Categorie: Motorsport

24 Ore di Le Mans: Audi e-tron Quattro

Tempo di lettura: 4 minuti

Per la seconda volta consecutiva, Audi ha vinto la 24 Ore di Le Mans con una vettura da competizione ibrida e propulsore quattro, scrivendo un altro capitolo nella storia di successi alla gara di durata più avvincente al mondo.

Ad aggiudicarsi la vittoria, il team composto da Loïc Duval (FR), Tom Kristensen (DK) e Allan McNish (GB). Il dodicesimo trionfo dei quattro anelli a Le Mans è stato fra i più difficili e combattuti: a seguito di un cambio di regolamenti dell’ultimo minuto, le tre vetture Audi R18 e-tron quattro hanno potuto coprire in media due giri per rifornimento in meno rispetto a Toyota, il rivale principale. I piloti Audi hanno, quindi, dovuto compensare in pista i pit stop aggiuntivi con tempi sul giro più veloci, il tutto in condizioni meteorologiche a tratti estremamente difficili. Durante l’emozionante gara, il percorso è stato flagellato da continui acquazzoni, causa di numerosi incidenti e di ben undici interventi della Safety Car: per oltre cinque ore, sul campo ha dominato il “giallo”, mentre il percorso veniva liberato dai detriti e venivano effettuate le riparazioni. Le tre vetture Audi R18 e-tron quattro, dotate di asse anteriore a trazione elettrica, sono risultate le più veloci per l’intera gara, oltre che le più efficienti: la vittoria alla Michelin Green X Challenge, una sfida fra i prototipi più ecologici, veloci ed efficienti, è quindi spettata ad Ingolstadt e a Neckarsulm.

“Dobbiamo la dodicesima vittoria del nostro Marchio a Le Mans alla costanza e allo spirito d’innovazione dei nostri ingegneri, allo straordinario impegno dell’intero team e alle capacità e al sangue freddo dei nostri piloti. A nome di Audi, rivolgo le mie più sincere congratulazioni a tutti loro per questo successo”, ha dichiarato Rupert Stadler, Presidente di AUDI AG, che, come d’abitudine, ha assistito personalmente alla gara. “Audi mette così a segno un altro grande successo. In questa occasione il nostro sistema ibrido ha nuovamente saputo prevalere collaudando al tempo stesso nuove tecnologie, di cui anche i nostri Clienti trarranno vantaggio in futuro“.

Fra le varie soluzioni, radiatori di concezione innovativa e fari a matrice di LED, che offrono la migliore illuminazione notturna nelle zone laterali – vantaggio, questo, cruciale per la gara di Le Mans. “Sapevamo che, non da ultimo a causa dei nuovi regolamenti, quest’anno per noi sarebbe stato molto difficile”, ha commentato Wolfgang Ullrich, Responsabile di Audi Motorsport.
“Come previsto, Toyota è stata una rivale molto tenace, ma la nostra Audi R18 e-tron quattro si è dimostrata superiore. I miei ringraziamenti a tutto il team, che ha lavorato assiduamente per mesi per raggiungere questo successo”.

La dodicesima vittoria Audi alla 24 Ore di Le Mans è stata ottenuta dall’Audi R18 e-tron quattro numero “2”, con l’equipaggio: Loïc Duval (Francia), Tom Kristensen (Danimarca) e Allan McNish (Scozia), che hanno iniziato la gara dalla pole position. Per Duval, che si è aggiudicato la pole position nelle qualifiche di mercoledì, questo è stato il primo successo nella prestigiosa gara di durata francese; per Allan McNish, il terzo. Quanto a Tom Kristensen, recordman della gara fin dal 2005, si è trattato del nono trionfo: “Per me, questa edizione di Le Mans è stata densa di emozioni sul piano personale. Sono fiero di guidare per il team migliore al mondo. E questo vale per tutti i compagni di squadra, per tutti i collaboratori di Ingolstadt e Neckarsulm e per l’Audi Sport Team Joest.
La Audi R18 e-tron quattro vincitrice ha corso per 24 ore senza accusare il minimo problema tecnico. Il team Duval/Kristensen/McNish ha preso la testa della gara alle 21:43 di sabato sera, senza più cedere tale posizione fino al trionfale taglio del traguardo alle 15:00 di domenica. I tre piloti Audi hanno raggiunto il cruciale vantaggio sul giro rispetto a Toyota, seconda in classifica, fin dalle prime fasi, per poi mantenerlo sino a fine gara, in condizioni talvolta caotiche a causa delle piogge torrenziali. Per contro, la sfortuna ha bersagliato gli altri due equipaggi Audi, quasi simultaneamente costretti a pit stop imprevisti poco prima del termine della settima ora di gara, fino a quel momento dominata da un terzetto interamente Audi. Oliver Jarvis ha accusato un contatto da parte di una vettura più lenta, con conseguente foratura; l’aver dovuto effettuare quasi un intero giro in tali condizioni è costato al pilota due giri. Nelle concitate fasi finali, Lucas di Grassi (Brasile), esordiente a Le Mans, Marc Gené (Spagna) e Oliver Jarvis (Gran Bretagna) sono riusciti a superare la Toyota, terza fino a quel momento, assicurandosi così il terzo gradino del podio.
A seguito di una sostituzione dell’alternatore, Marcel Fässler (Svizzera), André Lotterer (Germania) e Benoît Tréluyer (Francia) hanno perso la loro solida posizione per un totale di dodici giri. Con un impressionante recupero, i piloti vincitori delle edizioni 2011 e 2012 sono poi riusciti a balzare, con la loro R18 e-tron quattro, dalla ventiquattresima fino alla quinta posizione. Sul novantesimo anniversario della 24 Ore di Le Mans è tuttavia sceso un velo di tristezza, a causa di un incidente mortale avvenuto in Categoria GT poco dopo l’inizio della gara. “Questo terribile incidente offusca, naturalmente, la gioia per un’altra importante vittoria Audi a Le Mans, che ha visto il nostro team e i nostri piloti affrontare condizioni estreme per 24 ore, senza alcun margine di errore”, ha commentato Wolfgang Ullrich, Responsabile di Audi Motorsport. “La notizia della morte di Allan Simonsen ha sconvolto tutti noi; oltretutto, nella sua carriera, il pilota aveva anche gareggiato con la Audi R8 LMS. Il nostro affetto va innanzitutto alla famiglia e agli amici, senza dimenticare il team di Aston Martin. Questo episodio dimostra come occorra sempre proseguire ogni sforzo per la sicurezza nell’automobilismo. È il primo incidente mortale cui abbiamo dovuto assistere in quindici anni di Le Mans; spero resti anche l’ultimo”.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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