Attualità

Alfredo Altavilla: intervista esclusiva su passione e mondo auto all’uomo e il manager [VIDEO]

Tempo di lettura: 8 minuti

Alfredo Altavilla, Chairman Recordati e Senior Adviser CVC, è stato nostro ospite in Autoappassionati Café. Con il top manager abbiamo analizzato la situazione attuale del mondo automotive, condizionato dal Coronavirus.

Alfredo Altavilla ha risposto alle domande del nostro Direttore Federico Ferrero sia su argomenti di finanza ed economia, che sulle sue passioni: le automobili e le moto.

L’intervista ad Alfredo Altavilla è stata anche lo spunto per ripercorrere alcuni ricordi legati ai suoi 28 anni all’interno del Gruppo FCA e parlare di temi di stretta attualità come le sanzioni sulle emissioni di CO2 alle case costruttrici, il prezzo del petrolio e le previsioni sulla mobilità del futuro.

Degli anni in FCA sono emersi i ricordi di inizio carriera con il lancio della Fiat Tipo e sul più recente lancio della Alfa Romeo Stelvio, definito da Altavilla come “il SUV, tra i brand premium, con le doti di guidabilità migliori”. Nel corso dell’intervista c’è stato modo di parlare anche di Lancia e degli anni con Sergio Marchionne.

L’intervista esclusiva ad Alfredo Altavilla, trasmessa integralmente domenica 26 aprile alle ore 11.15 in anteprima sui nostri canali social. Qui sotto trovate il link diretto per la visione:

Vis a vis con Alfredo Altavilla, chiacchierata di business e passione con il manager e l’uomo

Alfredo Altavilla: auto, moto, musica e Inter le grandi passioni

In Casa Autoappassionati non si può non parlare di passioni e con Alfredo Altavilla abbiamo trovato terreno fertile. Il manager italiano ci ha raccontato in primis che a 18 anni sognava di guidare la Autobianchi A 112 Abarth e la Lancia Fulvia Coupé, auto che lo affascinavano molto e che erano vendute da suo padre, proprietario di un concessionario Lancia-Autobianchi. Orgogliosamente Altavilla ha precisato che non le ha ricevute in regalo da suo padre, ma le ha acquistate e la Fulvia Coupé è ancora oggi una delle macchine della sua collezione.

Il dirigente ci ha poi rivelato alcune curiosità. Ci ha rivelato, infatti, che è la Ferrari 16M ad essere la preferita tra le auto del proprio garage. La Ferrari 812 GTS, che probabilmente sarà l’ultimo 12 cilindri aspirato cabrio del Cavallino è un suo pallino, ma è la Ferrari 512 BB, invece, ad essere il suo oggetto del desiderio, un sogno nel cassetto.

In ambito motociclistico la passione è davvero sconfinata. Sono 23 i mezzi che possiede e l’ultima è una special Triumph Bonneville che è in attesa di ricevere non appena il lockdown terminerà.

Non solo motori, anche Bruce Springsteen e l’Inter tra le passioni che animano Alfredo Altavilla.

Un frame tratto dalla video intervista a Alfredo Altavilla – Autoappassionati Café

Le sanzioni sulle CO2 se confermate rischiano di far fallire delle aziende nel 2020

Grande dibattito circola intorno alle multe legate alle emissioni eccessive di CO2 entrate in vigore quest’anno. Per questo abbiamo chiesto ad Alfredo Altavilla, in veste di ex presidente ACEA (Association des Constructeurs Européens d’Automobiles – Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), una sua opinione sul tema.

Il manager è stato molto chiaro: “far pagare al 31 dicembre del 2020 a costruttori che hanno già visto i loro conti penalizzati da questi mesi di lockdown e da un mercato così basso significa veramente voler far fallire delle aziende.” L’analisi e le soluzioni sul tema sono stati articolati in modo dettagliato al minuto 24.24 dell’intervista che sarà trasmessa domani.

28 anni in FCA, Altavilla tra i ricordi degli esordi e le sfide vinte con Marchionne

Degli anni in FCA, durante la nostra intervista, sono emersi i ricordi di inizio carriera con il lancio della Fiat Tipo e sul più recente lancio della Alfa Romeo Stelvio, definito da Altavilla come “il SUV, tra i brand premium, con le doti di guidabilità migliori”. 

Il ricordo legato a Tipo riguarda il raggiungimento di “tutti gli obiettivi” avendo centrato i target di costi, performance e investimento. Tra i lanci citati anche lo Stralis negli anni di Iveco che vinse il Truck of the year.

Altavilla ha proseguito la sua panoramica legata ai ricordi in FCA affermando che la sua soddisfazione più grande “è quella di aver visto crescere tanti bravi collaboratori. Quello che dà la misura di un successo di un manager è la capacità di creare una squadra dietro di lui che sia capace di prenderne il posto senza farlo rimpiangere.” 

