Svelata nel febbraio 2022, l’Alfa Romeo Tonale si presenta come una vettura capace di rivitalizzare il Marchio, proponendo le note doti dinamiche di Giulia e Stelvio sotto la modaiola silhouette di un SUV compatto.
A distanza di più di un anno dal lancio, i valori di mercato attestano un grande successo per questo modello, con un aumento di immatricolazioni Alfa del +203% confrontando il primo trimestre 2023 con il 2022. Con questo risultato, il Biscione si aggiudica il podio in termini di crescita rispetto agli altri brand del Gruppo Stellantis (solo Maserati si avvicina con un +188% grazie alla nuova Maserati Grecale).
La protagonista di questa prova su strada è la Tonale Plug-in Hybrid Q4, la prima Alfa Romeo con la “spina”, portabandiera di un concetto a zero emissioni che porterà la gamma ad essere unicamente elettrica entro il 2027. Tuttavia, l’unità elettrica conferisce motricità al solo assale posteriore, a trainare l’avantreno (per fortuna) è presente il quattro cilindri turbo benzina, con una potenza complessiva di 280CV. Approfondiremo il discorso nel paragrafo dedicato. Per ora vi basti sapere che questo propulsore riesce a muovere la sport utility – che leggera non è – con una certa disinvoltura.
Prima PHEV del marchio Alfa Romeo, la Plug-in non vede compromessi rispetto alla Hybrid (recentemente provata), se non un considerevole divario di prezzo: dunque, quale scegliere? La risposta la troverete tra le righe di questa prova su strada. Non ci resta che scoprire esterni, interni, motori, consumi e prezzi della Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4.
Esterni e interni Alfa Romeo Tonale PHEV Q4: rimando al passato con un design ammaliante che non passa inosservato
Quello della Tonale Plug-in Hybrid Q4 è un design che non passa inosservato. In qualche modo, il SUV compatto sa sedurre chi lo guarda provocando la memoria degli appassionati nel riconoscere i tratti delle antenate che -in qualche modo- hanno lasciato un segno. Inevitabile, dunque partire dal frontale, dove si rimane ipnotizzati dallo sguardo carismatico dei proiettori ottici suddivisi in tre elementi, proprio come quelli della SZ e della Brera. Dietro, sono ancora le luci a colpire l’attenzione, con una suggestiva linea che collega i due fanali, interrotta unicamente dal logo centrale Alfa Romeo. Rimando al passato in chiave moderna dove la tecnologia la fa da padrona, con i tanto attesi fari Full LED Matrix -per la prima volta disponibili su un’Alfa- animati da eleganti effetti (sia davanti che dietro) allo sblocco delle portiere.
A livello estetico il Tonale dimostra linee eleganti e decise che scolpiscono la carrozzeria conferendo robustezza all’insieme. Ne è esempio il cofano motore con due nervature che si dilungano fino ai montanti anteriori. La linea di cintura alta e il massiccio montante C appesantiscono visivamente la ¾ posteriore ma il lunotto molto inclinato e il tetto discendente bilanciano il quadro generale. Ciliegina sulla torta, i due terminali di scarico “veri” contraddistinguono la Tonale più potente, un vero piacere per gli Alfisti che erano rimasti delusi dalla loro mancanza sulle altre versioni.
In sintesi, un design a mio avviso vincente, più bello dal vivo che in foto, caratterizzato da linee giovani ed eleganti che difficilmente passeranno di moda. Piccola curiosità: per riconoscere la Plug-in Hybrid Q4 si scorge l’elettro-biscione, ovvero la rivisitazione elettrizzata del Logo Alfa Romeo.
Guardando meglio gli interni di Alfa Romeo Tonale PHEV Q4, l’ambiente è accogliente e si distingue per una certa raffinatezza nell’utilizzo di pellame e plastiche di ottima qualità. Non nasconde di essere una Alfa Romeo, almeno a giudicare dalla presenza del grande logo sui morbidissimi poggiatesta dei sedili anteriori, del tricolore italiano appena sotto la leva del cambio e dall’immancabile volante con pulsante di accensione e paddle in alluminio. La parte alta della plancia vanta un rivestimento soft touch e ospita un’intrigante striscia led con cinque colorazioni differenti che, quando accesa, cambia visivamente la texture tridimensionale della fascia.
I sedili in pelle si possono regolare elettricamente ma risultano un po’ poco contenitivi e troppo rigidi nelle lunghe percorrenze. Per porre rimedio a questo problema sarebbe stata utile una funzione massaggio, magari simile a quella utilizzata dalle sorelle francesi.
Nonostante la qualità percepita sia alta, ci sono alcuni particolari leggermente sottotono. Le plastiche attorno al quadro strumenti e alla leva del cambio sono belle da vedere ma dure al tatto e potrebbero rigarsi nel corso del tempo.
