Andrea Iannone aveva dei precedenti illustri a Phillip Island, una pista che senza dubbio gradisce. L’Aprilia RS-GP non è certo stata rivoluzionata in una settimana e dunque il sorprendente risultato di Iannone deve far restare coi piedi per terra tutti a Noale. I piloti e i tecnici lo sanno che la strada è ancora lunga e faticosa per arrivare ad essere sempre competitivi e riportare il nome Aprilia nelle posizione che gli competono, visto il palmares di titoli conquistato in un passato neanche poi tanto remoto.
Resta comunque significativo l’arrivo in volata davanti a due moto, la Ducati ufficiale di Dovizioso e la Yamaha ufficiale di Rossi, che sulla carta l’Aprilia dovrebbe guardare solo col binocolo. E invece a soli 8/10 Iannone vedeva benissimo a occhio nudo il podio di Miller e ancor più vicino il quarto posto di Mir. E’ pur vero che senza i ritiri di Vinales, Quartararo e Petrucci il piazzamento sarebbe stato meno esaltante, ma i distacchi comunque parlano chiaro. Quella di oggi resta una grande prova dei piloti Aprilia, partiti entrambi nella top 10 (altra cosa mai successa). Nelle fasi iniziali Andrea e Aleix hanno occupato a lungo la terza e la quinta posizione con Andrea che, al terzo giro, si è anche preso la soddisfazione di passare Marquez e poi Crutchlow per andare in testa alla corsa.
Alla fine Andrea ha chiuso sesto mentre Aleix è finito decimo. Per Aprilia è il miglior piazzamento nella storia della MotoGP che mai aveva visto due Aprilia così in alto e così vicine al podio.
“E’ stata una gara positiva per noi ma abbiamo lavorato bene durante tutto il weekend, ho subito avuto un buon feeling e ho capito dal primo turno di prove che sarebbe stata una buona occasione per noi. Ovviamente tanti dettagli ci hanno aiutato, a partire dalle caratteristiche di questa pista e peccato per un contatto nel finale, ho perso una ala e la moto non era più perfettamente bilanciata. Ma è stato emozionante portare l’Aprilia lì davanti, di questo voglio ringraziare tutti i ragazzi che qui e a Noale stanno lavorando al massimo e il Presidente che ci sostiene nella nostra crescita. Mi auguro di poter regalare loro altre soddisfazioni, è solo la mia prima stagione in Aprilia e non è stata delle più semplici ma non sono mai mancati determinazione e impegno”.
“Questa per noi è una pista speciale, diversa dagli altri circuiti, e mi sono divertito fin da subito. Siamo rimasti sempre agganciati al gruppo dei migliori che lottavano per il podio, in una gara divertente con molti sorpassi. Sembrava la Moto3, ma con moto molto più veloci e pesanti! Per essere ancora più competitivo mi è mancato avere più aderenza al posteriore e così non sono riuscito a guidare proprio come mi aspettavo dovendo recuperare tanto in frenata.
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