Nel corso dell’intervista c’è stato modo di parlare anche di Lancia e degli anni con Sergio Marchionne. Alla nostra domanda su quanto Marchionne manchi in generale al mondo automotive (min. 17.20 della nostra video intervista), Altavilla ha detto: “ci fosse stato Sergio ci saremmo veramente divertiti in una situazione come questa”. Collegando questa situazione di grande crisi a un momento in cui possono emergere anche grandi opportunità. Analogamente a quanto accadde nel periodo della crisi post Lehman Brothers, nel quale venne proprio ad Altavilla l’idea di comprare Chrysler. Idea proposta a Sergio Marchionne (fine ottobre 2008) che inizialmente rispose “quanto hai bevuto a pranzo oggi?” Il giorno dopo Marchionne chiamò Altavilla a pranzo per cominciare a ragionare su l’operazione Chrysler.

Lancia il più grande rimpianto per Altavilla

Su Lancia Altavilla si è definito molto legato al marchio, affermando che “nella storia Lancia ha prodotto alcune delle automobili più belle della storia dell’auto con contenuti tecnologici sempre di avanguardia”. Altavilla ha poi detto che “è forse il suo più grande rimpianto quello di non essere riuscito, negli anni cui ero a capo di FCA in EMEA, riportare il marchio Lancia all’attenzione del mondo, sviluppando modelli nuovi oltre alla Ypsilon”.

Vestendo i panni dell’appassionato e non del manager Altavilla ha poi concluso il discorso su Lancia dicendo che “è un marchio che ha davanti a sé quantomeno la possibilità di diventare un marchio iconico nelle produzioni di piccoli volumi di vetture molto belle e supercar. Perché non è giusto che la Delta Integrale e la 037 vengano rifatte nelle officine e non vengano fatte dalla Casa”. Probabile il riferimento in questo caso alla Delta Futurista.

Altavilla: guida autonoma, un argomento da cocktail. Situazione irrealistica

Alla nostra domanda legata alla guida autonoma (min. 10.40 della video intervista), Alfredo Altavilla ha risposto: “quello della guida autonoma è stato uno di quelli che io definisco argomenti da cocktail, favoriti negli ultimi anni ai saloni dell’automobile. Stiamo parlando di una situazione irrealistica.”

Il manager ha concluso evidenziando come la guida autonoma abbia più livelli e “se parliamo di tutto ciò che arriva fino al livello 3 parliamo di qualcosa che è già arrivato o arriverà in grandi numeri molto presto. Ma tutto questo non rende autonoma la guida, la rende più sicura. Il livello 4 e il livello 5 in un contesto come quello attuale sono ancora più futuribili di quanto non lo fossero già prima del Coronavirus.

Il pensiero del manager ha poi toccato i limiti infrastrutturali delle strade, differenziando tra le condizioni americane in cui molti tratti sono rettilinei e con più corsie e la situazione di altri paesi come l’Italia.

Mercato auto Italia. Altavilla: smaltire prima stock prima di ripartire con la produzione. Incentivi per chi non può permettersi auto nuova

Sul tema ripresa del mercato auto in Italia Altavilla è stato molto chiaro nel rispondere alla nostra domanda (min. 15 della video intervista): “c’è un equivoco di fondo che si è generato in queste settimane di lockdown in Italia. Ci si è concentrati molto sul quando riprendono le fabbriche a produrre automobili, ma non è questo il primo problema da affrontare. Il primo problema da affrontare è quello di far riaprire i concessionari affinché comincino a vendere smaltendo gli enormi stock che hanno accumulato. Solo quando avranno smaltito quegli stock le fabbriche potranno cominciare a produrre con i ritmi a cui erano abituate prima del Coronavirus.”

Per consentire lo smaltimento di questi Stock Altavilla auspica degli incentivi “dati per togliere dal mercato una volta per tutte le automobili inquinanti.” In questo contesto Altavilla ha citato una frase che usava molto spesso dire a Sergio Marchionnenoi continuiamo a vendere le auto alle stesse persone, perché un italiano su 2 non cambia l’auto da più di 12 anni.” Gli incentivi quindi andrebbero rivolti a “chi non può permettersi di cambiare l’automobile ogni 2 o tre anni, sono questi i consumatori che vanno aiutati per primi.” Solo in un secondo momento potrebbero poi partire gli incentivi per le auto elettriche che sono molto costose.

Acquisti on-line trend del momento. Altavilla: “Il modo di vendere auto non è mai cambiato”

In 115 anni abbiamo cambiato 15 volte il modo di costruire le automobili, non abbiamo cambiato neanche una volta il modo di vendere le automobili”. Sul tema acquisti on-line Altavilla ha le idee chiare: “il contatto fisico con l’automobile e il venditore nello showroom non sarà mai sostituito dall’acquisto on-line. L’attività via web diventerà sempre più condizionante nelle fasi iniziali dell’acquisto dell’automobile, quando il consumatore si informa”. 

