Il 2016 è un anno importante per il marchio Jeep che compie 75 anni. Di tempo ne è passato da quel lontano mese di luglio 1940 in cui le Forze Armate americane informarono le case automobilistiche di essere alla ricerca di un “veicolo leggero da ricognizione” che potesse prendere il posto delle motociclette.
Inizialmente, Willys-Overland e American Bantam Car Manufacturing Company furono le uniche a dimostrarsi interessate al progetto. Ad esse si aggiunse presto anche Ford Motor Company. Le tre case produttrici entrarono così in competizione per aggiudicarsi il redditizio incarico governativo e costruirono prototipi per il collaudo a tempo di record. Il capo ingegnere di Bantam insieme ad un team di dirigenti dell’azienda svilupparono un progetto che in 49 giorni portò alla realizzazione del primo esemplare. Con una serie di modifiche e di migliorie, Willys Quad divenne il modello MA e più tardi il modello MB. Per l’Esercito americano e per il mondo intero divenne invece noto come Jeep.
Secondo alcuni, questo nome deriva dalla sigla “GP”, che nel gergo militare era l’abbreviazione di “General Purpose”. Altri sostengono invece che il veicolo prendesse il nome da “Eugene the Jeep”, un noto personaggio dei fumetti di Braccio di Ferro. Qualunque sia la sua vera origine, la parola Jeep è entrata prima nel vocabolario americano, e poi in quello internazionale.
Tutte le vetture Jeep per uso civile fino ad oggi
Jeep CJ-2A: 1945-1949
Nel 1945 fu prodotto il modello CJ-2A, il primo veicolo Jeep destinato ad un impiego civile. Venne dotato di portellone posteriore, ruota di scorta montata lateralmente, fari di maggiori dimensioni, tappo del serbatoio esterno e di molti altri accessori che non erano presenti sulla precedente versione militare. Diverse caratteristiche della CJ-2A, come il motore I-4 da 2.195 cc (134 pollici cubici), il cambio T-90A, il riduttore Spicer 18 e gli assali rigidi anteriori Dana 25 e posteriori Dana 23-2, furono utilizzati su molti altri modelli Jeep negli anni a venire. Il modello CJ-2A fu prodotto per quattro anni.
Jeep Jeepster: 1948-1951
La Jeepster fu l’ultimo veicolo in stile Phaeton con carrozzeria aperta prodotto da una casa automobilistica americana a utilizzare tendine laterali di protezione anziché finestrini. Inizialmente equipaggiata con motore “Go-Devil”, fu successivamente dotata di motore “Hurricane” da 2.638 cc (161 pollici cubici) a sei cilindri. Questo modello non fu mai prodotto con la trazione integrale.
Jeep CJ-3A: 1949-1953
Introdotto nel 1948, il modello CJ-3A era molto simile al suo predecessore, ma il parabrezza era un unico elemento e l’assale posteriore più robusto. Su questo modello era montato il motore originale a quattro cilindri L-Head.
Jeep CJ-3B: 1953-1968
La serie CJ fu aggiornata nel 1953 con l’introduzione del modello CJ-3B. Questa nuova versione presentava griglia frontale e cofano motore più alti rispetto alla precedente versione militare per ospitare il nuovo motore Hurricane a quattro cilindri di tipo F-Head. La versione CJ-3B restò in produzione fino al 1968 e fu realizzata negli Stati Uniti in 155.494 esemplari. Nel 1953, la società Willys-Overland fu venduta a Henry J. Kaiser per 60 milioni di dollari. La Kaiser Company avviò un intenso programma di ricerca e sviluppo che aveva lo scopo di ampliare la gamma di modelli Jeep.
Jeep CJ-5: 1955-1983
Nel 1955, la Kaiser presentò il modello CJ-5, realizzato sulla base del modello M-38A1 utilizzato nel 1951 nella Guerra di Corea, e contraddistinto da paraurti anteriori arrotondati. Era leggermente più grande del modello CJ-3B, rispetto al quale aveva un passo più lungo e una maggiore lunghezza complessiva. Le migliorie al motore, agli assali, alla trasmissione e al comfort dei sedili resero il modello CJ-5 il mezzo ideale per un pubblico sempre più interessato ai fuoristrada. Il modello CJ-5 presentava linee più morbide e profili più arrotondati. Con un passo di 205 cm (81 pollici), questo veicolo fu prodotto in più di 600.000 esemplari in oltre 30 anni.
