L’Alfa Romeo Stelvio aggiorna la gamma con una versione speciale denominata Estrema. Un concetto principalmente estetico che vuole elogiare le linee del SUV con un pizzico di sportività in più. Non ci sono novità sotto al cofano, con un motore termico che tiene testa alle competitor ibride più agguerrite, non in termini di consumi – ovviamente – bensì di piacere di guida.
Abbiamo provato l’Alfa Romeo Stelvio Estrema spinta dal noto propulsore 2.0 benzina da 280 CV e vi raccontiamo come va su strada, quanto consuma e quanto costa.
Non definirei questo nuovo aggiornamento dell’Alfa Romeo Stelvio così “estrema” come, tuttavia, suggerisce il nome. Certo, il carbonio a profusione sia fuori che dentro l’abitacolo strizza l’occhio al mondo delle corse e rende l’insieme più accattivante. Senza dubbio il design è uno dei punti di forza del modello che, nonostante i sei anni dal lancio della prima generazione, mantiene una certa contemporaneità, con linee morbide che marcano i muscoli di questo Sport Utility.
Se come me siete “fan” dei toni scuri, impossibile resistere al Nero Vulcano del nostro esemplare. Con gli specchi e il trilobo frontale in carbonio, pinze dei freni e particolari neri, l’auto sarà ancora più sportiva. Di serie per questo allestimento sono previsti i cerchi in lega da 21 pollici. I proiettori ottici non cambiano rispetto al passato, mantenendo una tecnologia Xenon all’anteriore mentre al posteriore sono leggermente più scuri. Sfortunatamente, i tubi di scarico visivamente più piccoli rispetto al foro circolare presente nel paraurti non cambiano rispetto al passato, una piccola nota che stona rispetto all’apprezzato design degli esterni.
Gli interni dell’Alfa Romeo Stelvio Estrema sono tanto sportivi quanto esclusivi. Sono svariati gli elementi che ricordano il mondo racing, a partire dalle cuciture rosse a contrasto per arrivare al carbonio che troviamo sulla plancia e sul tunnel centrale. La pelle caratterizza il volante e la parte alta della plancia così come il pomello del cambio e gli appoggiabraccio, impreziosendo di conseguenza gli interni. I sedili sono rivestiti in Alcantara, un materiale molto appagante alla vista e tipico di vetture supersportive. A primo impatto, la Stelvio sembrerebbe una vettura analogica, con una strumentazione “old school”, comandi fisici del clima e un display centrale di ridotte dimensioni. Tuttavia, al sistema di infotainment non si può rimproverare alcuna mancanza, ad esempio sono presenti Apple CarPlay e Android Auto wireless e la ricarica senza fili. I più esigenti in termini di tecnologia, però, potrebbero lamentare l’assenza dei LED a colorare il perimetro dell’abitacolo, un equipaggiamento ormai presente anche in segmenti minori.
In termini di dimensioni, l’Alfa Romeo Stelvio Estrema vanta una lunghezza di 4,69 metri, una larghezza di 1,90 metri e un’altezza di 1,67 metri, perfettamente al centro del segmento dei D-SUV. In quattro si viaggia molto comodi senza problemi per gambe e testa dei passeggeri posteriori. Il quinto passeggero non ha degli spazi sacrificati ma ha uno schienale piuttosto rigido e un tunnel pronunciato tra i piedi.
Il vano bagagli offre un volume di 525 litri, in linea con le concorrenti, ha delle forme regolari e ben sfruttabili. Il portellone elettrico rende comodo l’accesso al vano ma non è presente l’apertura automatica con il movimento del piede sotto al paraurti.
Ormai non è più un segreto, chiunque abbia avuto la possibilità di sedersi dietro il volante dell’Alfa Romeo Stelvio in un tracciato curvilineo avrà apprezzato le ottime doti tecniche che sorprendono considerando la stazza dell’auto. Questa versione Estrema non fa eccezione, anzi. Le sospensioni adattive sono di serie così come il differenziale autobloccante posteriore. Questi permettono al SUV un comportamento estremamente versatile, tarando una risposta confortevole o sportiva in funzione della richiesta del conducente.
Agilità è la parola d’ordine. Con un peso di appena 1.660 kg, lo Stelvio vuole dimostrare alle concorrenti dirette, ormai quasi tutte ibride, che la leggerezza vince l’avanguardia tecnologica quando si parla di piacere di guida. Cercando di mettere sotto stress il SUV tra le curve si ha l’impressione di guidare una berlina, grazie ad un assetto solido che non si scompone quasi mai. Le sospensioni attive lavorano in sinergia con lo Chassis domain control e con il DNA, per garantire la più efficace risposta in funzione del tracciato. Oltretutto, con la trazione integrale Q4 anche su fondi scivolosi o su asfalto in condizioni non perfette l’auto restituisce una risposta molto prevedibile che permette di guidare quasi al limite senza esporsi a grandi rischi. Addirittura, quando la strada lo permette, si può giocare con un leggero sovrasterzo in uscita di curva che rende la guida molto divertente ma non impegnativa. L’ingresso e la percorrenza di curva trasmettono un senso di sicurezza che invoglia ad alzare il ritmo per trovare il vero limite degli pneumatici, questi ultimi studiati appositamente da Pirelli in collaborazione con Alfa Romeo. Lo sterzo è qualcosa di formidabile. Leggero il giusto, con una taratura che si adatta ad un utilizzo urbano quanto sportivo e, soprattutto, una precisione elevata che permette di capire esattamente dove si mettono le ruote anteriori. Se vi piace la guida sportiva è impossibile rinunciare ai paddle in alluminio posizionati in maniera solidale dietro allo sterzo.
