Un pilota australiano, vicino a Mick Schumacher, è stato accusato di stupro all’interno della villa della famiglia Schumacher a Gland, nel Cantone di Vaud, in Svizzera. L’episodio risale al 2019, ma la denuncia è stata presentata solo nel gennaio 2022 da una infermiera che lavorava nella proprietà per assistere il campione dopo il grave incidente sciistico del 2013.
Secondo l’atto d’accusa, il presunto abuso è avvenuto in una camera al piano superiore della residenza, dopo una serata con alcol. Il pilota, ospite nella villa grazie alla vicinanza con Mick Schumacher, avrebbe approfittato dello stato di incoscienza della vittima per compiere l’aggressione.
I dettagli della vicenda
La donna, trentenne, faceva parte dell’equipe medica che gestiva i trattamenti per Michael Schumacher. Quel giorno, terminato il servizio, si era unita a due colleghi per una partita di biliardo nella villa, accompagnata da cocktail e alcolici. Colta da malessere, la donna è stata portata in una camera del personale, dove si è addormentata. È proprio in questo frangente che il giovane pilota, secondo l’accusa, sarebbe tornato per abusare di lei.
La vittima ha inizialmente tentato di ignorare l’accaduto, anche per paura di perdere il lavoro, e non ha informato la famiglia Schumacher. Solo due anni più tardi ha deciso di sporgere denuncia.
L’imputato e i legami con la Formula 1
Il presunto aggressore, vicino al figlio di Schumacher, ha tentato in passato di entrare nel mondo della Formula 1, senza successo. Frequentava eventi e circuiti europei insieme a Mick, usufruendo dell’ospitalità nella villa per evitare continui spostamenti dall’Australia.
Attualmente è sospeso per doping e non è noto al grande pubblico, ma il suo nome è legato alla vicenda legale in Svizzera. Gli avvocati delle parti coinvolte, così come il servizio stampa della famiglia Schumacher, non hanno rilasciato dichiarazioni.
Il processo e l’incertezza
Il processo era fissato per mercoledì alle 9, ma potrebbe non avere luogo. L’imputato, infatti, non si è presentato da mesi, pur avendo collaborato inizialmente con le autorità. In caso di assenza ingiustificata, il tribunale potrebbe rinviare l’udienza, un evento raro in procedimenti per violenza sessuale.
Gli avvocati, Patrick Michod per la vittima e Luc Vaney per l’imputato, hanno preferito non commentare la vicenda, mentre la famiglia Schumacher non si è espressa.
Contesto e implicazioni
La vicenda, pur essendo confinata alla residenza di Gland, ha suscitato clamore internazionale per il legame con la famiglia Schumacher e per la gravità delle accuse. Rimane cruciale distinguere tra il contesto della proprietà e la responsabilità diretta della famiglia: secondo l’atto d’accusa, nessun membro della famiglia era presente al momento dei fatti.
Fonte: 24Hueres

