Categorie: Curiosità

Alpine festeggia 60 anni al Retromobile 2015

Tempo di lettura: 3 minuti

Appuntamento immancabile per gli appassionati di automobili, il Salone Rétromobile (4 – 8 febbraio) dà il via alle celebrazioni del sessantesimo anniversario di Alpine. Lo spazio dedicato alla Marca metterà in risalto i due modelli che hanno condotto Jean Rédélé alla progettazione della mitica Berlinette A110: il coach A106 e la Willys-Interlagos, prodotta in Brasile. 

Pochi giorni dopo la presentazione al Festival Internazionale dell’Automobile, la concept Alpine Vision Gran Turismo conquisterà sia gli appassionati di videogiochi che i curiosi alla ricerca di indizi che conducano all’Alpine del XXI secolo!

«All’epoca in cui fondava la Société des Automobiles Alpine, il 25 giugno 1955, Jean Rédélé non immaginava che le sue creazioni avrebbero suscitato ancora tanto entusiasmo e passione ai giorni nostri… Eppure, il 2015 sarà l’anno del sessantesimo anniversario di una Marca ormai leggendaria.

Rétromobile è un salone in cui ogni anno incontriamo molti appassionati di Alpine, che quest’anno si ritroveranno intorno ad un’area dedicata, dove si materializzeranno il passato, il presente e il futuro della Marca.

Accanto ai modelli storici, le A106 e Willys-Interlagos, la nostra concept-car Alpine Vision Gran Turismo lascerà ancora un bel po’ di visitatori a bocca aperta! Crocevia tra passato, presente e futuro, al confine tra competizione e serie, questo modello esclusivo incarna il DNA di Alpine del XXI secolo.

Parallelamente al nostro rinnovato impegno in competizione, questi eventi sanno tenere vivo l’entusiasmo di coloro che attendono con impazienza di scoprire il nostro futuro modello di serie. Sarà una nuova storia, da seguire fino al 2016!»

Bernard Ollivier, CEO Société des Automobiles Alpine

Sessant’anni fa nasceva l’Alpine

Dando uno sguardo alla sua storia, il destino di Jean Rédélé sembra evidente. Cresciuto in un ambiente in cui le automobili, la competizione e Renault rappresentavano il pane quotidiano, Jean Rédélé si è distinto anche per la sua visione avanguardista della tecnologia e del commercio.

Nato il 17 maggio 1922, Jean è il primogenito di Émile Rédélé, concessionario Renault a Dieppe e già meccanico ufficiale di Ferenc Szisz, primo “pilota di fabbrica” del marchio all’inizio del secolo. Concluso il percorso universitario presso la prestigiosa HEC , Jean si fa notare subito dalla Direzione Generale di Renault per le idee commerciali innovative. A soli 24 anni diventa il più giovane concessionario di Francia, assumendo la direzione dell’azienda del padre.

Considerando «la corsa il miglior banco di prova per i modelli di serie e la vittoria il miglior argomento di vendita», Jean Rédélé partecipa alle prime competizioni all’età di 28 anni.

Dopo un primo tentativo al Rally di Monte-Carlo del 1950, vince il primissimo Rally di Dieppe al volante della nuova 4CV, davanti a modelli ben più potenti! Questo successo di portata nazionale spinge Renault a fornirgli una 4CV ‘1063’ – la versione speciale corsa – per la stagione successiva. Collezionando nel frattempo nuovi successi, Jean Rédélé cerca di migliorare le performance del suo bolide. La ricerca del successo lo porta fino in Italia, da Giovanni Michelotti. A quest’ultimo ordina la progettazione di una 4CV Spéciale Sport, caratterizzata da una carrozzeria di alluminio ben più aerodinamica del modello originale. Con il passare del tempo, la collaborazione tra il rally man francese e il designer italiano porterà alla nascita di tre esemplari unici.

Nell’attesa che gli venga consegnato il nuovo bolide, Rédélé prosegue la propria carriera al volante della ‘1063’. Concessionario Renault a Parigi e Etampes, prende l’amico Louis Pons come copilota. Alla ricerca costante di performance sempre migliori, il duo finanzia lo sviluppo di una trasmissione a cinque rapporti, progettata da André-Georges Claude. Questa trovata consente loro, in particolare, di vincere nella loro categoria la Mille Miglia, la famosa corsa tra Brescia e Roma.

Il percorso di Jean Rédélé si snoda poi attraverso la 24 Ore di Le Mans e il Tour de France Automobile. Nel 1953 mette finalmente le mani sulla sua 4CV ‘Spécial’. Come prima uscita, vince il 4° Rally di Dieppe davanti a due Jaguar e a una Porsche! L’anno successivo, l’equipaggio Rédélé / Pons colleziona una terza vittoria di categoria alla Mille Miglia, poi vince anche la Coupe des Alpes. «È guidando sulle strade alpine, a bordo della mia 4CV, che mi sono divertito di più. Per questo ho deciso di chiamare le mie future automobili ‘Alpine’, perché i miei clienti potessero condividere con me lo stesso piacere», dichiarerà qualche tempo dopo.

L’idea di creare un proprio marchio è un pensiero fisso nella mente di Jean Rédélé. Sarà il suocero a supportarlo in questa impresa. Proprietario del Grand Garage de la Place de Clichy, in rue Forest, Charles Escoffier è uno dei maggiori concessionari Renault dell’epoca. Chiedendo al genero di aiutarlo a sviluppare e commercializzare una serie di ‘coach’ già ordinati a Gessalin & Chappe, lo spinge a creare la “Société des Automobiles Alpine”, che nasce il 25 giugno 1955. Questa data coincide con la fine della carriera di pilota di Jean Rédélé.

 

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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