Fino al 4 maggio 2025, i visitatori del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino potranno ammirare la nuova mostra temporanea inaugurata questa mattina dal titolo “125 VOLTE FIAT. La modernità attraverso l’immaginario FIAT”.
Il percorso museale vuole celebrare il prestigioso anniversario della fondazione del brand torinese avvenuta nel 1899 attraverso l’esposizione di opere pittoriche, manifesti, bozzetti, documenti d’archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi d’eccezione. Oltre al materiale sopra riportato, la mostra vede la presenza di nove vetture iconiche: dalla mitica Eldridge Mefistofele del 1923 alla popolarissima Panda disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1982, dalla 508 Balilla del 1932 alla 124 Abarth del 1973.
Il progetto espositivo, curato da Giuliano Sergio e realizzato in collaborazione con il Centro Storico FIAT e Heritage HUB, sarà visitabile dal 15 novembre 2024 al 4 maggio 2025 negli spazi al piano terra del MAUTO.
Nata nel 1899, la Fabbrica Italiana Automobili Torino ha saputo cogliere le opportunità della rivoluzione industriale e dell’unità nazionale italiana per imporsi quale principale interprete privato della modernizzazione del Paese nel secolo scorso.
Attingendo al vasto patrimonio visivo prodotto o ispirato da FIAT, la mostra ripercorre il legame che ha unito l’azienda automobilistica torinese allo sviluppo culturale, industriale ed economico dell’Italia. Un racconto che, attraverso la potenza evocativa degli oggetti e delle immagini, racchiude oltre un secolo di storia e sperimentazioni, non solo in campo automobilistico, offrendo uno sguardo approfondito sul modello imprenditoriale unico di un’azienda che ha rappresentato la via italiana alla modernità, esplorando linguaggi, settori produttivi e ambiti geografici.
La mostra offre un approccio polidisciplinare, ben rappresentato dal team di co-curatori che hanno affiancato Giuliano Sergio: Davide Lorenzone e Ilaria Pani, rispettivamente Conservatore e Responsabile del Centro di Documentazione del MAUTO; Maurizio Torchio, Responsabile Centro Storico Fiat e Roberto Giolito, Head of Heritage Stellantis Italy. Insieme a loro, in qualità di esperti dei rispettivi campi d’indagine e autori dei saggi in catalogo: Clino Trini Castelli, Designer, Maurizio Cilli, Architetto e Artista, Mauro Coppini, Giornalista, Manuel Orazi, Architetto e Roberto Vaccà, Pubblicitario.
Nel corso dell’inaugurazione alla stampa avvenuta questa mattina il presidente del MAUTO Benedetto Camerana ha commentato: “125 anni di FIAT: una data importante per tutti, per l’azienda come per il MAUTO da essa partecipato, ma lo è soprattutto per Torino, che si conferma una delle grandi motown globali. La mostra è una rilettura della storia FIAT dalla fondazione al futuro, non una, ma sei FIAT, come raccontato nell’introduzione al Catalogo Skira, una miniera rivelata di sorprese e di produzioni non solo meccaniche e industriali in senso lato, ma anche artistiche, grafiche, architettoniche, letterarie, sociali, pubblicitarie, musicali.
È la linea critica del MAUTO: ripensare l’automobile come punto di incontro di un sistema di valori, discipline, linguaggi e culture differenti. Il carico culturale dell’auto sta nella sua straordinaria capacità di evocazione, di riprodurre e comunicare memorie, sogni, viaggi, luoghi, emozioni, individuali e collettive. Ma la mostra va oltre il ‘’fenomeno’’ auto ed indaga la struttura organizzata della sua produzione: è il racconto dell’espressione e della modernità culturale di una grande industria del Novecento che si avvia al domani, alle battaglie dei prossimi decenni”.
Commenti altrettanto soddisfatti sono arrivati anche dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha dichiarato: “La mostra racconta la storia della FIAT, che è la storia industriale e produttiva del nostro territorio. Una panoramica di 125 anni di ingegno, tecnologia e capacità di fare che ancora oggi caratterizzano Torino e il Piemonte, oggi a disposizione del pubblico e dei turisti che hanno l’opportunità di scoprire un patrimonio unico e prezioso della storia del nostro Paese”.
Anche il primo cittadino della Città di Torino Stefano Lo Russo è intervenuto sottolineando l’importanza della mostra: “Nel corso dei suoi 125 anni di storia Fiat ha rappresentato una pietra miliare della tradizione industriale italiana portando il nome di Torino nel mondo. Una storia nel corso della quale ha sempre saputo guardare al futuro anticipando stili, tendenze, tecnologie. Un patrimonio che certamente questa mostra valorizza al meglio offrendo uno sguardo su un percorso unico nel panorama dell’industria automobilistica e non solo. Il Museo Nazionale dell’Automobile offre così un’occasione per scoprire la storia industriale della nostra città alle tantissime persone che stanno arrivando e arriveranno a Torino per le Atp Finals, l’Assemblea Nazionale dell’Anci e i tanti eventi di questi mesi ricchissimi”.
