Esattamente 50 anni fa, il 23 novembre del 1973, l’Italia si risvegliò traumaticamente dal sogno chiamato “Boom Economico”. nella mattinata, il Governo Rumor varò delle inedite e pesanti misure restrittive per contenere i consumi di energia, rese indispensabili dalla Guerra del Kippur scoppiata un mese prima tra Egitto, Siria e Israele. Domeniche senza auto, termostati ridotti nelle case, cinema e teatri chiusi prima e pompe di benzina senza petrolio: 50 anni fa iniziò l’Austerity, un periodo di restrizioni economiche e soprattutto energetiche ancora presenti nella memoria di chi c’era.
Da questo anniversario così evocativo nasce “Drive Different: dall’Austerity alla mobilità del futuro”, una mostra ideata e curata da Giosué Boetto Cohen e realizzata in collaborazione con Stellantis e con l’ACI. Aperta dalla giornata di domani, 24 novembre 2023, fino al 7 aprile 2024, la mostra Drive Different del MAUTO vuole dimostrare come le sfide di 50 anni fa possano essere d’ispirazione per ragionare, in modo consapevole, sulla mobilità del presente e del futuro.
Questa mostra è decisamente atipica rispetto a quelle che l’hanno preceduta. Sebbene le automobili storiche siano, ovviamente, le protagoniste, c’è lo spazio anche per la cultura, la storia e, soprattutto, per il futuro. Guardando all’austerity con gli occhi di oggi, infatti, si rivedono diverse similitudini, a partire, purtroppo, dai conflitti scoppiati negli ultimi due anni. Dall’introduzione del Decreto Legge 304 del 1973, il mondo della mobilità cambiò radicalmente. Dalle “domeniche a piedi” iniziò il processo di pedonalizzazione delle città, che negli anni ’70 erano totalmente prese d’assalto dalle automobili, nacque un’attenzione maggiore all’efficienza e ai consumi di carburante delle automobili, cercando di avere automobili più piccole, leggere, efficienti e, con gli occhi di oggi, meno inquinanti.
Drive Different, secondo le parole dello stesso Benedetto Camerana, Presidente del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, “è un invito a cambiare modo di pensare. La mostra presenta con indipendenza culturale una lettura di assoluta attualità, libera da ideologie e interessi culturali o politici.”. Dalle piccole auto degli anni ’70 a pezzi di incredibile rilevanza meccanica ma totalmente fuori dal contesto di austerità, come la mitica NSU Ro80, vettura tecnologicamente incredibile ma “falciata” dal consumo di carburante molto alto del suo motore Wankel, Drive Different propone una visione sull’evoluzione dell’automobile.
Ad animare la mostra ci pensano giornali, installazioni e e immagini storiche dei mesi di Austerity degli anni ’70 e della Guerra del Kippur, nonché modelli storici come la mitica FIAT 500, ferma ad una pompa di benzina “esaurita”. Non manca poi uno spazio dedicato al confronto tra la meccanica della Lancia Delta Integrale e quella della Maserati GranTurismo Folgore, fino alla mobilità cittadina rappresentata da FIAT Topolino, Drive Different ha il suo manifesto nella contrapposizione tra due Lancia. Da un lato, troviamo la Lancia Beta Coupé, lanciata proprio 50 anni fa nel 1973, e dall’altro l’inedito concept Pu+Ra HPE, presentato dalla Casa di Borgo San Paolo quest’anno. Due Lancia che interpretano l’eleganza, la riconoscibilità e lo stile italiano del brand, ma con un’attenzione ben diversa alla sostenibilità.
La conferenza stampa di presentazione di Drive Different all’interno del Museo dell’Automobile di Torino è stata anche un’occasione per sentire le voci di alcuni dei principali protagonisti di Torino, della Regione Piemonte ma anche e soprattutto del mondo dell’automobile.
Insieme a Benedetto Camerana, Presidente del Museo dell’Auto, e il curatore della mostra Giosué Boetto Cohen, erano presenti anche il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, l’Amministratore Delegato di Enilive Stefano Ballista, il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani nonché John Elkann, Presidente di Stellantis, e Carlos Tavares, CEO di Stellantis. Vediamo allora alcuni dei passaggi salienti dei loro interventi.
