Curiosità

10 auto da non vendere: il loro valore è destinato a crescere

Tempo di lettura: 6 minuti

Compra a poco, rivendi a tanto. Questo è il motto di vita di ogni agente di cambio, agente immobiliare o venditore di auto.

Il mercato delle auto usate funziona allo stesso modo. Pertanto, non sorprende che ci siano innumerevoli opportunità nell’acquistare un’auto come investimento.

Tuttavia, essere un collezionista di veicoli di fascia alta richiede investimenti considerevoli, oltre a costi di trasporto non indifferenti. Per non parlare della profonda conoscenza delle auto, che resta un must.

Gli esperti di storie dei veicoli di carVertical hanno analizzato il mercato automobilistico, stilando un elenco di 10 auto che non bisognerebbe vendere, perché il loro valore è destinato a salire in maniere significativa. In aggiunta, hanno utilizzato il database carVertical, che contiene migliaia di rapporti sulla storia delle auto, per controllare alcune statistiche relative a questi modelli. Ecco l’elenco finale:

Alfa Romeo GTV (1993 – 2004)

I designer Alfa Romeo, da sempre protagonisti di soluzioni insolite e avanguardistiche, hanno confermato la propria audacia progettuale con l’Alfa Romeo GTV.

Come la maggior parte delle coupé dell’epoca, l’Alfa Romeo GTV era disponibile con motore a benzina a quattro o sei cilindri. Nonostante anche il modello a quattro cilindri fosse altamente performante, la versione più preziosa della GTV resta quella equipaggiata con il magnifico sei cilindri Busso.

Questo motore, poi diventato l’asso nella manica di Alfa Romeo, è uno dei principali motivi che giustificano l’aumento significativo del prezzo dell’Alfa Romeo GTV. Sebbene, come la maggior parte delle auto italiane, il suo valore non stia crescendo allo stesso ritmo delle sue antagoniste tedesche, gli esemplari ben tenuti hanno oggi un prezzo superiore ai 30.000€.

Stando ai controlli della storia dei veicoli di carVertical, il 29% di queste auto presentava vari difetti che potevano influenzare il corretto funzionamento dell’auto.

Audi V8 (1988 – 1993)

L’Audi A8 è oggi riconosciuta come l’apice tecnico e ingegneristico del marchio tedesco.

Tuttavia, prima dell’Audi A8, per breve tempo è stata l’Audi V8 il portabandiera dell’azienda.

L’elegante berlina era disponibile solo con il motore V8, che all’epoca contraddistingueva questo tipo di automobili. Alcuni dei modelli più potenti avevano anche il cambio manuale a sei marce.

L’Audi V8 non è così sorprendente come una BMW Serie 7 o così prestigiosa come una Mercedes-Benz Classe S, ma si distingue per altri motivi. Ha posto le basi per l’azienda di oggi, una casa automobilistica di fascia alta, diretta rivale sia di BMW che di Mercedes-Benz. L’Audi V8 inoltre, è molto più rara rispetto ad altre auto della stessa fascia, quindi non sorprende che il valore di questa berlina di lusso stia crescendo.

Secondo i rapporti sulla storia dei veicoli di carVertical, il 9% dei modelli testati presentava guasti e il 18% aveva il chilometraggio falsificato.

BMW 540i (1992 – 1996)

Per decenni, la Serie 5 è stata l’avanguardia della classe delle berline di lusso. La generazione E34 occupa un posto a metà tra la E28 e la E39, modelli considerevolmente più vecchi e costosi, che continuano ancora a vivere la propria crisi di mezza età.

La variante a otto cilindri è stata disponibile solo per pochi anni. Di conseguenza, è considerevolmente più rara e molto meno facile da trovare rispetto alla BMW M5, sia in Europa che negli Stati Uniti. Inoltre, la potenza dell’unità V8 è molto simile a quella della BMW M5.

L’aspetto più piacevole di questo modello è la sua accessibilità; mentre il valore della BMW M5 è salito alle stelle, la 540i è molto più economica, ma non lo sarà ancora per molto.

Jaguar XK8 (1996 – 2006)

La Jaguar XK8 ha debuttato negli anni ’90 come coupé o decappottabile, offrendo una grande varietà di cilindrate e livelli di comfort, per soddisfare le esigenze di ogni tipologia di proprietario di XK.

La Jaguar XK8 è stata una delle prime Jaguar veramente moderne ed ha alzato l’asticella in termini di qualità, tecnologia e valori residui.

Preparati a spendere non meno di 15.000-20.000€ per un modello ben tenuto e ben curato.

La Jaguar XK-R, molto ricercata dagli appassionati di automobili, è ancora più costosa.

Secondo i controlli sulla cronologia dei veicoli di carVertical, il 29% delle auto appartenenti a questo modello presentava difetti e il 18% aveva il chilometraggio falsificato.

Land Rover Defender (Serie I, Serie II)

Land Rover non ha mai nascosto che le prime generazioni del SUV Defender fossero state pensate per venire incontro alle esigenze pratiche di chi viveva in campagna o faceva vita da fattoria.

Il suo design basico e la capacità di superare qualsiasi ostacolo immaginabile hanno fatto guadagnare al Land Rover Defender lo status di fuoristrada indistruttibile.

Il valore attuale della Serie I e della Serie II potrebbe sorprendere molti. Basti pensare che oggi, i SUV che hanno visto giorni migliori valgono tra i 10.000€ e i 15.000€, mentre quelli rimessi a nuovo o con un livello di usura minimo valgono anche più di 30.000€.