Al modello CJ-5 venne affiancato un modello a passo lungo (20 pollici/50 cm in più) denominato CJ-6, che, passo a parte, era quasi identico alla versione CJ-5, ma con un maggior spazio di carico. Inoltre, nel 1956 Jeep arricchì la serie CJ introducendo una variazione a cabina avanzata. AMC dotò i due modelli CJ-5 e CJ-6 di assali rinforzati, freni potenziati e battistrada più largo. Nel 1965 fu presentato il nuovo motore V6 “Dauntless” che era disponibile a richiesta sui modelli CJ-5 con passo da 205 cm (81 pollici) e sui modelli CJ-6 con passo da 256 cm (101 pollici). Questo motore aveva una potenza da 155 CV, quasi doppia rispetto a quella del normale quattro cilindri. Era la prima volta che un modello CJ era equipaggiato con un motore V6. A partire dal 1973, tutti i modelli CJ furono dotati di motore V8 da 4.981 cc o 5.899 cc (304 o 360 pollici cubici) di produzione AMC.
Jeep Pickup: 1947-1965
Un pickup con passo da 299 cm (118 pollici) che non presentava modifiche di prodotto significative. Si trattò del primo tentativo da parte di Willys-Overland di diversificare il marchio Jeep dalla serie CJ.
(Jeep) Willys Wagon: 1946-1965
Una station wagon con passo da 265 cm (104,5 pollici) che rimase per molto tempo il modello preferito dagli appassionati. La trazione integrale fu introdotta nel 1949.
Jeep FC 150/170 Pickup: 1957-1965
I veicoli della serie Jeep Forward-Control di Jeep erano sostanzialmente camion da lavoro: il modello FC 150 presentava un passo di 205 cm (81 pollici) e il modello FC 170 di 262 cm (103,5 pollici). Nel periodo in cui furono prodotti, questi modelli non subirono modifiche sostanziali. Nel 1959 e nel 1960, tuttavia, alcuni modelli furono equipaggiati con assali rigidi anteriori e posteriori. Inoltre, alcuni modelli del 1959 erano disponibili con doppie ruote posteriori e cambio manuale a quattro velocità.
Jeep Wagoneer: 1963-1983
Il modello Jeep Wagoneer del 1963 fu il primo veicolo a trazione integrale dotato di trasmissione automatica, ed è considerato il predecessore dei moderni SUV. A richiesta erano disponibili sospensioni anteriori indipendenti. Nel 1973, Jeep fu il primo a proporre il Quadra-Trac®, il primo sistema automatico di trazione integrale permanente, che sarebbe stato disponibile sui grandi camion e sulle station wagon.
Jeep Gladiator/Pickup serie J: 1963-1987
Come il Wagoneer, il modello Jeep Gladiator debuttò nel 1963 nelle versioni da 304 cm (J-200 da 120 pollici) o da 320 cm (J-300 da 126 pollici), con riduttore Dana 20 e assali anteriori e posteriori Dana 44. Il nome Gladiator fu abbandonato nel 1972.
Jeep Commando: 1967-1973
Veicolo con passo da 256 cm (101 pollici) su cui erano montati il motore V6 “Dauntless” e assali rigidi posteriori Dana 27 e Dana 44. Nel 1971, furono prodotti meno di cento esemplari dell’edizione speciale Commando Hurst. Questo modello divenne così uno dei veicoli Jeep preferiti e più ricercati dai collezionisti.
Jeep Cherokee (SJ): 1974-1983
Il modello Cherokee a due porte era destinato a un pubblico più giovane rispetto al modello Wagoneer e era stato costruito per il mercato dei veicoli ricreativi che era in continua espansione. Presentava griglia anteriore Gladiator e offriva diverse combinazioni di colori carrozzeria e possibilità di personalizzazione. Fu commercializzato come veicolo più adatto al fuoristrada rispetto al modello Wagoneer.
Jeep CJ-7: 1976-1986
Presentato nel 1976 da AMC, il modello CJ-7 rappresentò per Jeep il primo importante cambiamento progettuale degli ultimi 20 anni. Presentava un passo leggermente più lungo di quello del modello CJ-5 adatto per poter accogliere un cambio automatico. Per la prima volta, era disponibile a richiesta un tetto in plastica stampato e portiere in acciaio. Le due versioni, con passo da 237 cm (93,5 pollici) il modello CJ-7 e con passo da 212 cm (83,5 pollici) il modello CJ-5, furono prodotte fino al 1983, quando il calo della domanda del modello CJ-7 non lasciò ad AMC altra scelta se non quella di interrompere dopo 30 anni la produzione del modello CJ-5.
Jeep CJ-8 Scrambler: 1981-1985
Introdotto nel 1981, il modello Scrambler era simile al modello CJ-7, ma con passo più lungo. Noto a livello internazionale come CJ-8, era disponibile nelle versioni con tetto rigido o con capote in tela. Complessivamente, la produzione di Scrambler si fermò sotto le 30.000 unità, anche se si tratta di un modello ancora molto apprezzato dai collezionisti.
