Vedeva la luce 10 anni fa l’Alfa Romeo 4C Concept e, proprio nei giorni in cui sembra sempre più chiaro il futuro (a batterie) che attende il Biscione dopo 110 anni e oltre di storia, riscoprire com’è nata una sportiva che ha fatto tanto discutere, e tanto godere gli appassionati, sembra il giusto preludio alla lettura delle memorie di un brand così simbolico.
Pensate che a pochi metri di distanza Fiat presentava la Freemont, idea del SUV che avrebbe poi lasciato spazio al successo delle Jeep negli anni a venire. L’attenzione, però, era tutta per lei, la 4C Concept. Sviluppata in gran segreto, tanto che sarebbero serviti ulteriori 2 anni per vederla lanciata sul mercato, la 4C Concept ha fatto esclamare il pubblico degli appassionati: era una baby supercar fin dagli albori, nonostante fosse chiaro che qualcosa sarebbe cambiato da lì al 2013.
A fornirci una panoramica completa sulle curiosità e sul vero e proprio backstage della nascita della 4C è stato il Museo Storico Alfa Romeo che ha organizzato diversi incontri per andare alla riscoperta delle icone esposte proprio presso la struttura alle porte di Milano. A raccontare tutta la sua genesi è Alessandro Maccolini, oggi capo del design degli esterni del Biscione, che si occupò già dei primi bozzetti risalenti al 2010.
Emerge a quale auto si è ispirato, cioè la Scarabeo del 1966, a sua volta basse dell’Icona definitiva, la 33 Stradale. Questa piacevole intervista ci porta quindi alla scoperta della 4C là da dove tutto è partito, tanto che all’inizio lo stesso Maccolini ipotizzò una presa d’aria sul cofano che poi sarebbe stata scartata. Fu Sergio Marchionne a convalidare l’idea e soprattutto l’impostazione di base, e da lì tutto procedette per l’avvio alla produzione di serie, non prima di aver studiato la 4C Concept che nel marzo 2011 sarebbe poi comparsa a Ginevra.
In omaggio ai 150 anni dall’Unità d’Italia, sugli specchietti compare anche un richiamo al tricolore, un doveroso omaggio aggiungeremmo noi. Non manca il colpo di scena poiché il modello è l’ultimo ad arrivare al “PalaExpo” e si rischia la figuraccia quando ci si accorge che parte della plancia si era crepata. Riparazione in extremis e fila tutto liscio, il mondo è stupito davanti alla 4C Concept. Da lì, prima del debutto della 4C di serie, arriva anche la premiazione prestigiosa al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este del 2012.
Forse furono proprio gli interni a stravolgersi di più, almeno questa fu la sensazione dell’epoca, se raffrontati a quelli della concept car. Il suo essere spartana però impose un’impostazione più classica dell’abitacolo, in stile Lotus potremmo dire, con molta attenzione a ciò che vede il pilota, cioè lo schermo che si nasconde dietro il volante.
Ora che la 4C non è più in vendita e che è definitivamente entrata nel cuore degli appassionati, riscoprire tutte le fasi della sua nascita, la sua storia, i suoi sviluppi, la sua vera e propria carriera, dalla A alla Z, può essere un buon motivo per conoscere meglio una delle auto più particolari comparse sulla scena degli ultimi anni. Noi, invece, oltre a provarla diverse volte le volemmo dedicare un inno, ve lo linkiamo qui.
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