Nessuno dovrebbe mai vedere andare in fiamme una Ferrari F40: è qualcosa di troppo crudele e doloroso, perché la Rossa del 1987 è fra le supercar più apprezzate di sempre e ha stabilmente raggiunto valutazioni superiori al milione di euro, complici i soli 1.311 esemplari costruiti.
Nemmeno il fuoco però risparmia un simile capolavoro. Nei giorni scorsi infatti un esemplare di Ferrari F40 è bruciato a Montecarlo, dopo che le fiamme sono divampate dalla zona posteriore e hanno avvolto tutta la carrozzeria, nonostante il disperato tentativo di spegnerle da parte del guidatore.
Le fiamme però hanno avuto la meglio, come dimostra la storia pubblicata su Instagram dall’ex pilota, che abita nel palazzo che fa da sfondo alla scena: si vede la Rossa quasi totalmente bruciata dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco.
La Ferrari F40 è passata alla storia non soltanto per il rabbioso motore V8 sovralimentato da 478 CV, ma anche per l’utilizzo di materiali evoluti: la coppia dell’olio, i collettori di aspirazione, i coperchi delle teste del motore e la campana del cambio sono in magnesio, mentre il telaio tubolare adotta particolari di rinforzo in kevlar.
Il peso è di soli 1.100 kg e la guida pertanto si rivela molto impegnativa, ma questo era l’obiettivo voluto dal Cavallino, che intendeva mettere a punto un’auto brutale con pochi compromessi. Non perdetevi la prova su strada.
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