Ne abbiamo sentito parlare, sempre a Monza, pochi mesi fa, quando venne annunciata ufficialmente. Non poteva che essere nuovamente l’Autodromo brianzolo la giusta cornice, nei giorni del Milano Monza Motor Show 2023, la vera e propria culla della nuova Hypercar 777: 730 cavalli, 370 km/h, 7 milioni euro e ovviamente 7 esemplari.
Si fatica a capire quale sia il numero più da capogiro; prodotta in serie extra limitata, non è omologata per la strada e si può guidare solo in pista. La casa automobilistica che la produce è la 777 Motors, fondata poco tempo fa dall’imprenditore Andrea Levy, creatore del Parco Valentino prima e da 3 anni l’uomo che ha creduto nella nuova formula del Salone Open, ospitato nella magica cornice dell’Autrodromo che tutto il mondo ci invidia.
Si tratta di un progetto ampiamente Made in Italy, a partire dal designer torinese Umberto Palermo, per la linea, per passare da Dallara per telaio e Engineering. Dice Umberto Palermo: “Le forme sono ispirate dalle prestazioni eccezionali che un mezzo come questo deve perseguire ed esprimere e dal forte impatto dell’aerodinamica sulla vettura. La vera sfida è stata quella di coniugare sportività e tecnicità con linee eleganti, creando un connubio tra un auto da corsa e una hypercar”
Il motore è prodotto dalla Gibson Technology, una compagnia inglese, che ha tirato fuori un V8 naturalmente aspirato da 4,5 litri da 730 CV di potenza. L’aerodinamica spaziale le permette di raggiungere una downforce di 2100 chili, che la tiene ben piantata a terra al crescere della velocità. Inebriati dalla vittoria della Ferrari 499P alla 24 Ore di Le Mans, dal vivo nei box del MIMO il modellino esposto ricorda effettivamente uno dei prototipi che corrono nell’endurance.
Un’iniziativa originale che si distacca un po’ dall’ideale di elettrificazione del momento, che punta su altre soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, (riduzione del peso l’uso di carburanti sintetici) ”Ritengo che per il prossimo decennio la migliore performance raggiungibile per una hypercar, unita al massimo piacere di guida, si possa ottenere con l’utilizzo di una motorizzazione termica, senza alcuna componente ibrida”, afferma Andrea Levy.
A giudicare dai tempi in pista, non si può essere che d’accordo, con un crono stimato a Monza di 1 minuto e 33 secondi. L’auto è effettivamente ispirata all’endurance, e la casa fornisce al cliente un esperienza da pilota vero, con tanto di training e preparazione fisica, tecnica e mentale, grazie all’utilizzo di simulatori, di eventi organizzati ad hoc, e a sessioni test. Un programma che si arricchirà di ulteriori dettagli in futuro, che saremo lieti di comunicarvi.
Autore: Flavio Garolla
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