L’agosto del 1985 resterà un mese indelebile per la Peugeot, un mese impresso a caratteri cubitali nella storia sportiva della casa automobilistica francese. Infatti, proprio nell’agosto dell’85, il Leone si assicurò il suo primo titolo mondiale, vincendo il Rally dei Mille Laghi a Jyväskylä (Finlandia).
Il Campionato dell’85 e la vittoria al Mille Laghi
Il team Peugeot arriva nella città finlandese dopo una lunga serie di vittorie: Montecarlo, Svezia, Portogallo, Acropoli, Nuova Zelanda e Argentina; nessun avversario sembra poter reggere il confronto con la 205 Turbo 16. Tuttavia, i problemi non mancano: tre settimane prima, infatti, il pilota di punta della squadra, il finlandese Ari Vatanen, era rimasto vittima di un grave incidente nel corso del Rally d’Argentina. Così, nel Mille Laghi prendono posto ai nastri di partenza Timo Salonen, compagno di Vatanen, e Kalle Grundel, pilota militante nel Campionato tedesco con la 205 T16 di Peugeot Germania e scelto personalmente dal team manager Jean Todt.
La gara comincia con l’inedita coppia Salonen-Grundel a bordo di due nuovissime Evo 2, rispettivamente una C202 e una C203. Gli imprevisti non si fanno attendere: Grundel, infatti, esce di strada alla prima Speciale e piega la scocca della sua vettura. Salonen, invece, si prende il ruolo di protagonista, tagliando il traguardo al primo posto. Peugeot è Campione del Mondo Marche, Salonen Campione del Mondo dei Piloti Rally.
La storia di un’auto che ha fatto la storia: la 205 T16 Evo 2.
La madre della Evo 2, la “semplice” T16, fa il suo esordio nel maggio dell’84. Dodici mesi dopo, arriva il debutto della Evo 2 nel Tour de Corse, con il secondo posto conquistato da Bruno Saby. La presenza di problemi legati al sottosterzo costringe i meccanici Peugeot a mettere mano alla vettura. Il risultato è proprio la Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2, un’auto molto diversa dall’originale: a livello rigidità il parametro torsionale è quasi raddoppiato; mentre per il motore, viene sviluppato un pacchetto che comprende una nuova testata, un turbo Garret (al posto di un KKK) che lavora con una pressione di 2,5 bar, un intercooler aria-acqua, e un albero motore alleggerito. I risultati sono evidenti: rispetto agli originali 350 CV a 8.000 giri/min, l’XU8-T ha una potenza massima di 430 CV a 7000 giri/min; mentre la coppia massima sale a 50 mkg a 5.5000 giri/min. Cambia anche l’aerodinamica: vengono aggiunte vistose appendici aerodinamiche studiate nel dettaglio nella galleria del vento, e la macchina viene alleggerita di 80kg conferendole un peso complessivo di 910 kg rispetto agli originali 990.
1986 – 1987: altri due anni di successi
Nel 1986 la T16 Evo 2 porta la Peugeot al secondo titolo consecutivo di Campione del Mondo Marche, mentre Juha Kannkunen è per la prima volta Campione del Mondo Piloti. La vittoria di Salonen in Gran Bretagna chiude il ciclo.
Ma la storia della 206 T16 non finisce qui: il ritorno alle corse di Vatanen nel 1897 coincide con la vittoria nella Dakar dello stesso anno.
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