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Aston Martin Vanquish con un nuovo 5.2 V12 biturbo da 835 CV: trionfo del termico

Tempo di lettura: 2 minuti

Era inconcepibile che la nuova ammiraglia Aston Martin potesse essere alimentata da qualcosa di diverso da un V12 all’avanguardia”: parole di Roberto Fedeli, Chief Technical Officer di Aston Martin, in riferimento alla nuova Vanquish con un inedito 5.2 V12 biturbo da 835 CV. “Il nostro team di ingegneri ha rielaborato l’attuale motore Twin-Turbo, dalla fusione del blocco alle testate dei cilindri”.

Così, la Casa britannica fa trionfare il propulsore termico, con un ruggito di potenza nel silenzio dell’elettrificazione spinta dai decisori politici. Un gioiello di eleganza e tecnologia che “vola” a 345 km/h, disponibile in solo 1.000 esemplari con consegne da ottobre 2024, il che ci fa immaginare un un prezzo di listino attorno a 275.000 euro. Cui sommare qualche ultra personalizzazione per materiali e dispositivi su misura.

Vera halo car

Né downsizing né propulsori più o meno ibridi con batterie per rendere la vettura ecologica: la nuova Aston Martin Vanquish concepita a Gaydon è una halo car da batticuore, per la vista e per l’udito, grazie anche ai 1.000 Nm che la lasciano sempre in tiro, e ai 160 CV per litro. Per chi desidera una vitaminizzazione ulteriore, in fase di sorpasso si preme il pulsante adatto per azionare la tecnologia Boost Reserve, prezioso per salutare tutti e dirigersi in Costa Azzurra.

Facile da guidare per chiunque grazie a dispositivi sofisticati di vario genere come il differenziale posteriore elettronico a slittamento limitato (e-diff), la principessa inglese ha il cambio automatico ZF a 8 marce. Telaio con struttura in alluminio, sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e posteriori multilink. Si sceglie fra le modalità GT, Sport e Sport+. In quanto all’impianto frenante, dischi in carboceramica e nuovi pneumatici Pirelli P Zero su cerchi in lega da 21″.

Sensualità estrema

Per renderla più affascinante, in casa Aston hanno pensato di accentuare gli sbalzi della zona anteriore maggiorando il passo di alcuni millimetri: sinuosa, slanciata e aerodinamica, trae ispirazione in parte dalle vetture storiche in parte da quelle moderne da corsa del costruttore d’Oltremanica. Spiccano le feritoie da Formula 1 e il retro Kamm che la fa più “tagliente”. Di gran classe il tetto panoramico in vetro a tutta lunghezza, e la griglia anteriore grande, preziosa puree per dare ossigeno al V12. Completano l’affresco i fari Matrix LED, le maniglie delle porte a scomparsa e gli specchietti retrovisori privi di cornice. 

Di certo non ultimo, l’abitacolo emoziona solo a guardarlo, ancora di più a viverlo: una granturismo di lusso a due posti, con spazio posteriore per un set di valigie su misura Schedoni. Due display da 10,25 pollici, di cui uno per gli strumenti e uno per l’infotainment nella console centrale. 

Autore: Mr. Limone

Redazione Autoappassionati.it

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