Alfa Romeo ha attualmente in listino due modelli: Giulia e Stelvio; ambe due afferenti al segmento D del mercato. Nei prossimi anni la gamma delle vetture del biscione è destinata ad ampliarsi notevolmente, soprattutto verso il basso. La prima ad arrivare sarà l’Alfa Romeo Tonale, SUV di segmento C concorrente di Audi Q3 e BMW X1. Dal 2022 al 2026 arriveranno 5 nuove Alfa, dunque un lancio all’anno, di cui esclusa la Tonale si conosce poco o nulla. Sono certamente attese le nuove Giulia e Stelvio, così come un piccolo SUV di segmento B e una sostituta della celebre Giulietta, tuttavia in casa Alfa Romeo tutto tace e nessuna indiscrezione è emersa a oggi.
In questo momento di grande fermento per il marchio, molti appassionati cercano d’immaginare quali potrebbero essere i lanci dei prossimi 5 anni. Tra le varie proposte colpisce quella di Hau Ho, studente dell’ArtCenter College of Design della California. Il designer ha immaginato un SUV di grandi dimensioni, più grande dello Stelvio, ovviamente completamente elettrico. Nello specifico parliamo di una vettura lunga 4,86 metri e con un passo di 2,84 metri; dimensioni paragonabili a quelle di una BMW X6. Nonostante ciò la vettura sembra molto più bassa e gli sbalzi sono molto più pronunciati della rivale virtuale BMW. Essendo una vettura elettrica le proporzioni sono molto atipiche e per questa ragione il designer ha immaginato anche un doppio baule, sia all’anteriore sia al posteriore, soluzione cara Tesla.
Vassago è il nome di un demone, più specificatamente si un potente principe degli Inferi, nella gerarchia di Satana, che dirige ventisei legioni infernali. Senza addentrarci nella “Demonologia” gli intenti del designer sono chiari: la Vassago è una bestia feroce. Il frontale che ingloba in un unico elemento stilistico calandra, fari e nervature riproduce, come spiegato dal designer, le forme nodose delle corna dei demoni che nell’immaginario collettivo sono sinonimo di malvagità. Le superfici concave come bocche spalancate e spigoli acuminati completano il design della vettura. Vista dall’alto si può osservare anche una sottile striscia in colore carrozzeria che simula una coda da diavolo, quest’ultima si protende fino al posteriore in un angolo vivo certamente non facile da omologare.
In definitiva, la Vassago, più che una visione futuribile dell’immagine del marchio è un gesto d’amore e di stima verso un marchio che nonostante una linea di prodotti ridotta (qui le dichiarazioni a riguardo del CEO Imparato) e da aggiornare, ancora oggi gode di una fama comparabile a pochi altri brand al mondo.
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