Il Camp Jeep 2016 di Bassella in Spagna cade nell’anno delle celebrazioni per i 75 anni del Marchio delle sette feritoie. Per questo a fianco dei modelli della nuova gamma, erano presenti alcuni modelli iconici della storia Jeep che abbiamo guidato in un percorso allestito appositamente e ora vi descriviamo nel dettaglio.
Willys CJ-2A: La prima Jeep ad uso civile
Prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, gli ingegneri della Willys-Overland riaffermarono l’impiego civile della nuova Jeep. A quell’epoca nessun’altra casa costruttrice al mondo era in grado di offrire al grande pubblico un veicolo a trazione integrale leggero ed economico. Sebbene la versione civile fosse molto simile al precedente modello militare, c’erano comunque delle sostanziali differenze. In particolare, questo veicolo fu il primo a presentare la famosa griglia a 7 feritoie. In effetti la versione militare ne aveva 9, mentre la CJ-2A montava dei fari anteriori incassati più grandi che richiesero l’eliminazione di una feritoia per lato della griglia.
Inoltre, la ruota di scorta venne spostata lateralmente per inserire una sponda mentre il bocchettone di rifornimento del serbatoio del carburante fu spostato all’esterno della scocca. Commercializzata con la denominazione “Universal”, la CJ-2A era destinata a svolgere un’ampia gamma di lavori agricoli ed industriali. Sul retro del veicolo venne installata una presa di potenza per azionare una serie di attrezzi agricoli che erano commercializzati dalla stessa Willys.
A livello tecnico la Willys MB ha un propulsore 2.2 l quattro cilindri in linea da 60 CV con cambio manuale a tre rapporti, sistema a quattro ruote motrici e due velocità.
Willys Jeepster: la roadster di famiglia
Per competere nel settore automobilistico in forte espansione nel periodo del dopoguerra, Willys Overland mise in campo un trio di derivati civili della sua celeberrima Jeep del periodo bellico: la CJ-2A “smilitarizzata”, la prima Station Wagon con scocca in acciaio e la sportiva Jeepster (prodotte in totale 19.132 unità), introdotta nel 1948. Prodotta per soli tre anni, la Jeepster era una vettura orientata al tempo libero e al divertimento costruita sullo stesso pianale della Jeep Station Wagon. Era una cinque posti da turismo con colori e finiture vivaci, trazione posteriore, capote apribile con finestrini laterali in plastica.
A livello tecnico il propulsore della Jeepster era un quattro cilindri in linea testata a L, 2.2 l da 63 CV con una trasmissione a tre rapporti con l’innovativo sistema overdrive.
Kaiser Jeep Wagoneer 1969: Il primo Premium Sport Utility Vehicle
Nel 1963, con l’introduzione della Wagoneer il mercato dei SUV cambia per sempre. Per la prima volta chi acquista un SUV può avere oltre alla trazione integrale anche il cambio automatico e le sospensioni interiori indipendenti. Queste caratteristiche, insieme a dotazioni esclusive come tappetini, rivestimenti delle porte in vinile e autoradio creano di fatto il primo SUV “premium”. Questo modello si trovava a suo agio sugli sterrati come al country club. Gli appassionati delle quattro ruote motrici non dovevano più avere un veicolo per le attività quotidiane e un altro per il tempo libero: la Jeep Wagoneer rispondeva a tutte queste esigenze.
A livello tecnico la Jeep Wagoneer era dotata di un propulsore sei cilindri in linea OHV (valvole in testa) da 124 CV con una trasmissione automatica a tre rapporti.
Jeep Cherokee Golden Eagle del 1978
Introdotta nel 1974, la Jeep Cherokee era la versione a due porte della Wagoneer anche se una sua versione a quattro porte fu poi lanciata nel 1977. Con l’offerta di modelli sia a quattro che a due porte, il marchio Jeep voleva continuare ad ampliare il sempre più vasto mercato dei SUV. Anche se la Wagoneer e la Cherokee avevano in comune la stessa struttura della scocca, la griglia, i fari posteriori e le finiture della carrozzeria differenziavano i due modelli.
