Tutti i cittadini, soprattutto quelli italiani, odiano fare i conti con le tasse. Tra le varie imposte ci sono alcune che vengono pagate in maniera più spensierata, ed altre che proprio sono maldigerite dai contribuenti. È il caso del bollo che è disprezzato soprattutto per la sua cifra elevatissima. A fargli compagnia c’è qualcosa di ancor più costoso e di cui si parla da anni: l’abolizione del superbollo auto. Quest’esosa tassa va pagata con un’aggiunta di 20 euro dagli automobilisti che possiedono una vettura con potenza superiore a 185 kW, che equivale a 251 CV di potenza. Stando alle ultime voci che circolano, pare che il Governo Meloni stia pensando all’abolizione del superbollo.
Contrariamente a quanto si possa vociferare in giro, il pagamento di bollo e superbollo è tutt’altro che facoltativo, anzi. Il bollo auto non è nient’altro che la tassa automobilistica locale da pagare su veicoli auto e moto immatricolati in Italia, è quindi una vera e propria imposta sulla proprietà e si paga anche nel caso di non utilizzo del veicolo. La proprietà è attestata tramite il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) ed un’eventuale esenzione dal pagamento è a beneficio solo di chi possiede un veicolo ultratrentennale. Inoltre, possono astenersi dal corrisponderlo coloro che usufruiscono dei benefici della Legge 104, ossia le persone affette da handicap accertato ed i loro caregiver.
Invece il superbollo è una sovrattassa che viene pagata dal luglio 2011, ed ha un importo pari a 10 euro per ogni kW di potenza del veicolo superiore ai 225 kW, con effetto retroattivo per tutto il 2011. Il superbollo ha subito un aumento dal 1 gennaio 2012, maggiorazione che lo ha portato a 20 euro/kW e lo ha esteso alle vetture con potenza superiore ai 185 kW. Ora, le varie chiacchiere politiche che si rincorrono nel nostro Paese dicono che il Governo guidato da Giorgia Meloni voglia abolire questa sovrattassa.
I motivi principali che potrebbero portare all’abolizione del superbollo auto sarebbero le bassissime cifre che la tassa porta nelle casse dello Stato, il tutto abbinato all’increscioso proliferare del fenomeno dei falsi leasing. Numeri alla mano, il superbollo porta nelle casse italiane solo lo 0,01% delle entrate Statali e lo 0,1% di quelle regionali. Inoltre, soprattutto nell’Italia Settentrionale, sta proliferando un orribile fenomeno, quello dei falsi leasing di autovetture con targa estera ma utilizzate da cittadini italiani. Per l’abolizione del superbollo, il Governo Meloni potrebbe contrastare quella che potrebbe diventare una vera e propria piaga. Ora il documento è in corso di studio, ma mancano le date per l’attuazione di questo provvedimento.
Sono anni che ne parliamo e speriamo nell’abolizione del superbollo auto, anni di promesse continue di ogni governo che alla fine non si prende mai la responsabilità di eliminare una tassa che fin dal primo anno ha portato più danni che benefici. Con Berlusconi nacque questo balzello iniquo, ora sempre con lui (oltre a Meloni e Salvini) al comando compiranno davvero un passo indietro tornando a far respirare gli appassionati negli ultimi anni di vita dei motori termici? Attendiamo ulteriori conferme e, si spera, una data.
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