Altavilla ha poi citato un dato interessante “nel 70% dei casi chi compra un’auto nuova deve darne una in permuta e poterlo fare di persona dà una garanzia molto maggiore a tutti i soggetti coinvolti nella transazione”.

Per rendere più fruibile la video intervista, vi forniamo un indice con i riferimenti temporali delle nostre domande, in modo tale che possiate ascoltare le risposte di Alfredo Altavilla anche solo sui singoli argomenti.

  • 1:15 Lei è un grande appassionato di auto, a 18 anni cosa sognava di guidare?
  • 2:03 Lei è anche un grande appassionato di moto. In un’intervista del 2017 ha dichiarato che ne possedeva 21, la sua è una passione a 360° per i motori. Da dove nasce?
  • 3:20 Una carriera importante nel Gruppo FCA, qual è il ricordo più bello che ha della sua esperienza lavorativa, c’è un modello o un momento a cui è particolarmente legato?
  • 6:05 Ha iniziato la sua carriera lavorativa come assistente universitario. I ragazzi del 2001 quest’anno vivranno una maturità particolare. Il prossimo anno molti proseguiranno il percorso di studi. Probabilmente qualcuno ci sta seguendo in questo momento, che caratteristiche dovrebbe avere un ragazzo che vuole entrare a far parte dell’industria automotive?
  • 7:35 Un recente studio rivela una forte rivincita dell’auto privata nei confronti dei mezzi pubblici, ritenuti poco sicuri. Come pensa possa essere la mobilità del futuro?
  • 10:39 Il trasporto individuale potrebbe diventare una necessità, in quest’ottica la guida autonoma potrebbe ricevere un’ulteriore spinta oppure il costo di sviluppo nella situazione attuale non è più sostenibile per i costruttori?
  • 13:09 Lei è stato responsabile delle attività in Asia di Fiat Auto, quindi conosce molto bene il mercato cinese. Negli ultimi anni i principali costruttori hanno puntato su questo mercato. Come pensa cambierà dopo questa pandemia?
  • 15:00 Cosa dovrebbe fare lo Stato Italiano per aiutare la ripartenza del settore auto?
  • 17:20 Quanto manca Sergio Marchionne al mondo automotive in generale in questo momento?
  • 18:51 Lei che ha seguito personalmente la fusione con Chrysler, pensa che questa emergenza aumenterà i processi di alleanze e fusioni tra i costruttori?
  • 21:19 Sempre la ricerca Ipsos citata in precedenza annuncia un cambiamento nell’atteggiamento di acquisto di nuove auto, è previsto un boom di vendite on line. Il processo di acquisto sarà davvero diverso o è solo un trend del momento?
  • 23:23 Notizia recente è che Bmw e Volkswagen in Germania hanno lanciato l’allarme che senza l’Italia non si possono fare le auto. Lei che conosce bene tutta la filiera quanto pensa sia centrale il ruolo del nostro Paese in questo senso?
  • 24:23 Lei che è stato anche Presidente dell’ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) cosa ne pensa delle sanzioni Europee sulle emissioni di CO2, erano già molto penalizzanti per le aziende, con questa pandemia rischiano di essere disastrose. Hanno ancora un senso?
  • 27:14 Siede nel consiglio di amministrazione di un’importante azienda di telecomunicazioni. Cosa ne pensa dell’app che dovrebbe aiutare a superare i problemi di contagio del Coronavirus? Questo momento potrà incentivare ulteriormente lo sviluppo della digitalizzazione in Italia?
  • 28:50 Legato all’app si è riacceso il dibattito attorno alla privacy e i big-data. Pensa che i costruttori automotive li stiano utilizzando fino in fondo o sono ancora un mondo da esplorare?
  • 30:22 Nel suo garage qual è l’auto che ama di più?
  • 30:32 Un desiderio futuro? Ha un’auto che sogna e vorrebbe avere?
  • 31:45 I grandi saloni internazionali del 2020 sono stati rinviati, Ginevra e Detroit tra tutti. Si stanno timidamente facendo avanti presentazioni digitali e saloni virtuali. Pensa possano essere una soluzione concreta?
  • 33:38 Un litro di petrolio oggi costa meno di un litro d’acqua, una situazione anomala. Quanto potrà durare secondo lei? Questo potrebbe avere delle conseguenze su l’elettrificazione nel mondo auto se associata anche alla crisi in atto?
  • 35:50 Suo padre era titolare di una concessionaria Lancia. Quanto è legato a questo glorioso marchio?
  • 37:33 L’heritage di un marchio è ancora importante come un tempo oppure può essere un limite? Penso a Tesla che non avendo storia può proporre tutto quello quello che vuole senza rischi di incoerenza.
  • 39:30 Ha avuto modo di seguire le gare virtuali? Possono davvero rappresentare una strada?
  • 40:10 Tra le sue passioni c’è anche la musica. Per congedarci, ha un canzone da consigliare ai nostri lettori per questi (speriamo ultimi) giorni di quarantena?
Redazione Autoappassionati.it

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