È inutile girarci attorno: le auto elettriche di oggi sono soggette a problematiche non indifferenti, tra prezzo di acquisto, costo e velocità della ricarica, scarsa autonomia, provenienza dell’energia (più o meno pulita), smaltimento batterie esauste e ho elencato solamente le principali.
Ecco che il futuro viene in contro a questa tecnologia. Gli ingenti investimenti di tutto il comparto e, anche se in parte minore, delle istituzioni, non possono far altro che avvicinare l’utente finale all’auto elettrica. Tra queste nuove soluzioni allo studio ci sono certamente le batterie allo stato solido di prossima generazione, che dovrebbero essere in grado di rendere le auto elettriche facili ed economiche da gestire.
Che cosa sono e batterie allo stato solido?
La tecnologia delle batterie allo stato solido di prossima generazione potrebbe fornire una spinta per rendere le auto elettriche facili da utilizzare ed economiche da gestire, con poche differenze rispetto ai modelli benzina e diesel di oggi.
Un accumulatore allo stato solido è una tipologia di batteria che utilizza elettrodi solidi e un elettrolita allo stato solido, invece degli elettroliti in gel liquido o polimerico presenti nelle batterie agli ioni di litio o ai polimeri di litio. La sfida dei ricercatori è di arrivare a dimensioni maggiori in modo da poterle utilizzare anche sulle automobili, cosa che ad oggi non si può ancora fare, poiché le attuali batterie sono più piccole di un francobollo.
Quali sono i vantaggi delle batterie allo stato solido? Una maggiore densità energetica, quindi più autonomia, dimensioni più compatte, ricarica in meno tempo, più sicurezza (meno rischi di combustione) e, con il tempo, costi di produzione più bassi.
Quanto costano le batterie di un’auto elettrica? Oggi una batteria agli ioni di litio costa dai 100 ai 150 dollari per kWh, le stime dicono che le batterie allo stato solido partiranno dal prezzo di circa 75 dollari a kWh per poi scendere fino a un minimo di 50 dollari con il graduale aumento di utilizzo e di produzione in larga scala.
La sfida più grande, però, rimane proprio quella delle dimensioni e in questo senso gli investimenti non si sono fatti attendere. Case automobilistiche come Ford, BMW, General Motors e Nissan hanno in previsione di utilizzarle già a partire dal 2022 oppure di testarle e produrle entro il 2024.
In particolare, il CEO di Nissan, Makoto Uchida, si è sbilanciato affermando che “se le batterie allo stato solido saranno in grado di fornire i vantaggi sperati, si potrebbe arrivare davvero a rivoluzionare l’industria automobilistica ed eliminare i motivi per cui gli automobilisti esitano a passare alle auto elettriche”.
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