1893-2023. Sono passati 130 anni da quando un esemplare di Peugeot Type 3 divenne il primo esemplare di autovettura a circolare sul suolo italiano. Più precisamente, accadde tutto agli albori dell’anno che segnò la fondazione della Banca d’Italia. Il 2 gennaio giunse in Italia, passando dalla dogana di Chiasso, la prima Type 3 ordinata dal Conte Gaetano Rossi di Schio. Un momento storico, che segnò l’avvio della motorizzazione in Italia, e che viene oggi celebrato al Museo dell’Automobile Nazionale di Torino.
130 anni separano la Type 3, la prima Peugeot “italiana”, dalla nuova Peugeot 408. Unica nel suo genere, ciò che in molti hanno definito una vettura a metà tra un SUV e una station wagon, con la sua coda da fastback, diventa simbolo dello spirito innovativo del brand, a distanza di più di un secolo. Il 2023 è anche l’anno della nuova Inception Concept, svelata al CES di Las Vegas, che prefigura il futuro del brand specie dal punto di vista tecnologico, anticipando di fatto l’arrivo di nuove tecnologie sulle auto di tutti i giorni. La storia, d’altronde, insegna: con l’i-Cockpit Peugeot è riuscita a rivoluzionare la vita in abitacolo.
C’è, quindi, un forte legame che lega Peugeot all’Italia, un paese molto importante dal punto di vista delle vendite per la Casa francese (siamo il secondo mercato a livello globale). Se oggi FIAT si è unita a Peugeot per creare Stellantis, 130 anni fa il fondatore della Casa torinese venne attratto dalla Type 3, senza ovviamente prevedere cosa sarebbe successo più di un secolo dopo. Il Senatore Giovanni Agnelli, infatti, volle provare quel veicolo e forse fu proprio lui a contribuire alla sua idea di creare la Fabbrica Italiana Automobili Torino, che sarebbe nata nel 1899.
La storia dell’esemplare esposto al MAUTO è particolare ed è stata riportata d’attualità grazie al lavoro certosino di Fabrizio Taiana, uno dei fondatori del Club Storico Peugeot Italia. Risale al 2000 l’anno in cui Fabrizio si recò a Parigi per consultare i registri di produzione, visto che per molti anni si pensò che l’auto venne immatricolata in Francia, e non in Italia. Si fece confusione con il nome della destinazione, “Rochette”, con il nome francofilo di Piovene Rocchette, in provincia di Vicienza. Il Conte di Schio pagò il telaio n.25 5.552,20 Franchi Francesi, l’equivalente di circa 6 anni di stipendi di un operaio. Sempre approfondendo il discorso, si scoprì che proprio quell’esemplare si trovava da decenni al MAUTO, e si certificò la data di arrivo di un anno rispetto a quella che si pensava essere la prima auto immatricolata in Italia, una Panhard & Levassor del Conte Ginori, giunta il 18 febbraio 1894.
Tornando al presente della Casa francese, la 408 è pronta a debuttare in Italia durante il primo weekend di porte aperte (25 e 26 febbraio). Il 2023 è anche l’anno del completamento dell’elettrificazione della gamma: prossimi a essere introdotti sono i motori Hybrid 48V (MHEV) su 3008 e 5008. Seguiranno a ruota i debutti della versioni riviste di e-208 ed e-2008 (ora con 156 CV) e della e-308, versione full electric della segmento C francese. Entro il 2025 saranno 5 le nuove vetture elettriche che si aggiungeranno alle attuali, mentre entro il 2038 si vuole raggiungere l’obiettivo Carbon Net Zero. Centrale sarà la nuova piattaforma STLA usata da diversi modelli di Stellantis, anche non per forza con il logo del Leone sulla carrozzeria.
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