che è stato studiato appositamente per questo modello, risponde un comportamento bilanciato tra sport e comfort. L’auto, grazie alla stazza più generosa dei pneumatici e alla maggiore escursione, assorbe bene le asperità ma non presenta un eccessivo rollio tra le curve.

Quando presenti le modalità di guida Audi drive select (auto, dynamic, efficiency e individual), la A1 citycarver sa cambiare volto diventando agile tra le curve e aggressiva in accelerazione, come vedremo a breve, così come poco assettata e confortevole ad andature più costanti. Risponde sempre bene, e a dovere, il piccolo ma prestante 1.0 TFSI da 116 CV (30 TFSI), propulsore che già ci aveva convinto nel corso della nostra prova della versione Sportback.

Un motore capace di esprimere 200 Nm già a 2.000 giri ma con ottime capacità di ripresa. Nel caso di questo primo contatto, abbiamo potuto guidarlo abbinato al doppia frizione S tronic, lesto negli innesti e intelligente come ci ha abituato. Vero è che, con un cambio manuale, a personale opinione potrebbe corrispondere un comportamento dinamico più sincero, a tratti divertente.

In offroad, invece, occhio a non strafare perchè va bene l’assetto alto ma la trazione è sempre e solo anteriore. Su strade bianche non troppo impegnative, in ogni caso, la citycarver non vi deluderà.

Piace invece poco il sound actuactor che, nella modalità dynamic, pompa rumore finto nelle casse, rumore che mai potrebbe corrispondere, nella realtà, a quello di un piccolo, seppur grintoso, tre cilindri. A titolo informativo, troppo pochi i chilometri percorsi nei dintorni di Venezia per dare un responso definitivo, il consumo dichiarato è di 6,4-6,7 l/100 km.

Chiudiamo sul fronte dell’assistenza alla guida: su A1 citycarver sono di serie il pre-sense front capace di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti, così come il Lane departure warning che mantiene la vettura in corsia. Si paga a parte il cruise adattivo, utile più per i viaggi in autostrada che per la guida cittadina.

Prezzi e allestimenti

Il prezzo di partenza della nuova Audi A1 citycarver, proposta negli allestimenti Base e Admired, parte da 23.950 euro per la motorizzazione 25 TFSI da 95 CV. Per chi volesse optare per la 30 TFSI, si parte da 24.700 euro (+ 1.850 euro per il cambio automatico S tronic).

Di serie sull’allestimento Base Audi A1 citycarver sono proposti cerchi da 16”, fari alogeni, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente, regolazione seduta sedili manuale, tessuto Delta per i sedili, sterzo elettromeccanico, volante a tre razze in palle con 6 tasti multifunzione, clima manuale, Digital Cockpit da 10,25”, radio MMI plus con schermo touch da 8,8”, radio DAB, interfaccia Bluetooth, presa USB, limitatore di velocità, Lane departure warning, pre-sense front, Audi connect, sensore luminosità e pioggia.

Per 900 euro in più (a partire da 24.850 euro) la versione Admired propone cerchi in lega di alluminio da 17”, clima automatico, sistema di ausilio al parcheggio, interni in look alluminio, specchietti con funzione cordolo, volante in pelle a tre razze con 12 tasti multifunzione e Audi smartphone interface.

Nuova A1 citycarver è già ordinabile e arriverà negli showroom Audi entro la fine del 2019. Al lancio viene proposto anche il pacchetto edition one, caratterizzato dalle esclusive tinte grigio zinco e arancio pulse con cerchi in lega da 18”.

Maggiori informazioni su A1 citycarver sono già disponibili sul sito di Audi Italia.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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