Jeep Grand Wagoneer: 1984-1991
Con il modello Grand Wagoneer, Jeep ha introdotto il primo SUV di lusso, offrendo ai clienti una combinazione unica di allestimenti disponibili di serie tra cui, rivestimenti in pelle, climatizzatore, radio stereo AM/FM/CB, isolamento acustico e finiture esterne con effetto legno. Il modello Grand Wagoneer era inoltre equipaggiato con un motore V8 da 5,9 litri (360 c.i.d.) con potenza e coppia aumentate e offriva la maggiore capacità di traino del segmento.
Si tratta del primo progetto interamente realizzato da AMC, nonché della prima nuova station wagon Jeep dai tempi della Wagoneer. La XJ combinava telaio e carrozzeria monoscocca. Le nuove sospensioni anteriori “Quadra-Link” assicuravano la robustezza dell’assale anteriore, migliorando la maneggevolezza e la dinamica di guida mentre la linea di montaggio robotizzata garantiva la qualità dell’assemblaggio e delle finiture. La Cherokee XJ pesava 500 kg (mezza tonnellata) in meno, era più bassa di 10 centimetri (4 pollici), più stretta di 15 centimetri (6 pollici), e più corta di 53 centimetri (21 pollici) rispetto al precedente modello Cherokee, pur conservando il 90% della capacità di quel modello. Disponibile con due sistemi di trazione a due e a quattro ruote motrici (SelecTrac e CommandTrac “Shift on the fly”) e nella versione a quattro porte, il modello Cherokee ha dominato per anni il segmento di mercato di riferimento. Nel 1988 venne introdotta la versione Cherokee Limited, mentre la versione con motore I-6 da quattro litri fu lanciata nel 1989.
Jeep Wrangler (YJ): 1987-1996
Nel 1983, per rispondere alla maggiore richiesta di veicoli compatti a trazione integrale di una clientela che da un lato cercava ancora la praticità della serie CJ, dall’altro voleva anche tutti i “comfort” delle berline, l’AMC interruppe la produzione della CJ e presentò nel 1987 il modello Wrangler (YJ).
Pur avendo una carrozzeria scoperta simile a quella del CJ-7, la nuova Wrangler aveva pochi componenti in comune con il celebre predecessore. Dal punto di vista meccanico, la Wrangler aveva più parti in comune con la Cherokee che con il modello CJ-7. La Wrangler YJ presentava fari dalla forma quadrata, utilizzati per la prima (e ultima) volta su questo modello. Il modello YJ fu costruito in oltre 630.000 esemplari.
Il 5 agosto 1987, dopo circa un anno dall’introduzione della Wrangler, la società American Motors Corporation fu venduta a Chrysler Corporation ed il famoso marchio Jeep entrò a fare parte della divisione Jeep/Eagle di Chrysler.
Jeep Comanche (MJ): 1986-1992
Costruito sulla stessa piattaforma del modello Cherokee e con un allestimento molto simile, questo pick-up fu dotato nel 1987 di un pianale lungo sei piedi (1,83 m). Sui modelli successivi fu montata la trazione integrale Selec-Trac® o Command-Trac.
Jeep Grand Cherokee (ZJ/WJ): 1993-2004
Il lancio della Grand Cherokee entrò negli annali della storia del marchio per l’eclatante ingresso attraverso il vetro del centro congressi del North American International Auto Show a Detroit il 7 gennaio 1992. Come primo SUV dotato di airbag sul lato conducente, segnò l’inizio di una nuova era per i SUV, introducendo anche nuovi standard di maneggevolezza e comfort di guida su strada.
La Jeep Wrangler del 1997 (TJ) era molto simile alla CJ-7. La linea era volutamente ‘retrò’, ma con molte differenze dal punto di vista meccanico. Quasi l’80% delle componenti del veicolo era stata completamente riprogettata. Il modello TJ aveva sospensioni a quattro punti di attacco con molle elicoidali, simili a quelle di Jeep Grand Cherokee, e interni rinnovati, con airbag lato guidatore e lato passeggero. Il modello TJ aveva conservato diverse caratteristiche classiche della produzione Jeep come i fari circolari, il parabrezza ripiegabile (adottato per la prima volta nel 1940) e le portiere smontabili oltre alla possibilità di avere una capote in tela oppure un tetto rigido rimovibile. Era inoltre disponibile di serie una “sport bar” montata in fabbrica.
Nel 2003 debutta Jeep Wrangler Rubicon, il modello Jeep dal miglior allestimento mai realizzato. Questa versione si guadagnò il diritto di avere questo nome leggendario poiché era dotata di un pulsante che permetteva al conducente di bloccare gli assali anteriori e posteriori Dana 44, di un riduttore 4:1, di pneumatici da 32 pollici (81 cm) e di molti altri equipaggiamenti che non erano disponibili su nessuna Jeep prodotta fino ad allora.