Lungo l’allestimento temporaneo si potranno ammirare nove vetture rappresentative della storia del celebre marchio italiano: la Eldridge Mefistofele del 1923 che, con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, segna uno dei primi esempi di vettura da record; la 508 Balilla del 1932, vettura compatta ed economica che rappresenta il passaggio dalla produzione di automobili per élite a un’idea di mobilità per le masse; la 500 A Topolino del 1936, rivoluzionaria nel design e pensata per offrire una soluzione di mobilità agile e scattante che avrebbe ispirato generazioni di city car; la 8V prodotta tra il 1952e il 1954 per un pubblico esclusivo; la 600 del 1955, caratterizzata da un’architettura semplice ma innovativa e progettata per rendere la vita dell’utente più facile e piacevole; la 124 Abarth del 1973 vettura che incarna l’essenza delle auto da competizione; la X1/23 prototipo del 1974, avanzata concept car elettrica a due posti che anticipa il futuro della mobilità sostenibile grazie alla sua propulsione a zero emissioni e al design leggero e ultracompatto; la Panda 30 del 1982, considerata, insieme alla 500,l’utilitaria italiana per eccellenza; la 500 Riva del 2016, un gioiello esclusivo per amanti del lusso dal design ricercato. “Special guest” la Nuova 500 “La Prima” cabrio, rilettura in chiave sostenibile e altamente tecnologica di un’icona senza tempo del design italiano.
Le vetture esposte sono corredate da una vasta selezione di opere d’arte, documenti d’archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi d’eccezione che contribuiscono a definire l’immaginario visivo dell’azienda: dai manifesti e bozzetti pubblicitari di inizio secolo realizzati, tra gli altri, da Leopoldo Metlicovitz e Plinio Codognato, nei quali si compie il transito dalla cultura estetica liberty all’abbagliante potenza delle nuove possibilità tecniche e meccaniche che ispireranno il futurismo, alle opere pittoriche di Mario Sironi, Carlo Carrà e Felice Casorati che offrono una straordinaria rappresentazione della modernità immaginata da Fiat tra le due guerre; dai disegni di Marcello Dudovich e Giuseppe Romano che portano alla ribalta la figura femminile, protagonista della modernità degli Anni Venti, a una serie di fotografie scattate da Luigi Ghirria Palazzo Grassi negli Anni Novanta.
E poi documenti che arricchiscono di dettagli questo racconto distribuito in 8 macrosezioni espositive:
• Manifesti e Bozzetti: vero e proprio portale di accesso all’immaginario FIAT, la sezione raccoglie oltre 50 bozzetti e manifesti realizzati tra il 1928 e il 1940;
• Terra Mare Cielo: citando il famoso slogan pubblicitario, la sezione racconta come l’azienda si sia cimentata, a partire dall’inizio del Novecento, nella produzione in tutti i settori della mobilità motorizzata, dall’aviazione ai motoscafi;
• Welfare Fiat: la sezione racconta il modello integrale delle politiche di welfare dell’azienda, che accompagna, a partire dal primo dopoguerra, i propri impiegati e operai dalle scuole di formazione alle colonie estive, dal dopolavoro ai sanatori;
• Design e Stile: la sezione racconta la continua ricerca di funzionalità ed economicità che ha caratterizzato l’identità FIAT definendo la qualità progettuale del suo prodotto e la forte componente innovativa del suo approccio;
• Visioni al futuro. Architettura, urbanistica, energia: una carrellata di progetti che raccontano l’impegno dell’azienda in vari settori, tra cui l’ingegneria civile, l’elettromeccanica, l’architettura e la costruzione di impianti complessi come raffinerie, centrali energetiche e stabilimenti industriali;
• Oltre l’auto: una rassegna dei più diversi oggetti targati Fiat, dalle biciclette ai ciclomotori, dalle forbici ai piatti, dai tostapane ai frigoriferi, testimoniano la strategia dell’azienda di espandere la sua presenza nel mercato italiano
• Cinefiat e Pubblicità: la sezione racconta l’attività di documentazione audiovisiva del dipartimento Cinefiat che produce non soltanto spot pubblicitari, ma anche film di vario metraggio, documentari, cinema d’animazione, musical e cinegiornali e proseguirà la sua attività fino agli anni Novanta del Novecento.
• Sport e Corse: la sezione racconta oltre un secolo di successi iridati Fiate lo storico sodalizio con Pirelli, accompagnati da video storici delle corse di inizio secolo e del Rally degli anni Settanta, accompagnati da un’installazione di Olio FIAT.
Chi desidera visitare la mostra temporanea può munirsi di biglietto al seguente link . Il museo è aperto il lunedì dalle 10 alle 14 mentre dal martedì alla domenica l’orario è prolungato dalle 10 alle 19.
Oltre alla mostra temporanea rimane sempre possibile ammirare la collezione permanente, oltre all’Open Garage. Per chi desidera sono anche disponibili le visite guidate dalla durata di 60 minuti, oltre alle attività per i bambini. In questo caso è possibile scrivere per informazioni all’indirizzo e-mail info@museoauto.it oppure telefonare al numero 011.677666.
Infine, a completamento della mostra proposta al MAUTO faranno seguito altre esposizioni spin-off come quella presente all’Heritage HUB di Via Plava 80 al gate 31dal titolo “Insolite e sorprendenti Fiat” sempre fino al 4 maggio 2025 oppure “Memoria e Conflitti” al Centro Storico Fiat in via Gabriele Chiabrera, 20 con date ancora in definizione. Per informazioni è possibile cliccare qui.
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