3) Alfa Romeo Giulia: il boom economico passò anche da lei
Nata come erede della Giulietta, nome anch’esso ripreso poi in tempi recenti, la Giulia prima serie è stata prodotta ininterrottamente dal 1963 al 1977 in più di una variante di carrozzeria, per un totale di 1.000.000 di esemplari. La Giulia riprendeva parte della meccanica della Giulietta portando diverse innovazioni sempre legate alla sportività, come ad esempio le valvole di scarico raffreddate al sodio, le sospensioni a quadrilateri sovrapposti e fu inoltre la prima ad essere ampiamente collaudata in galleria del vento, quando si iniziò a capire l’importanza della penetrazione aerodinamica delle auto stradali.
L’auto segnò inoltre lo spostamento della produzione dal Portello, sede storica fin dagli inizi, al nuovo stabilimento di Arese, dove la Giulia GT fu la prima ad essere interamente prodotta nel nuovo sito. La prima fu la Giulia TI del 1962 con motore quattro cilindri 1750 di cilindrata cui seguirono una miriade di versioni che iniziarono a distinguersi nel mondo delle corse nonché come vetture di servizio tra le forze dell’ordine. È del 1976, la cui produzione durò solo un anno, la Giulia Super Diesel, figlia della crisi petrolifera di metà anni ’70: non ebbe il successo sperato ma anticipò le berline dei decenni successivi.
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