È l’auto più chiacchierata di questi ultimi mesi, un po’ come sempre accade quando si parla di un nuovo modello Alfa Romeo, tra tifosi e detrattori. Insomma, della Alfa Romeo Tonale Hybrid è stato detto tanto, anzi tantissimo, ma in realtà c’è ancora molto da dire, soprattutto perché a guidarla sono ancora stati in pochi e la curiosità del pubblico è molta.
Già annunciata come una delle nuove auto ibride 2023 più desiderate, dopo aver provato la versione Plug-in hybrid in prova di anteprima è ora di mettere alla frusta la versione di Tonale Hybrid 160, equipaggiata con il 1.5 benzina quattro cilindri turbo da 160 CV, unito a un piccolo motore elettrico “P2” 48 volt da 15 kW e 55 Nm (135 Nm grazie al rapporto di trasmissione 2,5:1) ed è in grado di fornire motricità alle ruote anche quando il propulsore a combustione interna è spento.
Scopriamo, quindi, nella nostra prova su strada com’è e come va la Alfa Romeo Tonale Hybrid nell’allestimento Veloce, parlando di esterni, dimensioni, interni, motore, prestazioni, consumi e prezzi.
Iniziamo dalle dimensioni della Tonale Hybrid: la vettura è lunga 4,52 metri, larga 1,84 metri e alta 1,60 metri. Queste dimensioni la inquadrano in uno dei segmenti più in voga del mercato italiano, per una vettura parcheggiabile in città e al tempo stesso maneggevole in curva.
Elegante e sportiva, la Alfa Romeo Tonale Hybrid Speciale propone linee fluide e il frontale distintivo, caratterizzato dal classico trilobo con scudetto del Biscione posto al centro tra i due fari Full LED Matrix, presenti per la prima volta su un’Alfa, con tanto di animazione all’apertura e alla chiusura dell’auto. La silhouette è appesantita dalla tanta carrozzeria, con la linea dei finestrini molto alta, ma ad alleggerire il tutto ci pensano i bei cerchi da 20 pollici, leggermente bruniti, che spezzano al contempo il bianco della carrozzeria. Al posteriore la nota di grande personalità è data dal gruppo ottico, unito in un’unica linea rossa che disegna tre “acuti” per ogni lato, anche in questo caso con animazione annessa quando si apre o chiude la vettura.
Gli interni della Tonale Hybrid sono ben realizzati e ben progettati. I materiali sono di buona qualità, con pelle per i sedili, plastiche morbide nelle parti alte e visibili dell’abitacolo, con qualche nota di carattere data dalla bella trama sul cruscotto, retroilluminata con diversi colori a scelta.
Le sedute sono comode e abbastanza contenitive, raffrescate, riscaldate e regolabili elettricamente, mentre il volante è uno dei pezzi “pregiati” del repertorio, con il rivestimento in pelle, i comodi tasti sulle razze e le due palette in alluminio del cambio automatico di generose dimensioni, derivate direttamente dal fratello maggiore Stelvio. Dal punto di vista della tecnologia ci sono due schermi, uno per la strumentazione e uno per l’infotainment. Il primo propone una grafica con differenti personalizzazioni a livello grafico, ma che di base ha uno stile che richiama le Alfa d’epoca, con il contachilometri che segna i numeri in maniera progressiva, come i contatori dell’epoca.
Il touchscreen da 10,25 pollici dedicato a navigazione e intrattenimento, invece, lo abbiamo già visto su altri modelli del Gruppo Stellantis e si configura come un sistema completo, dotato anche di Apple CarPlay e Android Auto senza fili, ma a volte risulta un po’ macchinoso se si cerca qualche impostazione della vettura. Un esempio? L’auto hold, che si “nasconde” all’interno del menu delle impostazioni della vettura. Bene la navigazione e le varie schermate annesse, compresi i comandi vocali, ma ancora meglio il mirroring, che funziona in maniera lineare e senza intoppi, proponendo la propria schermata del cellulare sullo schermo centrale. Alla fine, basta questa semplice, ma non banale, funzione per avere tutto quello che si chiede da un infotainment.
Un altro elemento degno di nota degli interni della Tonale Hybrid è il sistema di climatizzazione bi-zona, che consente di regolare la temperatura e all’interno dell’auto in base alle preferenze dei passeggeri; quelli posteriori possono solamente aprire o chiudere le due bocchette a loro dedicate. Piace meno, invece, la sezione del tunnel centrale, dove si trovano pochi comandi e c’è un cambio dalla forma un po’ obsoleta, più piccola rispetto a quella della Jeep Compass, ma comunque indietro rispetto alle piccole leve shift-by-wire cui siamo abituati sulle vetture moderne a cambio automatico. Anche la piccola bandiera italiana posta all’inizio del tunnel sembra non integrarsi così bene con il resto dell’abitacolo, come anche la presa dell’accendisigari a vista sopra il vano di ricarica wireless per lo smartphone.
Lo spazio è pensato per ospitare cinque persone, ma il terzo passeggero seduto centralmente nella seconda fila può sopportare trasferimenti non troppo lunghi, mentre gli altri due godono di spazio sufficiente per gambe e testa. La capacità del bagagliaio, infine, va da 500 litri a 1.550, con un vano quasi privo di scalino e una comoda botola che permette di alloggiare oggetti lunghi e stretti senza abbassare i sedili.
Le maggiori critiche sulla Alfa Romeo Tonale Hybrid riguardano il propulsore scelto dagli ingegneri della casa di Arese, preso di mira per la sua poca vivacità. Anche il piacere di guida è stato oggetto di parecchi appunti da parte di addetti al settore e clienti. Prima di dirvi la nostra su come va la Tonale Hybrid 160, snoccioliamo qualche numero.