Rivoluzione in termini di tecnologia nella Alfa Romeo Tonale PHEV. Se questo era il tallone d’Achille delle Alfa negli ultimi anni, la Tonale si distingue ospitando novità da primato in ambito automotive. Ne è esempio la tecnologia NFT che certifica in maniera digitale l’utilizzo dell’auto e ne garantisce il valore residuo. Non manca l’integrazione con Alexa per poter condividere la stessa assistente vocale sia in auto che a casa, rimanendo così aggiornati sullo stato della vettura e potendone controllare alcune funzionalità. Negli interni della Alfa Romeo Tonale Q4 compaiono due grandi schermi TFT, uno centrale a sfioramento da 10,25 pollici e il quadro strumenti da 12,3 pollici che riprende le storiche forme “a cannocchiale”. Entrambi gli schermi regalano soddisfazione nel loro utilizzo, con un’alta definizione di immagine e grande semplicità nell’utilizzo. Il cruscotto è configurabile in funzione delle modalità di guida e delle informazioni che il guidatore vuole visualizzare. Non mancano la ricarica wireless per lo smartphone, tutta una serie di servizi connessi che permettono di controllare lo stato dell’auto da remoto e gli aggiornamenti di sistema over the air.
In termini di dimensioni, l’Alfa Romeo Tonale plug-in Hybrid (la sigla è, per l’appunto, PHEV) misura 4,53 metri in lunghezza, 1,84 in larghezza e 1,60 metri in altezza. Il passo di 2,64 metri concede un discreto spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. Il volume del vano bagagli è di 385 litri (max 1.430 litri abbattendo i sedili con frazionamento 60/40), circa 110 litri in meno della Hybrid, con una capacità ben sfruttabile grazie ad uno spazio regolare nelle forme.
Prova su strada Alfa Romeo Tonale plug in Hybrid da 280 CV: elasticità e prontezza ai vertici, qualche incertezza per la trasmissione
A bordo dell’abitalo è come sentirsi a casa. È facile raggiungere la posizione di guida ideale, neanche troppo alta da terra considerando il segmento. La percezione degli ingombri è buona anche nelle manovre, dove viene in soccorso la telecamera 360° dall’ottima risoluzione. Al centro del tunnel si sente la mancanza di un comando shift-by-wire del cambio, sia per ragioni estetiche che pratiche, con un meccanismo che ricorda quello della Jeep Compass.
È ora di snocciolare qualche numero che possa inquadrare la l’Alfa Romeo Tonale plug in Hybrid. Come anticipato in apertura, i motori sono due: davanti un quattro cilindri 1.3 turbo benzina da 180 CV e 270 Nm a 1.850 giri, dietro un powertrain elettrico da 90 kW e una coppia di 250 Nm. In totale si ottengono 280 CV e una trazione integrale ibrida ottenuta coordinando l’erogazione in maniera virtuale, senza l’ingombro (ed il peso) di un collegamento fisico nel tunnel. In termini di prestazioni, la Tonale Q4 accelera da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 206 km/h.
Ma i numeri contano fino ad un certo punto, ora sarete curiosi di capire cosa trasmette veramente questa Tonale PHEV Q4 alla guida. Pur essendo un SUV – e io non sono un tifoso della categoria – questa Alfa sa come persuadere, con un feeling che convince dal primo minuto. Andando con ordine inizierei dallo sterzo, uno degli elementi più riusciti delle sorelle del Biscione. Qui la base di partenza è quella della Jeep Compass a cui i tecnici hanno saputo calibrarne la risposta creando un comando molto leggero e preciso, sufficientemente diretto in qualsiasi condizione di guida anche se non molto comunicativo. L’impressione di avere uno sterzo particolarmente “filtrato” migliora tuttavia la percezione di comfort in città, laddove l’accoppiata con un buon livello d’insonorizzazione la fa da padrona.
Le sospensioni di tipo MacPherson permettono un preciso inserimento in curva e una buona manovrabilità nei veloci cambi di direzione. Il retrotreno segue bene e trasmette sicurezza a chi guida, quasi ad invitarlo a spingersi un po’ oltre. Lo stesso vale per i freni che, in questo allestimento, sono firmati Brembo e riescono a padroneggiare i 1.850 kg (dei quali 125 kg per la batteria). La trazione integrale virtuale si distingue per la sua precisione e il suo efficace funzionamento, tanto da rendere superfluo il desiderio di una connessione meccanica. Anche su asfalti particolarmente scivolosi l’elettronica lavora bene e permette di mantenere un’ottima trazione senza tagli invasivi di potenza.
