Curiosità

Al MEF di Modena in mostra tutte le Ferrari di Gianni Agnelli

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Via il 12 marzo scorso, giorno in cui l’Avvocato Gianni Agnelli avrebbe festeggiato il secolo di vita, alla mostra a lui intitolata presso il Museo Enzo Ferrari di Modena. Sotto lo stesso tetto le fuoriserie realizzate da Ferrari e personalizzate in stretta collaborazione con l’ex Presidente della FIAT. 

Gianni Agnelli e Ferrari. L’eleganza del mito” è un omaggio della Casa di Maranello a un suo grande punto di riferimento, prima come affezionato cliente, poi come interlocutore privilegiato e partner per il centesimo anniversario dalla sua nascita. Per ora solo in forma digitale, in attesa che le disposizioni governative consentano l’accesso al pubblico, sono organizzati ogni giorno due live tour virtuali della durata di circa 30 minuti, in italiano e in inglese, per i quali occorre prenotarsi sul sito dei Musei (Ferrari.com/it-IT/museums).

Chi vuole può quindi conoscere meglio la storia che si cela dietro esemplari davvero speciali e con una storia unica da raccontare. La prima è la Ferrari 166 MM che in un lontano Salone di Torino del 1948 colpì così tanto l’allora giovane rampollo (da poco aveva perso il nonno, fondatore della Fiat) da definirla “barchetta”, un termine poi diventato sinonimo di auto scoperte dalle alte prestazioni. Finemente personalizzata nei colori verde e blu e negli interni, è la prima fuoriserie creata da Maranello per l’Avvocato.

Fu poi la Ferrari 212 Inter del 1952 a essere adattata alla personalità di questo cliente speciale, con sofisticate nuance e dettagli che faranno scuola: il bicolore blu 456 di “famiglia” accostato al bianco magnolia del padiglione, oltre a due potenti fari pensati per il piacere della velocità nelle ore notturne.

La mostra prosegue con la coupé 375 America, realizzata da Ferrari nel 1955 grazie alla simbiosi creativa con Battista “Pinin” Farina. L’Avvocato ne fu subito conquistato e rese unico il suo modello facendo realizzare, fra le altre ricercate finiture d’interni, un prezioso cronografo che volle posizionato al centro del tunnel.

Il rapporto ormai consolidato fra Gianni Agnelli e Enzo Ferrari segnò un nuovo capolavoro nel 1959 con Ia Ferrari 400 Superamerica. Questo pezzo unico che ammiriamo al MEF, allestito da Pininfarina, conferì alle granturismo Ferrari una nuova impostazione stilistica, voltando pagina rispetto al passato.

Al MEF è esposta poi la berlinetta 365 P Speciale del 1966, plasmata dal mondo delle competizioni che Pininfarina ha saputo perfettamente interpretare in due “prototipi” a tre posti con guida centrale. Quello commissionato da Gianni Agnelli si distingue per l’elegante livrea color argento con una modanatura nera che corre lungo la linea di cintura.

Nel 1984 Ferrari presentò la celebre Testarossa, una vettura che non prevedeva la versione aperta. Due anni più tardi fu l’Avvocato a commissionare una spider del celebre modello a Pininfarina con alcuni ricercati dettagli, come il cofano motore di nuovo disegno e dei colori ricorrenti nelle sue creazioni: il bianco magnolia della capote, il grigio Nurburgring della livrea, il blu degli interni. Non poteva mancare nella sua collezione, nonostante fosse ormai avanti con gli anni, una F40 da lui ordinata nel 1989. Si distingue per il tessuto nero dei sedili e la frizione elettronica Valeo.

Nel 2000, sulla base stilistica della 360 Spider, Agnelli affidò a Pininfarina il progetto di una barchetta ancora più estrema in un esemplare unico. Con la livrea grigio argento accompagnata da eleganti toni blu, venne donata a Luca di Montezemolo come regalo di nozze.

A chiudere la manifestazione c’è la Formula 1 a lui intitolata, quella F2003 G.A. (foto di copertina) che nel 2003 colse il sesto titolo piloti di Michael Schumacher e il quinto consecutivo per la Ferrari nei costruttori. Presentata pochi giorni dopo la sua scomparsa (24 gennaio), per tutta la comunità Ferrari fu il più sentito riconoscimento a un indimenticabile cliente partner e a un raffinato, discreto, determinante compagno di viaggio.

John Elkann, Presidente di Ferrari e nipote prediletto, così descrive la nuova mostra del MEF: “La mostra che inauguriamo domani racconta un incontro straordinario: unisce da un lato le emozioni che le auto più belle del mondo suscitano in chi ama guidare, dall’altro l’enorme rispetto e la passione vera che mio nonno aveva per le auto di Maranello. Passione che lo portava a rendere speciale ogni Ferrari che possedeva e che siamo felici di condividere con tutti gli appassionati”.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: Ferrari

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