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Alfa Romeo Giulia protagonista di Autostyle Design Competition 2015

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Al via l’evento dedicato al design automobilistico mondiale che premia le giovani promesse del Concorso Internazionale Versioni Speciali. A Villa di Bagno workshop con i massimi esponenti del settore ed esposizione di vetture da sogno, tra le quali Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e 4C Spider.

Il 2 ottobre si svolgerà a Porto Mantovano (Mantova) la dodicesima edizione di “Autostyle Design Competition 2015”, un avvincente viaggio alla scoperta del design automobilistico organizzato da Berman, azienda di componentistica auto dal 1972, dal magazine Auto&Design e dalla società Wacom.

Fiore all’occhiello dell’evento è il tradizionale Concorso Internazionale Versioni Speciali riservato alle giovani promesse provenienti da alcune delle più famose accademie di design europee. A valutarli una commissione composta da designer affermati quali Roberto Giolito (FCA), Alessandro Maccolini (Alfa Romeo) e Flavio Manzoni (Ferrari).

Ospitata all’interno della Villa di Bagno, suggestiva location con un giardino secolare, la kermesse offrirà un ricco calendario tra workshop con i massimi esponenti del settore. Tra questi Inna Kondakova, Chief designer interiors Alfa Romeo, e Alessandro Maccolini, Chief designer exteriors Alfa Romeo, che accompagneranno gli ospiti alla scoperta della nuova Giulia, sintesi del nuovo paradigma Alfa Romeo e massima espressione della “meccanica delle emozioni”. E accanto all’affascinante Giulia Quadrifoglio sarà esposta un esemplare dell’Alfa Romeo 4C Spider, l’icona moderna del marchio che coniuga uno stile mozzafiato con ottime prestazioni ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida.

Alla manifestazione mantovana i riflettori saranno puntati sulla straordinaria versione top di gamma Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. Tra i suoi punti forza un design distintivo che esprime le tre caratteristiche peculiari dello stile italiano: il senso delle proporzioni, la semplicità e la qualità delle superfici. È questa la “pelle” che gli stilisti Alfa Romeo hanno modellato con cura artigianale sulle parti meccaniche.

In particolare, le proporzioni sono basate sull’architettura tecnica dell’intera vettura: per Alfa Romeo i punti di riferimento sono l’equilibrio dei pesi (50/50) e la trazione posteriore. Per bilanciare al meglio le masse, il motore e la meccanica devono collocarsi tra i due assi. Da qui la scelta per Giulia di disegnare sbalzi molto ridotti, un lungo cofano e lunghi parafanghi anteriori, un abitacolo arretrato, “appoggiato” sulle ruote di trazione, e parafanghi posteriori muscolosi che segnalano visivamente il punto dove la potenza viene scaricata a terra. Tutto questo si traduce in un passo estremamente generoso – il più lungo della categoria – contenuto in una carrozzeria tra le più compatte. Da queste proporzioni nasce una forma dinamica come si evince dall’ellisse che si vede nella vista in pianta. Inoltre, gli angoli arrotondati e i montanti avvolgenti danno slancio alla vettura, creando un profilo “a goccia” che ricorda una delle più belle auto di tutti i tempi: la Giulietta Sprint.

Il secondo aspetto dello stile italiano è la “semplicità” che nasconde uno dei processi creativi più complessi nell’industria: progettare un’automobile. Spetta allo stile, infatti, celare il lungo e complesso lavoro dietro una linea semplice e naturale che metta in risalto l’eleganza delle forme e il gusto raffinato del Made in Italy. Lo stesso approccio che pervade l’intera storia del design Alfa Romeo, che si è sempre espresso attraverso linee pulite e tese.

Infine, lo stile italiano si caratterizza per la qualità delle superfici, che significa creare riflessi ricchi e armoniosi attraverso i volumi. Il risultato finale sulla nuova Giulia è una forma scultorea che ricorda un grande felino ripreso nell’atto di scattare. La stessa ispirazione si ritrova all’interno della vettura che è pulito ed essenziale, tutto centrato sul guidatore, come dimostra il raggruppamento di tutti i comandi sul volante che è stato disegnato piccolo e diretto per adattarsi a tutti gli stili di guida.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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