Neppure sotto il Sole cocente si ferma il business degli intermediari assicurativi falsi, che vendono polizze Rc auto temporanee fake mettendo nei guai chi cade in trappola: abboccando, gli automobilisti onesti viaggiano senza copertura assicurativa e, se causano un incidente, devono risarcire la vittima di tasca propria (migliaia o centinaia di migliaia di euro in caso di lesioni fisiche). Poche ore fa l’Ivass, l’Istituto di vigilanza del settore, ha reso noto l’oscuramento di quattro siti Internet che offrivano abusivamente servizi assicurativi.
Spiccano documentazioneprima.it e primainformazioni.it. Che vendevano Rca inesistenti di una settimana a 100 euro. Truffe subdole e micidiali, in quanto chi il broker fasullo richiama il nome di una vera compagnia, anch’essa vittima della frode: Prima Assicurazioni, regolare agenzia assicurativa specializzata nella vendita di polizze online, intermediario iscritto alla Sezione A del Registro Unico. La vittima viene ingannata dall’assonanza del nome fake col nome vero. Se fa un piccolo controllo da solo nel web, può darsi che sbaglia, associando il vero portale a quello fasullo.
Sale così a 130 il numero dei siti abusivi oggetto di ordine di cessazione da quando l’Ivass
esercita il potere di oscuramento, ossia da novembre 2023. Migliaia i portali individuati. Il guaio è che rinascono spesso dalle proprie ceneri, cambiando leggermente nome e grafica. È raccomandabile di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via Internet, telefono o messaggistica veloce (WhatsApp), soprattutto se relative a polizze Rc auto di durata temporanea. Meglio prima controllare se quel presunto broker esista davvero nelle liste del sito Ivass. O contattare il call center dell’Authority all’800 486661 da lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 14:30.
In genere, a cadere più di sovente nella ragnatela dei criminali (sono reati da Codice penale) risulta chi è in una classe di merito penalizzante per aver causato uno o più incidenti, e vive in zone dove le Rca sono costosissime. Cerca online il risparmio, col rischio di andare incontro a boomerang tremendi.
Se l’automobilista con RCA fake causa un sinistro, sono dolori anche per chi ha subìto l’incidente: per ottenere il rimborso, dovrà rivolgersi al Fondo vittime della strada, con procedura faticosa e lenta, e tempistiche non comunicate.
Autore: Mr. Limone
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