Come abbiamo scritto in apertura, il motore della Tonale da noi provata è il 1.5 turbo benzina da 160 CV, coadiuvato da un piccolo motore elettrico a 48 Volt da 20 CV (il peso della batteria da 0,77 kWh è di 13,5 kg), capace di dare anche motricità alla ruote e classificando la vettura nella nuova categoria di recente nascita delle middle hybrid, una via di mezzo tra le mild e le full hybrid.
La trazione è esclusivamente anteriore e il cambio è un TCT (Twin Clutch Transmission) a 7 rapporti, mentre la coppia complessiva è di 260 Nm, che permettono alla Tonale di accelerare da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi e di raggiungere la velocità massima di 210 km/h.
Già dai primi numeri si capisce che la Tonale non brilla per rapidità e sportività e non si può pretendere neanche che lo sia date le potenze in gioco. In partenza, il propulsore presenta un primo problema nel passaggio dal motore elettrico al termico, che tradisce un po’ di titubanza, ma una volta preso il numero minimo di giri, questo 1.5 convince sia per l’erogazione fluida della potenza, sia per un buon allungo, ben aiutato dal cambio a doppia frizione a sette rapporti, che si dimostra abbastanza intuitivo in modalità automatica e molto veloce quando siamo noi a prendere il controllo attraverso i paddle.
Il veleggiamento e le piccole manovre avvengono quasi sempre a motore spento, garantendo un leggero risparmio sui consumi e un aiuto alla silenziosità complessiva, che, tranne quando si “tira il collo” del quattro cilindri benzina, è sempre buona. La Tonale Hybrid, infatti, è una buona accompagnatrice nei lunghi viaggi, senza stancare con le sue comode sedute e con tutti i sistemi di assistenza alla guida che garantiscono una guida autonoma di secondo livello.
Anche in città con il C-SUV del Biscione ci si muove in maniera agevole: i sensori di parcheggio e le telecamere perimetrali aiutano non poco durante le manovre, oltre al fatto che, tralasciando il discorso della partenza un po’ a scatti, questo propulsore si trova perfettamente a suo agio in città. Quando la guida si fa più sportiva, invece, ci viene in soccorso il selettore DNA, con le modalità di guida, dove la “D” sta per Dynamic ed è capace di risvegliare un po’ i sensi di questa vettura.
Sempre molto diretto, e altrettanto leggero, è lo sterzo, che da un certo punto di vista richiama quello delle altre Alfa a listino (leggerezza e precisione). Questo comando sorprende per quanto sia distante da quello di Compass, fin troppo sensibile ai cambi di direzione, molto appagante nella guida sportiva, ma poco seguito da un telaio meno reattivo rispetto allo sterzo. Nel complesso, però, nelle condizioni di asfalto ideali uno sterzo così permette all’auto di rispondere velocemente a ogni sollecitazione, complice anche un assetto che rappresenta un mix tra un buon assorbimento e un buon appoggio tra le curve, grazie anche al sistema di sospensioni adattive “Dual Stage Valve”. Davanti e dietro ci sono le MacPherson, mentre la Speciale propone anche un sistema frenante potenziato, corredato da dischi da 345 mm ant. e 305 mm post. con pinze Brembo, altamente efficiente per frenare i circa 1.530 kg di peso dell’auto.
Quando si vuole guidare in maniera parsimoniosa, invece, si sposta il manettino in Advanced Efficiency. L’auto si “siede”, risponde in maniera più pigra all’acceleratore e i consumi ne risentono in maniera positiva, con un consumo medio da noi registrato che si aggira sui 7 l/100 km, a fronte di un dichiarato nel ciclo WLPT di 5,7-6,3 l/100 km (emissioni CO2 130-144 g/km).
In conclusione, se vogliamo rispondere alle domande che ci siamo posti in origine, la Tonale Hybrid 160 si fa garante di un buon piacere di guida e di una brillantezza che potrebbe essere migliore se trovassimo sotto al cofano un 2.0 in stile Stelvio da 200 CV, ma per questo c’è anche la versione plug-in da 280 CV. La vera domanda probabilmente è quale auto di questo segmento assicura un vero piacere di guida? La risposta è tanto semplice, quanto brutale: nessuna, o meglio, nessuna finché non si arriva alle versioni al top della gamma in termini di sportività, che però, al momento, su Tonale non sono previste.
I prezzi della Alfa Romeo Tonale Hybrid variano a seconda della versione scelta e delle dotazioni aggiuntive richieste. Secondo i dati ufficiali del produttore, i prezzi partono da circa 36.000 euro per la versione base, la Super, partono da 38.500 euro per la Sprint, da 41.000 euro per la TI e da 45.300 euro per la Veloce, la versione da noi provata.
In aggiunta alla dotazione di serie della Tonale Veloce, l’esemplare del nostro test drive ha visto aggiungere alcuni optional a pagamento come il colore Bianco Alfa (600 euro), i cerchi in lega da 20” (1.200 euro), il pack premium Harman&Kardon (2.900 euro), il pack Techno (1.600 euro) e il pack Winter (500 euro), per un prezzo finale della Tonale di circa 52.000 euro, quello di una vettura a cui praticamente non si può più aggiungere nulla.
Le concorrenti della Alfa Romeo Tonale sono tante e molto agguerrite, a partire dalle “classiche” tedesche che ben conosciamo. Possiamo annoverare, infatti, Audi Q3, BMW X1/X2, Mercedes GLA, Cupra Formentor, Jeep Compass (che alcune cose le condivide con il SUV del Biscione), DS 4, Range Rover Evoque e Volvo XC40.
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