Il propulsore dell’Alfa Romeo Stelvio Estrema è il noto 2.0 Turbo benzina da 280 CV, pronti ad assecondare ogni richiesta del conducente. Stessa filosofia per il cambio, uno ZF a 8 rapporti che permette una guida estremamente rilassata con cambiate puntuali e veloci ma, quando impostiamo la modalità di guida più sportiva, restituisce il feeling del colpetto sulla schiena tipico dei convertitori di coppia: una vera goduria.
Se tra le curve lo Stelvio dà il meglio di sé, in città si notano alcune piccole dimenticanze. Si tratta di accortezze non indispensabili che, tuttavia, si apprezzano nel quotidiano. Un esempio è l’assenza della funzione HOLD che permette di rimanere fermi al semaforo senza dover premere il pedale del freno, oppure la bassa risoluzione dell’immagine per la retrocamera che si utilizza spesso nelle manovre di parcheggio.
Con il Model Year 2021, l’Alfa Romeo Stelvio ha aggiornato i sistemi di ausilio alla guida. Il cruise control adattivo e il mantenimento della carreggiata attivo assicurano un’autonomia di livello 2. Dunque, non sono concesse distrazioni durante la guida, un segnale acustico e visivo richiamerà l’attenzione del conducente. Probabilmente, con il restyling di Alfa Romeo Stelvio previsto per il prossimo anno, oltre ai fari LED, ci sarà un aggiornamento sul fronte ADAS che andrà ad ottimizzare l’intervento e la sinergia dei sistemi di sicurezza dell’auto.
Capitolo consumi, quanto è più assetata rispetto alla gemella Diesel? Durante il nostro test drive, abbiamo ottenuto un consumo di benzina di 9,7 l/100 km (10 km/l) in città e 7,5 l/100 km (13 km/l) in extraurbano. In media, dunque, si consuma circa 8,6 l/100 km (11,6 km/l) di carburante. La versione Diesel da 210 CV ha un consumo misto di circa 6,3 l/100 km (16 km/l), poco sopra i 4 km al litro in più. Considerando la differenza di prezzo attuale tra i due tipi di carburante, l’Alfa Romeo Stelvio Estrema da 280 CV diventa ancora più allettante. La versione Estrema rappresenta il vertice della gamma Stelvio, dunque indirizzata a chi non bada troppo a spese, allora, come farsi mancare la motorizzazione che ne esalta le doti dinamiche.
L’Alfa Romeo Stelvio si dimostra uno Sport Utility Vehicle da guidare veramente, apprezzando curva dopo curva la tecnica che si cela sotto al cofano motore ed il perfetto binomio assetto/sterzo. Forse, però, avrei associato più facilmente la sigla Estrema ad una versione in tiratura limitata di sua maestà Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, con un assetto impostazione ancora più corsaiola e, magari, a quattro posti secchi. Insomma, una sorta di canto del cigno del mitico V6 che potesse divertire in maniera estrema i piloti durante un track day.
Mettendo da parte il giudizio da appassionato di auto, e ragionando in maniera più razionale, la versione Estrema vuole appagare i clienti desiderosi di avere una sportiva per tutti i giorni, lasciando alla versione Quadrifoglio e – perché no – alla Giulia GTAm il compito di divertire in pista.
L’Alfa Romeo Stelvio Estrema è offerta ad un prezzo di partenza di 75.400 euro per la versione con motore Diesel e 77.000 euro per il benzina. Come metro di paragone, la versione Estrema è più vicina alla Veloce (7.000 euro in più) rispetto che alla Quadrifoglio, offerta a 109.000 euro. Praticamente tutti gli equipaggiamenti sono di serie sulla Estrema, optional si paga solo il tetto panoramico apribile elettricamente (+ 1.700 euro). Niente male lo sconto previsto per l’acquisto online che, nel nostro caso, fa scendere il prezzo da 79.800 euro a 71.920 euro.
Le rivali dirette di Alfa Romeo Stelvio Estrema sono la Audi Q5, la Mercedes-Benz GLC, la Volvo XC60, la Jaguar F-PACE e la BMW X3. Il SUV del Biscione non sarà il migliore in termini di tecnologia e “filosofia green” ma sa il fatto suo in termini di piacere di guida dove, per molti, rimane il punto di riferimento della categoria.
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