A livello tecnico la Jeep Cherokee Golden Eagle era dotata di un propulsore OHV (valvole in testa) da 110 CV con una trasmissione automatica a tre rapporti.
AMC Jeep CJ-7 1979
Presentato nel 1976, il modello CJ-7 ha introdotto una nuova generazione di vetture ‘open top’ a trazione integrale. La CJ-7 può essere considerata anche il primo veicolo Jeep ad esprimere un modo di essere e uno stile di vita. Questo modello presentava una struttura più lunga e più larga che garantiva maggiore spazio a bordo. Il passo era maggiore di circa 1 pollice rispetto a quello della CJ-5. Grazie all’ampia offerta di speciali tinte carrozzeria, autoradio e allestimenti interni, la CJ-7 catturava i cuori di una giovane generazione alla ricerca di avventure e pronta a scoprire il mondo. Il modello CJ-7 è rimasto in produzione fino al 1986, quando è stato sostituito dalla Wrangler.
A livello tecnico la AMC Jeep CJ-7 era dotata del propulsore 6 cilindri OHV (valvole in testa) da 110 CV con cambio manuale a quattro rapporti.
Jeep Wagoneer XJ 1988: il primo SUV compatto
Il modello Jeep Wagoneer era basato sulla Cherokee XJ, una vettura che aveva ridefinito la categoria degli sport utility vehicle. I progettisti Jeep impiegarono quattro anni per creare il primo SUV compatto a quattro porte. Si trattava della prima Jeep completamente nuova dall’epoca della Wagoneer (1963) ed era stata denominata serie XJ. L’XJ dimostrava come un SUV potesse anche essere un veicolo a quattro porte compatto e leggero senza per questo perdere le sue capacità off-road.
Per la prima volta nel segmento dei SUV, la Cherokee utilizzava una scocca portante (Unibody) grazie alla quale il veicolo si alleggeriva di mezza tonnellata. Era inoltre 21 pollici più corto e sei pollici più stretto pur conservando il 90% delle capacità della vecchia Cherokee. Le nuove sospensioni anteriori “Quadra-link” consentivano di mantenere la robustezza dell’assale migliorando al contempo la tenuta di strada e la guidabilità. Erano disponibili due diversi sistemi di trazione integrale: il Select-Trac e il nuovo sistema Command-Trac “Shift-on-the-fly”. Il Command-Trac permetteva di passare dalla trazione a due ruote motrici a quella integrale con il veicolo in movimento. La Cherokee XJ è stata costruita dal 1984 e 2011 e la sua versione di lusso Wagoneer, in esposizione al Camp Jeep, dal 1986 al 2000.
A livello tecnico la vettura era dotata del propulsore 6 cilindri OHV (valvole in testa) da 177 CV con trasmissione automatica a tre rapporti.
Jeep Grand Cherokee XJ del 1998: Il primo Large Premium SUV
Fin dalla sua introduzione nel 1993, Jeep Grand Cherokee ha fissato il nuovo standard di riferimento nel segmento dei premium SUV. Progettata con focus sulla premiumness, la Grand Cherokee offriva un equipaggiamento di livello superiore pur conservando le leggendarie capacità off-road del marchio Jeep.
Abbinando la collaudata carrozzeria monoscocca al nuovo assetto delle sospensioni multilink a molla elicoidale Quadra Coil, la Grand Cherokee introduceva un nuovo riferimento anche in termini di handling sia su strada che fuoristrada. La nuova Grand Cherokee è stata anche il primo SUV a essere equipaggiato con airbag lato conducente e ad offrire tre diversi sistemi di trazione integrale. Tra questi il Quadra-Trac, ovvero l’unico sistema di trazione integrale con bloccaggio della modalità di alta gamma per assicurare velocità in autostrada e marce ridotte per il fuoristrada estremo.
Il modello Grand Cherokee è tuttora in produzione. Attualmente alla quarta generazione, è il SUV più premiato di sempre e offre un contributo fondamentale al successo del marchio Jeep.
A livello tecnico la vettura era dotata del propulsore 4.0 sei cilindri da 185 CV con trasmissione automatica a quattro rapporti con overdrive.
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