Tecnica

Gli ADAS di Gruppo PSA: la strada per la guida autonoma è segnata

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ADAS, questa sigla sconosciuta. In tanti non conoscono il mondo che si nasconde dietro le tecnologie di assistenza alla guida (ADAS significa Aid Driving Assistance System) ma, soprattutto negli ultimi anni, lo sviluppo di questi sistemi è stato costante e sta aprendo l’orizzonte verso la guida autonoma. È in questa ottica che si inseriscono gli ADAS di Gruppo PSA, in costante evoluzione dal 2016 e declinati sui vari brand del gruppo francese: Citroen, Peugeot e non ultima, anzi, DS.

Seppur con le dovute limitazioni dovute al piacere della guida, in tante situazioni, basti pensare al traffico cittadino nonché ai noiosi viaggi in autostrada, la tecnologia rappresenta un aiuto concreto. L’orizzonte della vera e propria guida autonoma è però ancora al di là da venire ma, come vedremo, la tecnologia c’è già e viene già applicata su molte vetture già oggi disponibili in commercio.

Sui modelli di Gruppo PSA un complesso sistema di radar e telecamera  è già in grado di rilevare la presenza di determinati oggetti, di eseguire una classificazione di base dei cartelli stradali, di segnalare al conducente eventuali condizioni pericolose della strada, di monitorare i punti ciechi, di assistere nel cambio di corsia, di controllare il grado di attenzione alla guida dell’automobilista.

Un valido aiuto a quelle situazioni di pericolo o di semplice distrazione che, senza pensarci, possono causare incidenti dalle più o meno gravi conseguenze. La frontiera della vera e propria guida autonoma è, come dicevamo, ancora lontana (si parla di 2025/30) ma gli ADAS di Gruppo PSA sono solo l’inizio di un progetto a più ampio respiro, chiamato AVA, e del quale vi abbiamo parlato in questo articolo.

Gruppo PSA e la sfida della guida autonoma

Gli ADAS di Gruppo PSA hanno fatto la loro comparsa nel 2016. Da allora c’è stata una costante evoluzione che ha portato, sugli ultimi modelli, il debutto di tecnologie impensabili fino a qualche anno fa. Lo dimostra la nuova DS 7 Crossback, dotata dell’inedito Night Vision che fa il verso ai sistemi presenti sui più moderni caccia da combattimento, in grado tramite gli infrarossi di monitorare la strada nelle ore notturne.

Tolta la “paladina” dei nuovi sistemi, ovvero il SUV francese di nuova generazione, anche le altre auto di Citroen, Peugeot e DS sono equipaggiate con i primi “tasselli tecnologici”, declinati secondo il messaggio che il brand porta avanti. Citroen si concentra sul suo programma Advanced Comfort (qui la nostra prova dell’Advanced Grip Control sulla neve con la C3 Aircross), Peugeot da anni propone il tecnologico i-Cockpit mentre DS ha fatto un salto avanti ragguardevole che apre le porte ai sistemi che arriveranno nel futuro, a partire dal Night Vision che verrà esteso sulla nuova Peugeot 508 presentata a Ginevra.

Il sistema Night Vision di DS 7 Crossback

Tutte le nostre vetture, nate dall’eccellenza del savoir-faire francese – ricorda Yves Bonnefont, Direttore del Marchio DSconiugano raffinatezza e tecnologie. Ma DS 7 Crossback, prima auto della nostra seconda generazione di modelli, si spinge oltre. I suoi nuovi sistemi di aiuto alla guida, infatti, migliorano la sicurezza e la tranquillità del conducente, permettendo una guida automatizzata con “supervisione del conducente“.

AVA: una storia iniziata da lontano

Proprio per rispondere alle nuove sfide tecnologiche del mondo automotive, Gruppo PSA sta implementando progressivamente il suo AVA (Autonomous Vehicle for All). È un programma che riunisce un’ampia gamma di funzioni progettate per portare progressivamente a delegare, inizialmente in modo parziale e poi totale, la guida all’auto, ma sempre su richiesta del conducente.

La prima frontiera è il 2020 quando la guida autonoma (livello 1-2-3) sarà la normalità sulle auto di media-alta gamma.  Liberare l’essere umano dalle situazioni spiacevoli è il primo passo verso quello che AVA porterà nei prossimi anni. Iniziati nel 2015, i test stanno proseguendo sulle strade francesi sulle quali sono sono già stati coperti oltre 200.000 chilometri in modalità autonoma (livelli da 2 a 4).

Una delle Peugeot 3008 impegnate nei test della guida autonoma

Inoltre, dal marzo del scorso anno più di un centinaio di persone esterne al Costruttore francese ha già guidato positivamente i dimostratori di Gruppo PSA. Questa esperienza, giudicata da tutti in modo positivo, permette di verificare la facilità con cui è possibile delegare la guida, e proiettarsi più facilmente nel futuro dell’auto.

 

 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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