L’abolizione del superbollo è ancora lontana. Sembrava una cosa praticamente fatta, ma così non è. A differenza di quanto si vociferava fino a qualche settimana fa, il superbollo è ancora ben distante dalla sua abolizione. I proclami e le proposte avanzate avevano entusiasmato gli automobilisti, i quali dovranno ancora fare i conti con questa fastidiosa tassa automobilistica. L’abolizione del superbollo è quindi ancora lontana, ecco perché.
L’abolizione del superbollo è ancora una volta rinviata. La commissione Finanze della Camera ha mosso finalmente i primi passi per l’abolizione del superbollo approvando due emendamenti che chiedono al Governo Meloni, nell’ambito dell’attuazione della legge delega fiscale, di riordinare le tasse automobilistiche, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l’eventuale e progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 kW (252 CV), senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche. Quindi si partirà non con una netta abolizione del superbollo, ma con una vera e propria riformulazione. Allo stato dei fatti, quindi, è stato reintrodotto quell’esplicito riferimento al superbollo che era stato cancellato durante una precedente riformulazione degli emendamenti.
Di conseguenza, la mancata citazione dell’imposta aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 CV (pari a 20 euro per ogni kW oltre i 185 kW) aveva generato una serie di equivoci sull’effettiva possibilità dell’abolizione del superbollo. Questo è solo uno dei primissimi passi mossi verso una totale abolizione del superbollo , poiché adesso la commissione Finanze della Camera ha completato solo l’iter di esame della legge che andrà a riformare l’intera impalcatura del fisco italiano. Il prossimo step ci sarà solo la prossima settimana in occasione del voto per il mandato al relatore che avrà il compito di inviare il testo definitivo al Parlamento. Dopo di che, per la parte relativa al superbollo, toccherà al Governo Meloni valutare se abolirlo o meno e, soprattutto, trovare le necessarie coperture finanziarie che si manifesterebbe col mancato introito derivante dall’ipotetica abolizione del superbollo.
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