È bastata una dichiarazione del noto giornalista de “La Verità” Maurizio Belpietro per scatenare tutti gli appassionati dello storico marchio milanese Alfa Romeo.
Il giornalista ha sottolineato: “Qualche anno fa la Volvo, marchio svedese storico ma in difficoltà, fu ceduta prima agli americani della Ford e poi agli asiatici di Geely. In molti prevedevano il tracollo dell’azienda. In realtà, a dieci anni dal cambio di proprietà, Volvo vende più di prima e viene guidata da un manager tedesco, esperto nel settore automobilistico“.
Futuro cinese per Alfa Romeo quindi? Ancora presto per dirlo, quello che è certo è che la notizia ha subito innescato delle polemiche soprattutto degli appassionati che su social si sono già dichiarati preoccupati soprattutto per il fatto che le auto a marchio Volvo per questioni di sicurezza sono autolimitate a 180 km/h. Un dato che preoccupa gli Alfisti, abituati alle versioni Quadrifoglio che emozionano e vanno ben oltre le prestazioni sopra descritte.
La storia di Alfa Romeo è lunga e frastagliata, molti sicuramente ricorderanno la cessione della casa automobilistica al gruppo FIAT. Negli anni Ottanta l’azienda restò a corto di liquidità, una situazione che la spinse verso la prima cessione intermediata dall’allora presidente dell’IRI Romano Prodi che decise di vendere la casa di Arese ad un gruppo privato.
Dopo una lunga battaglia con Ford, la Fiat acquisì l’Alfa che ancora oggi nonostante le diverse evoluzioni dell’azienda, prima in FCA ed ora in Stellantis, fa parte del gruppo. Secondo Belpietro: “ Quando l’Iri guidata da Romano Prodi, anziché vendere l’Alfa Romeo alla Ford, la cedette alla Fiat, si pensava che ciò avrebbe segnato il rilancio della storica casa automobilistica. Tuttavia, invece di risollevarsi, l’Alfa iniziò a declinare. In passato, c’era stato anche l’interesse di Audi a rilevare il brand del Biscione e a riportarla in auge, ma Sergio Marchionne scartò l’offerta per evitare la competizione interna“.
Proprio Marchionne era molto affezionato al brand Alfa e decise di riportarlo nel mondo delle competizioni grazie alla collaborazione con la Sauber per la Formula 1. In particolar modo l’ex amministratore delegato credette molto nel progetto legato alla piattaforma Giorgio da cui sono nate la Giulia e lo Stelvio. Ancora oggi si ricordano le sue parole nel 2016 al lancio della vettura a trazione posteriore che doveva rilanciare Alfa: “La Giulia è una bellissima automobile, la migliore auto fatta dal gruppo negli ultimi dodici anni, questo in particolare grazie alla presenza di un motore definito come pazzesco”.
Alla dichiarazione del giornalista non sono però mancate dure reazioni soprattutto da Stellantis. Con un lungo post sui social Cristiano Fiorio, capo dei progetti strategici di Alfa Romeo, ha espresso le proprie opinioni circa la vendita del brand Alfa: “L’ignoranza ed il populismo sono un male che ci affligge ma che si può combattere con i fatti, il lavoro e la serietà. Maurizio Belpietro ha avuto il coraggio di dire che la famiglia Agnelli dovrebbe vendere l’Alfa Romeo, magari a qualche brand Cinese. Pensavo fosse una giornalista serio invece è solo un ignorante, esterofilo ed irrispettoso. Non sai di cosa parli, vieni a vedere cosa stiamo facendo e quanto abbiamo investito nel futuro del brand Alfa Romeo. Invece di fare il Tuo mestiere di ricerca, perché non hai fatto un’intervista al Ceo di Alfa Romeo o hai cercato di guardare i dati? Era troppo faticoso? E poi visto che citi senza sapere, hai detto che produciamo all’estero e che serve un rilancio, e che Volvo è un esempio. Per tua informazione Alfa Romeo oggi produce 100% in Italia, e solo 1 modello è pianificato nel futuro all’estero. Volvo, che è di proprietà Cinese (ciò che tu auspichi per Alfa Romeo), produce le sue auto in Cina, In Belgio negli Stati Uniti e solamente in parte in Svezia. l’internazionalizzazione della produzione, specie verso oriente, è post acquisizione. Sei scandaloso Belpietro…ignori i fatti! Leggi cosa abbiamo fatto, studia ed informati e poi parla. Ah, dimenticavo, che auto guidi? …guarda a caso un’auto straniera! bravo“.
Insomma, una posizione chiara. E voi che cosa ne pensate? Siete dell’idea che Alfa dovrebbe essere ceduta?
Autore: Alessandro Cattelan
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