Secondo i controlli di carVertical, il 15% di questi veicoli presentava dei difetti, mentre il 2% è risultato avere il chilometraggio falsificato.

Mercedes-Benz E300, E320, E420 (1992 – 1996)

Mercedes-Benz ha messo su strada più di due milioni di W124 in un ciclo di produzione relativamente lungo. Alcuni hanno concluso la loro vita dallo sfasciacarrozze, ma altri mostrano ancora segni di vita e i modelli mantenuti con cura valgono una fortuna.

Naturalmente i W124 più preziosi sono quelli catalogati come 500E o E500 (a seconda dell’anno di produzione). Tuttavia, pochi gradini più in basso, la E300, la E320 e la E420 hanno tutte le carte in regola per diventare una fonte di guadagno per cui molti collezionisti si daranno battaglia.

L’analisi della cronologia di queste auto operata da carVertical ha mostrato che il 14% di esse presentava vari difetti e che il 5% aveva il chilometraggio manomesso.

Saab 9000 CS Aero (1993 – 1997)

Il tallone d’Achille di Volvo è sempre stato Saab. La casa svedese, ha dato la priorità alla sicurezza dei passeggeri, coniugando fascino e potenza grazie a eccezionali motori turbo.

La Saab 9000 CS Aero è più di una semplice berlina di medie dimensioni. Introdotta nell’ultimo anno di produzione, è considerata il momento clou della serie Saab 9000, coinciso con la fine del processo di produzione. Ha rappresentato il punto che segna la fine di una frase o, in questo caso, di una storia.

Sebbene Saab non abbia mai rivelato quanti esemplari ne siano stati realizzati, è facile constatare quanto la Saab 9000 CS Aero sia un’auto piuttosto rara al giorno d’oggi. Questo particolare modello quindi, potrebbe essere un solido investimento.

L’analisi dei controlli sulla storia dell’auto di carVertical ha mostrato che l’8% di essi presentava difetti più o meno gravi.

Toyota Land Cruiser (J80, J100)

Toyota ha sempre lasciato che a parlare fossero le sue auto e i suoi proprietari. Questi ultimi sono oggi concordi nell’affermare che il Toyota Land Cruiser sia uno dei migliori SUV al mondo.

Sebbene condividano lo stesso nome, i due modelli J80 e J100 presentano diverse differenze tecniche e tecnologiche. Il J80 è riuscito a combinare perfettamente semplicità e praticità, mentre il J100 è considerevolmente più lussuoso, progettato per viaggi più lunghi, ma meno abile rispetto al fratello minore quando l’asfalto lascia il posto al fango.

Grazie a un’ampia gamma di funzionalità molto interessanti, i proprietari dei SUV J80 e J100 possono godere di un valore residuo eccezionalmente elevato. Anche i modelli più vissuti e consumati possono raggiungere i 40.000€ di valore.

Dall’analisi della storia di queste auto fatta da carVertical è emerso che il 36% presentava dei difetti e che l’8% aveva il chilometraggio modificato.

Volkswagen Corrado VR6 (1991 – 1995)

Negli ultimi decenni, Volkswagen ha creato molti veicoli che si sono distinti, ma non sempre in modo così lodevole. La Volkswagen Corrado VR6 è un’eccezione.

Aspetto insolito, motore eccezionale e sospensioni incredibilmente equilibrate, ti porteranno a chiederti perché così poche persone abbiano acquistato questa vettura all’inizio degli anni ’90.

Al tempo, la Volkswagen Corrado non era così popolare come la Opel Calibra, ma oggi ciò rappresenta un vantaggio. Il valore della versione a sei cilindri ha iniziato a crescere notevolmente negli ultimi anni e si prevede che questa tendenza continui.

L’analisi di carVertical ha mostrato che il 14% delle Volkswagen Corrado presentava dei difetti e che il 5% aveva il chilometraggio manomesso.

Volvo 740 Turbo (1986 – 1990)

Negli anni ’80, la Volvo 740 Turbo era la prova vivente che un’auto che all’apparenza avrebbe fatto sbadigliare anche mamma e papà poteva essere veloce quanto una Porsche 924.

La flessibilità della Volvo 740 Turbo e la capacità di combinare praticità e prestazioni entusiasmanti, ne hanno fanno un eccezionale esempio di auto il cui valore è in crescita. Tale tendenza è destinata a continuare, soprattutto nei prossimi anni.

L’analisi carVertical sulla storia di queste auto ha mostrato che il 33% delle Volvo 740 Turbo presentava difetti e che l’8% aveva un chilometraggio manomesso.

Riassumendo

Investire in auto è ancora un concetto che non tutti comprendono. Per alcuni può sembrare troppo rischioso, ma la conoscenza dei veicoli giusti può garantire un ottimo rendimento in tempi relativamente brevi.

Alla luce di alcune delle statistiche raccolte da carVertical e mostrate in precedenza, se stai pensando di acquistare un’auto (specialmente se di alto valore), vale la pena controllare la sua cronologia. Puoi farlo facilmente grazie a carVertical. Ti basteranno poche informazioni, come un VIN o un numero d’immatricolazione, per determinare se l’auto vale i soldi richiesti, se il suo prezzo può essere negoziato o, addirittura, se sarebbe meglio starne alla larga.

Redazione Autoappassionati.it

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