“In questi anni, il mondo dell’automobile sta attraversando una fase di cambiamento, di incertezza tecnologica e culturale influenzata da fattori esterni.”, ha aperto il Presidente del MAUTO Camerana. “Anche il Museo dell’Automobile sta cambiando. Con questa mostra, non parleremo di auto storiche, di design o di auto da corsa. Guarderemo al futuro, andando a rivedere il passato come base di partenza per capire come muoverci. Questa mostra”, spiega Camerana, “farà vedere un mondo fatto di una pluralità di innovazioni alternative che coesistono. Abbiamo voluto riflettere sull’idea stessa dell’automobile con indipendenza culturale, presentando una lettura di attualità senza ideologie e distorsioni.”
“A mio parere”, ha proseguito il Presidente della Regione Cirio, “la transizione, come dice il nome, deve essere un percorso, e questo deve essere sostenibile. Non serve concentrarci unicamente su una sola fonte di inquinamento, come può essere l’automobile. La Regione Piemonte ha triplicato i fondi per la mobilità sostenibile, dagli incentivi all’acquisto di bus elettrici. Stiamo investendo anche 270 milioni di euro per la modernizzazione dei riscaldamenti delle abitazioni e 60 milioni per l’inquinamento legato all’agricoltura.”
“Tutte le parti dell’equazione”, prosegue Cirio, “devono fare la loro parte.”. A Cirio segue il Sindaco Lo Russo, che ha rimarcato l’importanza dell’equilibrio nelle scelte per la sostenibilità. “Per ottenere la tanto desiderata sostenibilità bisogna mettere in piedi un sistema di innovazione tecnologica, investendo in ricerca, idee e invenzioni umane. Ci vuole tempo e fiducia, ma solo così possiamo rispettare l’obbligo morale di rendere questo mondo migliore di come l’abbiamo trovato per le prossime generazioni.”.
“Vogliamo dare agli automobilisti la capacità di scegliere.”, ha continuato il Presidente dell’ACI Sticchi Damiani. “Bisogna cercare di fare qualcosa di più per offrire delle alternative, e far decidere alle persone come spendere i loro soldi. Stiamo lavorando per introdurre anche in Italia il “leasing sociale” lanciato dai nostri cugini francesi. Prevediamo di offrire automobili non inquinanti a chi ha automobili Euro 0 e non ha la capacità di cambiarle. Solo così riusciremo a svecchiare il nostro parco circolante.”
Concludiamo con le dichiarazioni di John Elkann, Presidente Stellantis, e Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Questa mostra racconta bene, a partire dai veicoli iconici che hanno fatto la storia della nostra industria, la storia dell’auto negli ultimi 50 anni.”, ha esordito l’Ingegner Elkann. “Mi ha colpito vedere la Lancia Beta Coupé del ’73 vicina all’ultima nuova Lancia, la Pu+Ra HPE. Stellantis vuole essere al centro di questo percorso, con l’ambizione di innovare nei suoi prodotti la mobilità del domani.”
“Crediamo che non ci sia una democrazia moderna senza la libertà di mobilità.”, ha commentato Tavares. “Questa deve essere supportata da soluzioni di mobilità sicure, pulite e abbordabili. Noi siamo pronti alla rivoluzione dei prossimi anni, tra tecnologia, software, energia, prodotti e piani per lo sviluppo di nuove tecnologie. Siamo convinti e rilassati: questo è un grande cambiamento, e noi saremo quelli che guideranno il cambiamento.”.
“Qui potete vedere la parola Drive”, prosegue Tavares, “che significa libertà, e Different, che significa cambiamento. Noi portiamo la libertà e i mezzi per garantire la mobilità: noi dobbiamo e vogliamo cambiare. Ma non possiamo cambiare da soli. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle istituzioni e della politica, nonché di voi. Il cambiamento non può voler dire ansia e paure. Il cambiamento è divertente, è stimolante, è un’occasione per imparare e diventare persone migliori.”
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