Nel 2004 venne introdotto il nuovo Jeep Wrangler Unlimited. La versione a passo lungo di Jeep Wrangler assicurava 33 cm (13 pollici) di spazio in più nel vano di carico e 5 cm (2 pollici) in più di spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. Pur conservando tutto il divertimento della guida open air dell’originale Jeep Wrangler e le sue capacità 4×4, la versione Unlimited garantiva maggior comfort nella guida su strada ed una versatilità ancora più elevata.
Jeep Grand Cherokee (WK): 2005-2010
Completamente ridisegnato sulla base dei modelli ZJ/WJ, questo modello presentava una migliore tenuta su su strada ed elevata maneggevolezza, motore HEMI® V8 da 5,7 litri e gli allestimenti di classe superiore tipici di una vettura di lusso.
Jeep Wrangler e Wrangler Unlimited (JK): dal 2007 a oggi
Aggiungendo all’originale formula Jeep un nuovo telaio, un nuovo design degli esterni e degli interni, nuove motorizzazioni e numerose dotazioni per la sicurezza, il modello JK si presenta ulteriormente migliorato in termini di prestazioni fuoristradistiche, fluidità di marcia, abitabilità, comfort, piacere di guida open-air, potenza, consumi e protezione dei passeggeri.
Con un design inconfondibile, quattro porte e la libertà di guida open-air, la JK Wrangler ha proiettato l’esperienza Jeep in una nuova dimensione. Grazie ad un abitacolo in grado di ospitare cinque passeggeri – una novità assoluta per la gamma Wrangler – e allo spazio di carico più ampio mai offerto su Jeep Wrangler, il modello Unlimited unisce capacità off-road di riferimento alla praticità di un’auto per tutti i giorni.
L’attuale gamma Jeep Wrangler presenta uno stile deciso, solido ed essenziale ed abbina eccezionali capacità fuoristradistiche al divertimento di guida open-air.
Jeep Grand Cherokee (WK): dal 2011 a oggi
Con più di 4 milioni di esemplari venduti, nel 2011 Jeep ha perfezionato la formula cancellando con la nuova generazione di Grand Cherokee qualsiasi compromesso tra capacità stradali e fuoristradistiche. La nuova Grand Cherokee offre eccezionali prestazioni su strada, leggendarie capacità 4×4 Jeep, consumi ridotti, nuovo design degli esterni ed interni di classe superiore, autentica qualità costruttiva “made in USA”, un’ampia dotazione di sistemi di sicurezza ed il comfort di bordo. Attualmente, Jeep Grand Cherokee è il SUV più premiato della storia.
Jeep Cherokee (KL): dal 2013 a oggi
La quinta serie della Cherokee, basata sul pianale Compact US-wide (derivato da quello dell’Alfa Romeo Giulietta) è stata presentata al Salone di New York 2013 con una linea completamente rivoluzionata, caratterizzata dal frontale con i gruppi ottici disposti su tre piani differenti ed una linea più dinamica ed elegante rispetto alla versione precedente. Disponibile inizialmente per il mercato americano con due propulsori a benzina, il 2.4 Tigershark Multiair da 184cv e il 3.2 V6 Pentastar da 271 CV, e due versioni (la Limited più stradale e la Trailhawk, con una impostazione più fuoristradistica) può contare su tre tipi di trazione 4×4 e su nuovi dispositivi, dal sistema anticollisione (che arriva a frenare automaticamente la vettura), al dispositivo di segnalazione di cambio corsia involontario, al sistema di parcheggio assistito. La vettura è stata dichiarata l’auto più sicura del 2013 per la categoria: “Fuoristrada compatte”.
Jeep Renegade: dal 2014 a oggi
La Renegade è il SUV di piccole dimensioni prodotto dalla casa automobilistica americana, nonché il secondo prodotto che viene sviluppato dall’azienda utilizzando la tecnologia del gruppo Fiat (dopo la Cherokee quinta serie) la Renegade va ad inserirsi come modello d’ingresso per la gamma Jeep sia per quanto riguarda le dimensioni che per i prezzi. Inoltre la Renegade è anche la prima Jeep non prodotta in Nordamerica, viene assemblata infatti in Italia, presso lo stabilimento Fiat SATA di Melfi e successivamente nel nuovo stabilimento Fiat del Pernambuco (Brasile) utilizzando il pianale Small US Wide 4×4, ultima evoluzione del pianale modulare Small derivato da quello della Fiat Grande Punto. Frutto del progetto BU, la Renegade eredita il nome da una serie di allestimenti di punta che caratterizzavano le versioni delle Jeep CJ-5 negli anni 70 e 80, denominate appunto CJ-5 Renegade Mark 1 e successivamente CJ-5 Renegade
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