RM Sotheby’s torna a far parlare di sé con le sue aste milionarie, l’ultima è stata fatta a New York ed ha interessato una Ferrari 250 GTO del 1962, che si è conclusa con la vendita a 51,7 milioni di dollari, parliamo di 48,3 milioni di euro al cambio attuale.
Stiamo parlando di una cifra inferiore ai 60 milioni di dollari previsti come stima d’asta. Parliamo comunque di un prezzo record in grado di far impallidire chiunque, anche una Ferrari unica come questa che è andata all’incanto. La cifra è stata talmente alta da disintegrare il precedente primato di 48.4 milioni di dollari stabilito sempre da RM Sotheby’s nel 2018 con un’altra Ferrari 250 GTO.
Questa Ferrari 250 GTO detiene anche un altro primato: quello di essere la seconda auto più costosa mai venduta all’asta, dopo la Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupé che è stata ceduta per 135 milioni di euro.
Ricordiamo che tutte le Ferrari 250 GTO sono eccezionali e rare, ma quella che è stata venduta è importante in quanto è stata l’unica Tipo 1962 a essere utilizzata dalla squadra corse della Casa di Maranello.
La Rossa riporta il numero di telaio 3765, ed ottenne persino un primo posto di classe alla 1000 chilometri del Nürburgring del 1962. Nonostante questo, ricordiamolo, non riuscì a completare la 24 Ore di Le Mans a causa di problemi di surriscaldamento.
Questa Ferrari montava sotto il cofano un V12 4.0 da circa 390 CV, si tratta dell’unica Ferrari GTO da corsa della Scuderia a ricevere un motore di questo e venne denominata 330 LM. Dopo Le Mans, però, la fabbrica lo cambiò con un’unità standard 3.0 di cilindrata. Successivamente un privato acquistò l’auto rinnovata per portarla in gara nel 1963.
Alla fine, questa Ferrari 250 GTO fece il suo arrivo negli Stati Uniti, dove l’attuale proprietario la acquistò nel 1985. La Ferrari 250 GTO all’asta stata utilizzata per le corse d’epoca e nel circuito delle mostre d’auto di alto livello, ottenendo la vittoria come Best of Show al Concorso d’Eleganza di Amelia Island del 2011.
L’asta dal prezzo incredibile non prevede solo la vettura, ma includeva anche le schede ufficiali e i documenti di preparazione dell’auto per le gare al Nürburgring, a Le Mans e per la conversione della 250 GTO eseguita in fabbrica. Questa grande documentazione stabilisce la provenienza storica dell’auto per i potenziali acquirenti, il che potrebbe aumentare ulteriormente il valore del veicolo.
A titolo di cronaca ricordiamo poi che nelle vendite tra privati la Ferrari 250 GTO ha raggiunto anche valori più alti, come i 70 milioni di dollari pagati nel 2018 per il telaio 4153GT, ma questa è un’altra storia.
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