Splende il sole su Castel Sant’Angelo e la colonnina di mercurio del termometro segna 31°. Sono le 18 di un sabato pomeriggio estivo e Roma è come al solito invasa dai turisti. Il panorama sulle sponde del Tevere, però, è leggermente diverso dal solito, così come il suono che non è quello del traffico convulso della Capitale ma arriva dagli scarichi racing delle auto da rally. Il motivo di questo diverso “sound” è la parata inaugurale del Rally di Roma Capitale 2019, quinta prova del Campionato Europeo Rally (ERC) e del Campionato Italiano Rally (CIR) e quarto appuntamento dell’Abarth Rally Cup, il campionato monomarca riservato alle Abarth. Una gara che ha già visto le Abarth 124 affermarsi e dimostrare la propria competitività nel 2017 e nel 2018, giocando un ruolo da protaginista nella Coppa FIA R-GT.
Nel 2017, infatti, Fabrizio Andolfi aveva vinto davanti ad Andrea Nucita e Andrea Modanesi; nel 2018 il francese del Team Milano Racing, Raphael Astier aveva preceduto nell’ordine lo stesso Modanesi e Andrea Nucita. Astier si era poi aggiudicato la Coppa FIA R-GT.
Quest’anno, invece, il successo del Rally di Roma Capitale 2019 è andato ai polacchi Darius Polonski e Lukasz Sitek, del Team Rallytechnology, davanti agli italiani Zelindo Melegari, Corrado Bonato, e Andrea Nucita, con Bernardo Di Caro, entrambi del team Bernini Rally. Per Polonski si è trattato del primo successo stagionale, dopo i due secondi posti ottenuti nei rally Liepaja, in Lettonia, e di Polonia. Melegari era invece all’esordio al volante della spider dello Scorpione, visto che aveva iniziato il campionato con una Mitsubishi Lancer Evolution, che però ha preferito cambiare.
Una scelta azzeccata, evidentemente, visto che con la spider torinese è riuscito a portarsi al comando della classifica generale del Campionato Europeo ERC2 , nel quale precede ora Nucita e Polonski, appaiati al secondo posto a pari punti. Dopo essere stato grande protagonista, con tempi in prova speciale di grande rilievo assoluto, Nucita si è dovuto accontentare del terzo posto, che gli consente però di mantenere la testa dell’Abarth Rally Cup con un solo punto di vantaggio su Polonski.
È stato proprio Nucita a partire al comando nella prima tappa, imponendo un ritmo molto elevato. Nell’ultima prova speciale della giornata veniva però attardato da un problema tecnico, che lo costringeva a una furiosa rimonta nella seconda tappa, che non era però sufficiente per raggiungere il secondo posto.
Dariusz Polonski (Rallytechnology): “Sono molto felice del risultato. La gara è stata veloce e molto adatta all’Abarth 124 rally con la quale ho adesso trovato un buon feeling. Molto pubblico, grande calore“.
Zelindo Melegari (Bernini Rally): “Ho trovato l’Abarth 124 rally molto efficace sui percorsi di questo tipo. In questa gara ho cercato di imparare a guidarla e nel finale sono riuscito a mantenere il secondo posto“.
Andrea Nucita (Bernini Rally): “Abbiamo dimostrato la grande competitività della nostra auto su percorsi di questo tipo, nei quali riusciamo a essere molto vicino alle trazioni integrali turbo. Il risultato è comunque positivo per il campionato“.
Il risultato, ad ogni modo, è stato incerto fino alla fine, visto che il percorso del Rally di Roma Capitale prevedeva prove speciali piuttosto lunghe con un’alternanza di tratti veloci e altri più tecnici su un fondo stradale irregolare con aderenze differenti.
Condizioni disomogenee, ma proprio per questo congeniali allo spider dello Scorpione che per il suo bilanciamento, le caratteristiche di erogazione e la possibilità di regolare in tempo reale i parametri relativi alla potenza e alla risposta del motore e la taratura della trasmissione si esprime al meglio proprio in condizioni difficili come già dimostrato in condizioni limite su ghiaccio e neve tipiche delle gare invernali. Rispetto allo scorso anno, peraltro, la 124 Abarth è stata migliorata in molte aree con l’obiettivo di ridurre il tempo di percorrenza per chilometro di prova speciale. Un obiettivo raggiunto grazie a interventi mirati che hanno interessato i principali organi meccanici, agendo anche sull’elettronica di motore, trasmissione-cambio e assetto.
Nelle prime due stagioni di gare della 124 rally sono stati accumulati una serie importante di dati e informazioni oltre ad aver potuto fare esperienza sul campo di gara. Ai due anni di competizioni si è aggiunto il continuo lavoro di sviluppo effettuato dagli ingegneri Abarth e l’importante contributo del pilota e collaudatore Alex Fiorio. Quindi ai chilometri percorsi in gara, si sono aggiunti ulteriori 5.000 km di test simulati sulle stesse strade dove si sono corse le prove speciali dei rally più impegnativi. L’obiettivo era quello di fornire ai clienti sportivi un’automobile più performante, più semplice da mettere a punto e allo stesso tempo più facile da guidare, che si adattasse sia ai piloti professionisti, sia ai gentleman driver.
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