Meno convincente il cambio automatico a 6 rapporti firmato Aisin. Sebbene questa trasmissione sia veloce quando siamo in cerca di divertimento, non convince particolarmente nell’utilizzo “soft” nelle modalità meno prestazionali. In alcune circostanze, ci si ritrova in un rapporto basso con un numero di giri superiori a 3.500/min, quasi ad indicare una fatica nel sincronizzare l’intervento dell’unità termina quando viaggiamo in Hybrid. Attenzione, accortezze che potrebbero passare inosservate alle quali ci si abitua velocemente.
Capitolo ADAS, la Tonale dispone di un livello 2 di guida autonoma, con una risposta automatica ben calibrata che trasmette sicurezza durante la guida, specialmente in autostrada.
Nonostante il nuovo SUV del Biscione non sia stato ideato per un utilizzo sportivo, sa giocare bene le sue carte. Bisogna riconosce l’ottimo lavoro dei tecnici per trasformare la piattaforma SUSW, condivisa con 500X, Renegade e Compass, in qualcosa di più sportivo, più Alfa Romeo. È come se questa Tonale accettasse di essere utilizzata in città a “zero” emissioni con la speranza di poter spendere tutti i suoi kilowatt tra le curve, magari in modalità Dynamic.
Modalità di guida e consumi Alfa Romeo Tonale Q4: gatto in città, ghepardo tra le curve
I consumi della Alfa Romeo Tonale PHEV sono fortemente legati alle tre modalità di guida presenti, selezionabili attraverso il selettore DNA. Partendo dalla modalità Advance Efficiency, come si intende la più ecologica, l’auto viaggia in modalità EV con una potenza limitata ottima per spostamenti urbani in pieno comfort. Come accade per la maggior parte delle plug-in, la frenata rigenerativa c’è ma non permette una guida one-pedal ed è disponibile la modalità Sailing per veleggiare risparmiando batteria. Se sarete fedeli ad una guida eco-friendly riuscirete a percorrere più di 60 km senza richiedere supporto al motore benzina, un dato molto allettante per chi quotidianamente utilizza l’auto in città. Unico appunto, il solo motore elettrico non è in grado di supportare grandi sforzi, come ad esempio una rampa particolarmente ripida: consiglio di attivare la modalità più sportiva in modo da comandare l’intervento del motore benzina ed evitare bruschi scatti a metà salita.
In modalità Natural la centralina adatta la risposta dei motori alle richieste del conducente, mantenendo consumi limitati ma garantendo una risposta più pronta al pedale dell’acceleratore. Si percorrono più di 25km/l ma, attenzione, dipende tutto dallo stato di carica delle batterie e dallo stile di guida. Logicamente, se non si corre, il sistema predilige la spinta in elettrico finché la batteria è carica, dunque i consumi di carburante saranno minimi.
Infine, in modalità Dynamic tutto diventerà più reattivo e coinvolgente, specialmente se si sceglie di irrigidire le sospensioni a controllo elettronico “Alfa Active Suspension”. Il 1.3 turbo benzina lavorerà non solo per assicurare le massime performance, ma anche per ricaricare le batterie in modo da assicurare sempre l’intervento della trazione integrale. La rigenerazione in frenata sarà più potente e permetterà un guida più coinvolgente tra le curve. Naturalmente, i consumi subiranno un impatto significativo con un valore che si avvicina ai 12 l/100 km.
La batteria della Tonale PHEV da 15,5 kWh si ricarica in corrente alternata e con tempistiche per un pieno di corrente di circa 2 ore e 30 minuti in potenza massima di 7,4 kW oppure 6 ore e 30 minuti con la ricarica domestica.
Prezzo e concorrenti Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4
Il prezzo della Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid parte da 53.400 euro (49.304 euro online) in versione TI. La Veloce da noi provata parte da 55.900 euro (51.704 euro online), 62.200 euro se si aggiungono gli optional presenti sul nostro esemplare.
Sicuramente la Plug-in Hybrid ha un costo notevolmente maggiore rispetto alla Hybrid (circa +10.000 euro) ma, a mio avviso, la scelta dovrebbe concentrarsi soprattutto sulle prestazioni piuttosto che sul risparmio economico, poiché per rientrare in questa spesa ci vorrebbero più di 10 anni (in funzione dell’utilizzo). Leggendola in chiave diversa, questa Tonale si avvicina molto a una Alfa Romeo Stelvio Veloce in termini di prestazioni e agilità tra le curve. Segmenti diversi, okay, però a parità di versione e cavalleria sono in gioco 12.250 euro di differenza e – soprattutto – l’onere del superbollo che la Tonale non paga.
Le principali rivali di questa Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid parlano tedesco. Mi riferisco alla Audi Q3 TFSIe, alla Mercedes-Benz GLA e, alla BMW X1. Ma per dimensioni e prezzo, possiamo citare la Jaguar e-Pace, la Cupra Formentor e la Volvo XC40 Recharge.
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